Afterburner Studios è un piccolo team indie con un sogno nel cassetto: sviluppare un gioco impegnativo, bello da vedere, che lasci qualcosa al giocatore anche dopo aver spento il computer. Il frutto nato da questa passione è Dreamscaper. Un roguelite di sostanza, con diverse caratteristiche interessanti, una resa visiva ammirevole e tanto altro. Edito da Freedom! Games e Maple Whispering Limited, il gioco è disponibile in accesso anticipato su Steam da poco più di una settimana, ossia dallo scorso 14 agosto.
Ricordiamo che il titolo venne finanziato su Kickstarter lo scorso anno con oltre 54.000 dollari.
Ecco quindi la nostra anteprima su questo titolo che, vi diciamo, appare subito molto interessante. Buona lettura.
DREAMSCAPER, UNA NOTTE TRAVAGLIATA
La protagonista della storia è Cassidy, una giovane artista afflitta dalla depressione che cerca di affrontarla come fanno in molto, nel silenzio. Decide di dar svolta alla propria vita trasferendosi in una nuova città, sperando di incontrare persone amichevoli con le quali instaurare un rapporto per far da scudo ad un nemico molto difficile da affrontare. Come spesso accade in queste situazioni, la notte è vissuta tra incubi e veglie, trascorse di tanto in tanto a vagare per strada o sorseggiando un caffè al bar.
Queste due “dimensioni” d’una vita umana prendono vita in due sessioni distinte del gioco, e lo sviluppatore è stato davvero competente nel riuscire ad armonizzare le due modalità:
- L’incubo, con battaglie, mostri, luoghi misteriosi
- Il ritorno al mondo, con rapporti da instaurare, ed una vita che prosegue placida come un tranquillo fiumiciattolo, o forse no?
In realtà questa doppia anima l’abbiamo già vista in altri titoli, di matrice però orientale. Stiamo parlando dei giochi della serie Persona, dove i protagonisti vivono una sorta di doppia vita e intrecciano al contempo relazioni con vari personaggi che sono più che i soliti npc di sfondo. La differenza tra la controparte “giapponese” e l’opera di Afterburner Studios risiede nell’intimità stessa della crisi che la protagonista affronta.
Un nemico invisibile, eppure qualcosa da nascondere alle persone. Ma Cassidy vorrebbe così tanto riuscire a superare questo ostacolo, che durante le ore di gameplay il giocatore sarà facilmente a fianco di questa ragazza per aiutarla. Tanto con i comandi quanto con le proprie emozioni.
In particolare, la fase di gioco relativa alle interazioni è tutto fuorché secondaria visto che oltre a carpire nuove informazioni e conoscere le storie dei vari personaggi, aumentare il livello di un’amicizia tramite dialoghi e doni permetterà a Cassidy di apprendere nuove abilità.
SOGNARE AD OCCHI APERTI
E queste emozioni sono rese ancor più tangibili dal ritmo a tratti “stridente” del gioco. È sicuramente una scelta voluta e anche se inizialmente ci ha spiazzato, non appena abbiamo capito “il perché” tutto ci è apparso chiarissimo e perfettamente integrato al contesto.
Per spiegarci meglio, vi facciamo un chiaro esempio. Durante il combattimento con uno dei primi boss che andranno a terminare un tutorial corposo ma decisamente chiaro, il gioco ha portato Cassidy ad affrontare una creatura oscura e pericolosa. Sconfitto il mostro pensavamo di continuare fino alla fine del livello, ma siamo stati catapultati nella libreria che Cassidy stava visitando.
Il ritmo in Dreamscaper si è immediatamente spezzato in favore del gameplay calmo e compassato delle fasi di dialogo con i personaggi. La prima sensazione è stata di leggera frustrazione per via di un “salto” piuttosto grottesco, finanche forzato.
Dopo qualche minuto di riflessione abbiamo capito. Il livello, le creature e il boss che abbiamo affrontato erano “demoni e spauracchi” della vita di tutti i giorni, persino di quel momento in particolare. Vi è mai capitato di sognare ad occhi aperti o mentre passeggiate? È più o meno la stessa cosa, con la differenza che qui troviamo incubi. Compreso questo, la scelta di Afterburner Studios ci pare davvero azzeccata, perché rappresenta perfettamente le paure e le incertezze di una persona afflitta da una malattia molto difficile da superare. Che spesso rende anche il solo “uscire di casa” un enorme scoglio.
UNA SPADA FATTA DI SPERANZE
Il combat system di Dreamscaper è tanto semplice quanto profondo. Ci sono due tipi d’attacco, uno leggero e uno più pesante, con la possibilità di usare armi da corpo a corpo e a distanza. Chiudono il cerchio il tasto relativo alla parata, l’immancabile schivata, varie abilità e perfino la possibilità di rallentare il tempo.
Con animazioni all’altezza e una buona reattività dei comandi potremmo anche fermarci qui, e invece no. Gli attacchi leggeri in mischia e a distanza, ad esempio, offrono ai giocatori danni bonus se i loro attacchi vengono eseguiti col giusto tempismo, ossia quando Cassidy si illumina. Schivare e parare sono invece due azioni che dovremo imparare e sarà dura fin dall’inizio poiché il numero di creature a schermo è davvero alto.
Anche i boss danno parecchio filo da torcere, soprattutto perché i loro punti vita a volte ci sono sembrati infiniti. È un gioco impegnativo che richiede pazienza e soprattutto che il giocatore non si scoraggi alle prime sconfitte. Ma presa la giusta confidenza e imparato ad usare bene le varie abilità di Cassidy, il sistema di combattimento risulta davvero appagante.
Unico neo, la quantità di creature che al momento manca un po’ di varietà, ma trattandosi di un gioco appena uscito in accesso anticipato, è quasi una prassi.
MUSICA SUPERBA E DESIGN ESTETICI
Nel nostro piccolo speciale relativo ai Summer Sales (gli sconti estivi) di Steam, abbiamo parlato di MO: ASTRAY e di quanto sia importante la colonna sonora in un’avventura.
Ebbene, la soundtrack di Dreamscaper è davvero splendida. Incalzante, triste, calma, d’atmosfera, che si incastra perfettamente in uno stile grafico volutamente minimale atto a trasmettere le sensazioni di isolamento, paura, negatività, perdita. È difficile da spiegare a parole, ma l’insieme della musica e della grafica fanno di questo titolo un gioco potenzialmente imperdibile. Anche se in accesso anticipato, le animazioni risultano varie e fluide, soprattutto i movimenti in fase d’attacco.
COMMENTO FINALE
Dreamscaper è un gioco davvero sorprendente. Con un sistema di combattimento semplice ma profondo e uno stile artistico azzeccato, la colonna sonora rappresenta quella “ciliegina sulla torta” capace di promuovere questo roguelite anche in accesso anticipato.
Con nuove creature, livelli, boss, personaggi, abilità e sfide che verranno aggiunte durante questa fase, siamo convinti che il futuro di Dreamscaper appaia quantomai luminoso.