Negli ultimi anni, hanno fatto breccia nel cuore degli appassionati giochi dove strategia, esplorazione e amore per la lettura si fondono in quelle che potremmo definire visual novel di stampo occidentale. Di questa nicchia, Vagrus – The Riven Realms è uno più recenti e migliori esponenti.
L’opera di Lost Pilgrims, talentuoso sviluppatore indie ungherese, è stata oggetto di una nostra anteprima nel marzo dello scorso anno. Dopo un’ottima campagna su fig.co che ha portato a completare 23 dei 25 obbiettivi annunciati, questa interessante avventura è approdata su Steam il 22 luglio scorso. Prendete posta nella carovana e seguiteci in questo nuovo viaggio nell’universo di Vagrus.
CHI VIVE VEDE MOLTO, UN VAGRUS VEDE ANCOR PIÙ
È un’epoca di scoperte, viaggi e miti. Ispiratissimo al nostro Impero Romano, eppur qualcosa è cambiato. Mille sogni, villani scienziati, uomini assetati di potere, la povertà che dileggia, il crimine che dilaga come un’onda. Gli dei hanno assistito a questo orribile spettacolo della loro creazione per eoni, ma quando il vaso trabocca d’acqua del loro sdegno, decidono di portar fine al loro silenzio.
Il loro ammonimento è feroce e non lascia scampo. Le terre vengono ridotte a macere desolanti ove ora carovane guidate da eroi solcano terre un tempo verdi e lussureggianti. Gli dei, addolorati per la loro stessa furia, se ne sono andati.
Queste, sono le lande che andremo ad esplorare.
INIZIAMO IL NOSTRO VIAGGIO
Avviato il gioco, verremo introdotti alle vicende che fanno da sfondo alla storia con un interessante filmato. Potremo decidere se iniziare immediatamente a giocare, o prendere parte ad una piccola porzione di storia che servirà come tutorial. Senza ombra di dubbio, vista la quantità di cose da fare e variabili in seno al gioco, consigliamo caldamente di seguire la fase iniziale.
Noi siamo il Vagrus, ossia il capo della carovana che funziona da trasporto per le genti, un’attività commerciale, una brigata di guerrieri pronti a cercare grandi tesori e affrontare mortali pericoli. Che la nostra scelta sia caduta sul tutorial o sul gameplay immediato, un’importante decisione sarà quella di creare il nostro personaggio.
Razza, esperienza, conoscenze sono tutte statistiche fondamentali per la buona riuscita di una partita, e il ventaglio di possibilità a nostra disposizione sono davvero tante. Alcune razze e opzioni non sono state ancora implementate, ma possiamo dire senza ombra di dubbio che l’offerta di Lost Pilgrims darà vita a gameplay molto differenti. La nostra scelta è ricaduta su un personaggio orientato alle conoscenze arcane, che speriamo saranno utili nell’esplorazione delle antiche rovine.
PRIMI PASSI
Il gioco propone meccaniche di ruolo, ma anche features legate allo sviluppo della nostra attività. Vendere e comprare accumulando oro, assoldare mercenari per difendere i nostri carri, seguire le storie dei nostri compagni e le quest che troveremo sparse nelle città e sulla mappa. Quanto detto è solo uno “spicchio” di quello cui dovremo prestare attenzione nell’esplorazione di un territorio alquanto ostile.
Il continente di Xeryn è veramente vasto e lo si capisce guardando la mappa del mondo ove il nostro segnalino è una piccola goccia in un mare di terra inesplorata. Il movimento si ottiene per mezzo di punti che potranno contenere al loro interno prove, quest, conflitti e dialoghi. Non potremo muoverci liberamente, ma in base ad un quantitativo di punti determinato dall’ammontare di carri e creature che li trainano. Al termine di ogni giornata di viaggi dovremo riposare e pagare i membri del nostro “comitatus”, la nostra ciurma.
Potremo optare per posporre il pagamento nei giorni successivi ma alla lunga potrebbe far nascere dissapori all’interno della nostra carovana. Altro aspetto importante, è la gestione del cibo e dei rifornimenti che serviranno tanto a noi, quanto ai nostri commensali.
