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New Star Manager, storie di un allenatore di calcio – parte 1

Iniziamo un racconto romanzato – tra una guida e diario personale – su come far carriera in questo titolo indie che è casual ma al tempo stesso profondo. Ecco la prima stagione

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New Star Manager è un gioco che qui in redazione apprezziamo. Lo abbiamo provato sia chi vi scrive, recensendo la versione Pc, che DannyDSC che si è occupato dell’edizione PS4. Come facilmente intuibile, e per chi non avesse letto i nostri articoli in passato inclusa l’intervista all’autore Simon Read, si tratta di un gioco calcistico manageriale uscito prima su mobile e poi su Steam e console.

Si tratta di un titolo piuttosto ibrido che sta in mezzo tra il casual – diverse sfumature denotano la natura del progetto – ed il dannatamente profondo. E questo grazie ad un gameplay che riteniamo intelligente dove la gestione del team deve essere giustamente meticolosa, ma che non è maniacale come in titoli manageriali blasonati, si pensi in primis (e naturalmente) a Football Manager. Mentre in campo è possibile giocare direttamente quando le occasioni lo permettono. Saremo noi, infatti, a sviluppare e finalizzare le azioni.

New Star Manager
Saremo noi a giocare direttamente in campo sviluppando e finalizzando le azioni

Un gioco adatto ai neofiti e che è in grado di essere semplice da giocare e da gestire pur offrendo comunque una buona sfida. E che ci ricorda, ne avevamo già parlato, il vetusto The Manager giocato su Amiga ma uscito anche su Pc nel lontanissimo 1991.

È vero: imparato i fondamentali poi sarà relativamente semplice migliorare e fare carriera. Tuttavia New Star Manager è in grado di offrire una grande varietà di campionati di diverse nazioni e permette di cambiare nazione e, relativo “eco-sistema”.

Ogni torneo, infatti, ha ovviamente i propri campionati ma anche le competizioni ed il proprio “livello” medio. In sostanza, giocare in Nuova Zelanda equivarrà bene o male ad avere una squadra (e pure mediocre) di serie C italiana o di quinta serie inglese.

Il gioco, purtroppo, non ha licenze ufficiali, ma ricostruisce molto bene le realtà calcistiche di molti Paesi. E permette di affrontare carriere infinite per quanto riguarda il numero di stagioni. Vincendo il massimo campionato nazionale viene offerta la possibilità di cambiare “aria”, ossia nazione, e ricominciare tutto d’accapo. Ovviamente, però, i trofei conquistati saranno visibili in bacheca.

New Star Manager
Il tiro in New Star Manager, l’abbiamo presa leggermante di esterno destro, o interno sinistro?

Non cambieremo società ma potremo cambiarne sempre il nome, lo stemma, i colori sociali e quant’altro.

Questo articolo, oltre ad essere una sorta di guida per la versione Pc di New Star Manager, vuole essere un racconto romanzato, e quindi con molti aneddoti e riflessioni, che si basa però sulla nostra esperienza in game con una partita nuova.

Analizzeremo 20 stagioni della nostra carriera e vedremo quali risultati otterremo. Vittorie, coppe e campionati? O amare retrocessioni e sconfitte cocenti? Beh, lo scopriremo giocando.

UN CAMPO DI PATATE, POCHI SOLDI… E CHI CI CONOSCE? GLI INIZI

La nostra casa iniziale… vale di più l’area su dove costruire che altro

Dobbiamo firmare il nostro primo contratto ma la scelta del campionato è difficile. Partiamo da un campionato europeo? O andiamo in Sud America? O nell’esotica Asia? Ci sono anche Africa ed Oceania. Vogliamo fare i giramondo del calcio? Un po’ come lo svedese Sven Goran Ericsson, o Bora Milutinovic? O rimanere fedeli ad un solo campionato? E che spessore avrà la nostra carriera? Saremo gli Oronzo Canà della situazione? O avremo risultati da Special One? Ed il nostro gioco sul campo a chi si ispirerà?

Scegliamo di girare il mondo iniziando da campionati meno blasonati. Firmiamo per andare in Galles… nel blasonatissimo campionato gallese e partiamo dalla serie B. Subentriamo nelle ultime 5 giornate: vinciamo tutte le partite ed iniziamo la nostra prima stagione effettiva al comando della nostra squadra che abbiamo chiamato molto con un grande slancio di fantasia IlVideogioco che giocherà nel C64 Stadium.

Edoardo Ullo, tecnico de IlVideogioco, parla con Simon Read, che nel gioco fa anche l’assistente, il secondo, insomma dandoci suggerimenti anche durante la partita e nella gestione segnalandoci le cose che non vanno o la scadenza dei contatti. Un factotum prezioso.

  • “Simon, ma dove mi hai portato? Siamo in un posto dove il grande calcio non esiste da una vita”.
  • “Mister, lei non è certamente Klopp, da qualche parte deve pure iniziare. La serie B gallese è perfetta”.
  • “Perfetta? C’è un campo di patate, un budget limitatissimo, ricompense da schifo, ed una squadra che è un mix letale tra giovani volenterosi ed ultra trentenni che a malapena sa che il pallone è rotondo. Dove il più bravo potrebbe fare la riserva in una squadra di Eccellenza italiana”.
  • “Vedrà che con lo staff e le strutture adeguate potremo migliorare”.
La nostra prima squadra, nella serie B del Galles, non è proprio il Real Madrid

Ed in effetti le statistiche, elemento base di qualsiasi gioco manageriale, fanno tremare i polsi. I numeri sono impietosi: abbiamo una media squadra di 13 su 100 ed a breve vi spiegheremo la valutazione presente in questo titolo. La Marrapollese (citata da Elio e le storie tese ne “Amico Uligano”) è probabilmente la Juventus se paragonata alla nostra rosa. Ma siamo nella media – bassa, infima, – presente nel nostro girone della serie cadetta gallese. Ed il mix è veramente letale: una rosa di 25 giocatori con molti over 30 che probabilmente nella vita di tutti i giorni fanno altro ma non i calciatori.

Costruiamo subito un centro di allenamento per assumere un allenatore delle abilità tecniche e costruiamo una palestra per migliorare il recupero post partita e generare carte per sviluppare le abilità fisiche.

Ed a che ci siamo miglioriamo anche lo stato del terreno di gioco. Fa sempre pietà ma meno di prima. Da pantano appena praticabile dove ci si infortuna ogni 3×2, ad una mezza risaia dove almeno cominciano a distinguersi le rasature dell’erba che è meno gialla e meno pericolosa.

NOTA SULLE VALUTAZIONI, DA GRIGIO A NERO

Facciamo una piccola pausa dalla fase narrativa per parlare delle valutazioni dei calciator in New Star Manager.
Si va da 5 a 100. Perché 5? Perché ogni giocatore di movimento ha cinque abilità specifiche (contrasto, tecnica, dribbling, velocità e forza con i portieri che al posto delle prime tre hanno precisione, agilità e riflessi) che vanno da 1 a 20. Moltiplicate 20 per 5 ed otterrete 100. Inoltre, i calciatori hanno fasce di valutazioni.

La stella attorno al ritratto dei giocatori varia, infatti, e ci fa capire il livello. Troviamo cinque macro livelli che vanno dal grigio (il più basso) a nero (il più alto).

  • Da 5 a 24 ci sono i calciatori di livello grigio che potremmo definire degli amatori.
  • Da 25 a 49 i giocatori sono di bronzo, a nostro avviso potremmo paragonarli a dei dilettanti di buon livello.
  • Da 50 a 74 gli atleti sono di argento. Beh, professionisti seri con i quali è possibile cominciare a divertirsi ed a dare del filo da torcere.
  • Da 75 a 89 troviamo l’oro con calciatori che sono veri e propri campioni.
  • Da 90 a 100 i calciatori sono stelle nere, stelle di prima grandezza, autentici fuoriclasse. I Messi ed i Ronaldo per intenderci.

Queste valutazioni sono valide anche per i nostri assistenti allenatori (Abilità, Fitenss, Fisioterapista, Osservatori, Giovanili). O

Per migliorare le statistiche dei calciatori dovremo utilizzare le carte che genereranno gli allenatori del nostro staff o che riusciremo a conquistare aumentando il nostro livello da allenatore.  O con altre ricompense dovute al raggiungimento di obiettivi della dirigenza.
Nondimeno una carta allenamento di qualità grigio allenerà soltanto i calciatori di quella qualità. E così via. Di contro, però, se avremo la fortuna di trovare (tra i vari bonus) o di generare (e questo vuol dire che avremo strutture ed allenatori all’altezza) carte di valore superiore i calciatori cresceranno più velocemente.