MENU, DIALOGHI, STORIE
Tutto ciò di cui abbiamo parlato fin’ora si destreggia attraverso un nugolo di menu chiari e ricchi di opzioni. È importante assimilare le meccaniche senza avere troppa fretta in quanto il gioco propone da subito diverse insidie. Sarà molto saggio studiare il menu con la giusta tempistica e prendendosi il tempo di leggere e assimilare le componenti del gameplay con pazienza. In effetti ci troviamo di fronte a quello che prosaicamente potremmo definire un “libro game”, solo che questo concetto in Vagrus – The Riven Realms è elevato a potenza.
Dialoghi a scelte multiple, schermate sulla gestione della carovana, dei guerrieri, del party che affianca il giocatore, un’intera sezione dedicata alla lore del gioco. Insomma, le informazioni da memorizzare sono davvero tante. Qui giocherà un ruolo importante la lingua. Purtroppo, il gioco dei Lost Pilgrims è al momento disponibile nella sola lingua inglese. I termini usati sono piuttosto eclettici e anche chi non ha un’ottima dimestichezza riuscirà a carpire il contesto, ma per godersi le sfumature sarà necessaria una conoscenza della lingua medio alta.
È un fattore determinante che va ad impattare in modo marcato per chi l’inglese lo mastica con difficoltà. Per molti titoli, tutto finirebbe qui e l’esperienza risulterebbe comunque appagante.
SGUAINA LA LAMA, GUERRIERO!
Vagrus – The Riven Realms si distingue anche per il suo sistema di combattimento che ci ricorda i fasti dei mitici “Heroes of Might & Magic”.
Che sia per difenderci da un attacco di predoni, o per sgominare antiche creature d’una fantastica rovina, prima o poi dovremo estrarre combattere. Qui il gioco si “tinge” di strategico, ove ad ogni turno potremo decidere di muovere un personaggio, effettuare un attacco, o usare un’abilità speciale.
L’ordine di combattimento sarà scandito dal valore di “iniziativa” di ciascun personaggio e nemico. Questo valore sarà importante sia per quanto riguarda l’ordine di gioco, che per il posizionamento dei membri del party nella griglia di combattimento.
Il Vagrus non scenderà in campo personalmente ma avrà la possibilità di intervenire in maniera indiretta nello scontro, ad esempio rianimando uno dei personaggi rimasti privi di sensi, o “ispirando” i nostri amici permettendogli di fare più danni. Più avanti, acquisendo esperienza, avremo accesso anche ad altre abilità.
GRAFICA E SONORO
Parleremo in modo più approfondito del lato grafico, tecnico e sonoro quando recensiremo il titolo, ma possiamo già dirvi che il lavoro sul versante visivo dello sviluppatore indie ungherese è davvero di pregio. I disegni interamente sviluppati a mano passano da tinte scure e dark fantasy a tramonti post apocalittici, da reperti storici a sfavillanti tesori fantasy. La stessa cura e ricercatezza la troviamo anche nei personaggi e nelle creature, che pur non godendo di moltissime animazioni risultano davvero ben caratterizzate.
Anche le pagine del libro che “sfoglieremo pagina per pagina” sono ricche di piccoli particolari, con un disegno al fianco di ogni pagina per fornire il giusto contesto. La stessa cura la troviamo in una colonna sonora non ricca di tracce ma decisamente ispirata e orecchiabile, cui mancano tracce ed effetti sonori che verranno aggiunti man mano che il gioco si avvicinerà alla release finale.
COMMENTO FINALE
Il prologo di Vagrus – The Riven Realms ci aveva lasciato con sensazioni molto positive. Emozioni che vengono rimarcate in questo early access, dove questa avventura propone un livello di sfida decisamente elevato. Una lore approfondita e accattivante, un ventaglio di meccaniche da far impallidire, tanti dialoghi, sono parti di un gameplay profondo e che richiede tempo ed impegno per essere assimilato a dovere.
Tanta bellezza è purtroppo appannaggio di un pubblico in grado di destreggiarsi con la lingua inglese, pertanto chi non è avvezzo alla lingua della nostra amata Regina deve considerarne attentamente l’acquisto, magari provando il prologo gratuito.
Fiduciosi, aspettiamo i prossimi update che vengono rilasciati con cadenza regolare fino alla tappa finale, la recensione.
1 commento su “Vagrus, Anteprima early access”