Ci spieghiamo meglio. Calciatore di livello grigio, con una carta dello stesso colore aumenta di un punto l’abilità specifica. Se applicheremo una carta allenamento bronzo, aumenterà di due punti, argento, tre punti, oro quattro punti, nero cinque punti. Un vero e proprio boost. Se il livello è bronzo, il giocatore non potrà più ricevere miglioramenti da carte grigie. Da bronzo aumenterà un punto, argento due e così via. Ogni calciatore, però, ha i suoi limiti. Impossibile che un calciatore di qualità grigia arrivi al nero.

Può certamente passare a bronzo se le potenzialità lo prevedono. New Star Manager infatti ci fa vedere il potenziale raggiungibile di ogni calciatore che può anche essere superato (di poco) se applichiamo una carta allenamento di valore superiore ad una caratteristica che è quasi al suo limite.

In sostanza, in New Star Manager, se un atleta ha un potenziale sulla velocità di 4 su 20 ed è vicino al limite, ad esempio a 3, e noi applichiamo una carta allenamento argento, vedremo che il potenziale sforerà ma verrà applicato migliorando anche il potenziale globale. Come detto, infatti, applicando ad un calciatore di qualità grigia una carta di colore argento, quell’abilità aumenterà di ben tre punti. Da 3 si passa a 6 e si sforerà il massimale. Verrà applicato il miglioramento in toto ma non si potrà più toccare quel parametro.

LA PRIMA STAGIONE INTERA ED I PRIMI SUCCESSI

New Star Manager
Beh, la fede per i colori rosanero va esportata, no?

Dopo il nostro excursus di cinque vittorie consecutive nella parte finale della stagione 1, un vero e proprio tutorial, iniziamo a lavorare autonomamente al progetto. Simon ci chiede quante amichevoli pre-stagionali vogliamo fare: possiamo scegliere di non farne o di disputarne fino ad un massimo di tre.

Queste servono, dobbiamo capire l’ambiente reale. Optiamo per due partite. Affrontiamo una squadra di un altro girone della serie cadetta gallese ed una che milita in serie A, le vinciamo tutte e due, ma quella con il team di massima serie la stravinciamo per 4-0. Ma non è tutto rosa e fiori: si infortunano due giocatori. Uno di loro, naturalmente, discreto dall’alto del suo 12 di punteggio globale. E non abbiamo ancora un centro medico per poterli curare. Dobbiamo aspettare il decorso naturale dell’infortunio. Per fortuna nulla di grave.

Costruiamo il centro delle giovanili. Sarà fondamentale averne uno all’avaguardia e con un bravo allenatore che sia in grado si proporre talenti giovani da svezzare
  • “Simon, tu che conosci il mondo… immagino sia il prezzo da pagare no? Vinciamo le amichevoli anche con le squadre di A e perdiamo i pezzi, pregiati”.
  • “Mister, non si arrabbi. Lo sa che giochiamo in un pantano…”
  • “… ed abbiamo la tesoreria della bocciofila di Partinico… ho capito ma così è complicato, ma vabè, almeno abbiamo iniziato bene…”.

Vinciamo le prime tre, con 7 gol fatti ed uno subito, siamo primi a punteggio pieno ma con altre due squadre. Il campionato è lungo, con 15 team ai nastri di partenza ed una sola promozione, dovremo fare 28 partite e c’è la coppa nazionale. Una stagione lunghetta per una squadra così poco attrezzata che è formata da persone che vogliono fare i calciatori ma che non lo sono. Sembra di assistere alla scena di 300 quando Leonida parla al capo degli Arcadi e gli fa notare che gli spartani, pur essendo in numero inferiore, sono presenti con molti più guerrieri di loro (presenti a migliaia) sul posto.

Ci sono tre-quattro prospetti decenti, adeguati al contesto, si intende, che con i dovuti allenamenti potrebbero diventare decenti. E speriamo anche nelle giovanili. Mentre sul mercato è complicato: non ci sono soldi ed il panorama interno è desolante. Ci serve anche un osservatore adeguato, in grado di fiutare l’affare con qualche svincolato di lusso.

Con una squadra così che modulo potremo mai preparare? Ci affidiamo allo scolastico 4-4-2 nonostante in New Star Manager ci siano altri 8 moduli canonici 3-4-3 o 4-2-2-2 o altri. Importante sarà non mettere i calciatori fuori posizione: perdono il potenziale e rendono molto meno.

Scegliamo il modulo che più ci aggrada

Calcio semplice, passaggi corti ed improvvise verticalizzazioni… ci proviamo. Noi non siamo fulmini di guerra ma anche le altre squadre non sono schiacciasassi.

L’inizio, dicevamo, è promettente e cominciano anche – nella finestra di mercato – ad arrivare le prime offerte sui calciatori. Ovviamente una delle prime è su un nostro difensore che potenzialmente può diventare qualcuno, almeno in Galles, almeno in serie B. Segnatevi questo nome, sia pur fittizio ma utile ai fini del racconto, Bustamante, perché sarà decisivo dopo.

Ha 14 di punteggio complessivo (pensate) ma ha un prospetto di 30 e quindi può diventare un giocatore di bronzo. Ci si può lavorare. Inoltre l’offerta, pur essendo generosa (3.900 bucks, che potremmo convertire in euro), era anche generosa visto che il suo valore di mercato era di 2.300. Ma era uno di quei pochi che sapeva che il pallone si calciava e che se si prendeva l’avversario al posto della sfera era calcio di punizione. Dovevamo tenerlo.

Le cose vanno benissimo. Non siamo il Real Madrid ma vinciamo tutte le partite del girone di andata e passiamo i primi due turni di Coppa nazionale. Mica male.

  • Simon: “Mister, complimenti: non pensavo giocasse così bene fin da subito”.
  • Io: “Beh, non pensavo di giocare così bene con una squadra messa così tanto male… ma non è che siamo forti noi, sono scarsi gli altri. Mi hai portato in un postaccio, Simon. Cioè, il Galles è bellissimo, ci mancherebbe, ma calcisticamente parlando siamo lontani dal mondo reale. Voglio vincere per andarmene al più presto da questo campionato”.

Tutti felici? No. Ovviamente no. La dirigenza che ci dà degli obiettivi che non sempre rispettiamo è seccata proprio per questo ed i giocatori che non scendono troppo in campo si lamentano. Sempre così, anche ai livelli più bassi.

Continuiamo a vincere senza grossi problemi anche se con qualche rimonta ma il terzo turno di Coppa segna una svolta. È forse la partita più assurda della stagione. Giochiamo contro i Druids.

  • “Simon, hai visto chi affrontiamo? I Druids. Giocano in serie A. Mi sembrano forti. Sono magici?”
  • Simon: “Beh, più forti di noi lo sono”.
  • “Arrivò Capitan Ovvio, anche la Pro Patria ci spacca a metà”.
  • Simon: “Si, è vero, ma stiamo migliorando… e comunque non sono impossibili da battere. Inoltre, ce la giochiamo in casa”.
  • “Ah, ce la giochiamo sul campo di patate di casa. Bene, molto bene. Che media spettatori abbiamo? 600-700 persone? Ci aiuteranno di sicuro. La partita sulla spiaggia in Tre uomini e una gamba aveva più appeal”.

Simon, col suo aplomb britannico: “Appunto ed inoltre guardi qui: sono dodicesimi nel loro campionato ed hanno una rosa con una valutazione di poco superiore alla nostra”.

Sulla carta Simon aveva ragione ma appena scesi in campo ci accorgemmo di una cosa: la nostra squadra era molle, non girava. E gli avversari ne approfittarono: 0-1, 0-2 nel giro di 20 minuti. Non ne capiamo nulla.

Simon è preoccupato “Stiamo soffrendo”.

“Lo vedo”…

Aumentiamo il ritmo di gioco e naturalmente ci buttiamo in avanti esponendoci al contropiede: creiamo la prima palla gol ma il portiere avversario fa un doppio miracolo. Ed in contropiede prendiamo lo 0-3. Cosa non va? La fortuna ma dopo un po’ segniamo due reti trovando lucidità nel costruire le azioni e nel finalizzarle. Nella ripresa continuiamo martellanti anche se visibilmente, già al 60’ i giocatori non ne hanno più. Il fondo del terreno è giallo paglierino, le gambe dei giocatori legno.

Portogallo-Corea del Nord 5-3, valse le semifinali ad Esuebio e soci che però sudarono 7 camice recuperando lo svantaggio iniziale di 3 gol. E’ sicuramente una delle partite più accese della storia della Coppa del Mondo

Ma i Druids hanno esaurito le loro magie… pareggiamo su azione di punizione e subito dopo facciamo anche il quarto. Attaccano loro ma non hanno più.
Il nostro portiere, che prima aveva fatto due errori gravi si riscatta, e noi potremmo fare la quinta rete e rievocare il mitico quarto di finale della Coppa del Mondo del 1966 tra Portogallo e Corea del Nord che vide i lusitani guidati dalla perla nera Eusebio vincere 5-3 recuperando uno svantaggio iniziale di tre gol. Ci accontentammo di emulare la New Team che vinse in rimonta 4-3 sulla Hirado nei quarti di finale del campionato nazionale giovanile nella seconda serie del cartone animato Holly e Benji (Captain Tsubasa per i più eruditi).

Siamo ai quarti di finale. Sognare si può. Ed è una delle cose più belle in New Star Manager Inoltre, notiamo anche che il valore della squadra è migliorato. Parliamo del valore economico. Da quasi 25.000 a quasi 38.000 bucks (la valuta di gioco) in poco più di mezza stagione. Non male. Praticamente la squadra vale quanto lo stipendio di 40 partite di un giocatore medio della serie A croata (ovviamente riferito al gioco).

Lo svolgimento della partita, la nostra squadra schierata con tanto di pagelle in tempo reale

La marcia non si ferma in campionato (vinciamo sempre) e neppure in Coppa dove battiamo una squadra dell’altro girone della cadetteria ed arriviamo in semifinale dove ci si pone davanti una squadra dilettanti. Probabilmente la più forte squadra dilettanti di sempre e che dovremmo tenere visto che nella nostra rosa non milita alcuna stella. Anzi. E neppure i giocatori sfornati dalle giovanili impressionano (non superano neppure una valutazione di 10 su 100, pensate voi). Le strutture, bisogna puntare sulle strutture e lo stiamo facendo: peccato che gli incassi siano veramente esigui e nonostante tutto, il pubblico non è contento. New Star Manager non è poi così liscio ma ha le sue sfumature.

  • “Che palato fine che hanno i tifosi gallesi eh?”
  • Simon risposte: “Beh si, hanno Bale, e prima Rush era molto forte… ed ora hanno lei, capisce certamente, lei che è uomo di mondo…”
  • “Si ma siamo primi a punteggio pieno dopo 20 partite e diamine… siamo in semifinale e possiamo anche arrivare in finale…”
  • “Mister, si calmi. Vedrà che l’adoreranno”.

Intanto vinciamo sempre e con il 4-0 esterno sul campo di una squadra di centroclassifica ce ne andiamo a quota 69 punti in 23 partite. Tutte vittorie e, con 16 lunghezze di vantaggio sulla diretta inseguitrice, festeggiamo con cinque partite di anticipo la serie promozione in massima serie WEL1.

  • “Mister, non ci avrei mai creduto. Complimenti”.
  • “Dati alla mano avevamo buone possibilità. Ma la stagione non è finita e noi siamo solo a metà. Voglio andarmene ad allenare altrove”.

La nostra voglia di non rimanere impantanati nel campionato gallese era ancora più grande. Troppo facile, ma troppa approssimazione. Con livello veramente infimo rispetto a quello della media europea.

Ma con quanto fatto potevamo anche concentrarci alla Coppa, del resto eravamo in semifinale e con la possibilità di centrare la finale visto l’entità dell’avversario, almeno sulla carta.

La semifinale non è difficilissima e la vinciamo con una certa autorità: 2-0 in casa. Un gol per tempo senza farci troppo impensierire. La finale la giochiamo contro una squadra che naviga a metà classifica nella massima serie. I favoriti sono loro e da buon palermitano, chi vi scrive e gioca a New Star Manager tiene molto al trofeo che nella realtà alla sua squadra favorita è sfuggita ben tre volte sul più bello.

Intanto il campionato sta per volgere al termine e dopo 25 vittorie di fila veniamo costretti al pareggio dalla seconda in classifica che ci rimonta a casa nostra. Simon ci aveva dato un suggerimento ovvio visto che vincevamo 2-0 al 56° ed avendo molti giocatori stanchi ci ha suggerito dei cambi. Due cambi e la squadra si è fatta rimontare.

  • “Simoneeeee… dannazione, seguo te e pareggiano. Se non avessi fatto sostituzioni avremmo vinto. Mi hai fatto perdere il record”.
  • “Mister scusi, ma non potevo immaginare che le due riserve avrebbero fatto sto disastro”…
  • “Io si, per questo non giocano mai… colpa mia. Prossima volta anche con la stampella i titolari stanchi continueranno a giocare”.
La promozione in A va festeggiata

Vinciamo comunque il campionato con 81 punti, 27 vittorie ed un pareggio in 28 partite, con un distacco di 21 punti rispetto alla più immediata inseguitrice. Segniamo 90 gol e ne subiamo 23. Il nostro attacco domina la classica dei cannonieri e quella degli assistman. Il giocatore più prolifico segna 33 reti. Lo chiameremo scherzosamente Angelillo.

Ma arriviamo alla finalissima: affrontiamo il NewTWN (che fantasia). Sulla carta sono loro i favoriti, non ci sono dubbi. In più arriviamo all’epilogo con una squadra stanchissima.

È però un trionfo: una squadra di B, seppur neopromossa, batte una squadra di A. Vinciamo in rimonta davanti al pubblico amico: 3-1. L’apoteosi. Segna una tripletta l’attaccante che era arrivato secondo nella classifica cannonieri ma il protagonista oscuro è il difensore centrale che ci eravamo tenuti. Quel Bustamante che nel frattempo aveva raggiunto il punteggio di 18, ha bloccato diversi attacchi avversari. L’apoteosi.

La Coppa del Galles è il primo nostro trofeo… al primo anno di allenamento

E l’anno prossimo ci sarà da giocare i preliminari dell’equivalente della Europa League, mica pizza e fichi.

Ma come? Con una armata brancaleone? In Europa non ci vedranno. E New Star Manager non perdona.

NOTA SULLA GESTIONE DEI CONTRATTI E TRATTATIVE

Le trattative per il contratto, su e giù, più si indovina, più si otterrà uno sconto sulla parcella da pagare
Una delle parti più noiose dei giochi manageriale è la gestione e la trattativa sui contratti. New Star Manager ci aiuta a tenere il punto della situazione avvertendoci ad ogni termine della stagione sui contratti in scadenza.

Ad ogni modo, quando il contratto sta per terminare ci viene mandata una notifica. Dovremo quindi parlare col giocatore per rinnovare l’ingaggio o – se il calcio mercato è attivo e lui non ci interessa, o costa troppo – si può cercare di venderlo all’asta. Se la sua felicità è vicina ai 50 potrebbe essere necessario convincerlo ad avviare le trattative e per farlo bisogna utilizzare una carta dialogo.

Questa serve per tranquillizzare il calciatore su una delle tematiche che possono turbare la serenità degli atleti: gestione, crescita, contratto e prestazioni della squadra. Questi quattro parametri devono essere sempre in “equilibrio”. Un giocatore infelice giocherà malissimo e sarà nervoso rischiando anche di fa saltare gli equilibri alla squadra.

Non solo farà brutte prestazioni ma sarà anche più facile che venga ammonito o espulso. La gestione deve essere sempre equilibrata e quindi applicando il turnover sarà possibile far giocare i calciatori della rosa spesso. Ma non sempre può essere applicato: se il divario tra riserve e titolari è enorme sarà veramente complicato.

La crescita in New Star Manager è importante: se un atleta si sente trascurato dallo staff dei tecnici vorrà cambiare aria. Bisogna sempre farlo crescere ma ne varrà veramente la pena?

Avremo sempre carte a sufficienza o il potenziale incoraggia ad applicare le carte. Il contratto è semplice e va da sé: se vuole discutere i dettagli è meglio non farlo aspettare.

Infine l’andamento della squadra: se si perde troppo spesso i giocatori vorranno andare via. Serviranno a quel punto tante carte diaologo.

Se la felicità del giocatore sarà adeguata, e quindi non avrà particolari apprensioni su uno dei quattro punti appena descritti, potremo discutere il contratto. Ovvio che più forte sia il giocatore, più alta sarà la cifra da discutere.

L’unico parametro sul quale potremo intervenire è soltanto il numero di partite che vorremo trattare. Ed anche qui, più partite verranno selezionate più alto sarà il prezzo. La durata minima è di 40 partite, la massima è di 100. Per fortuna esistono anche carte che permettono di prolungare il contratto senza dover spendere soldi per la conferma dell’ingaggio. Potremo però contrattare la cifra finale dell’ingaggio. Come?

Con un semplice gioco alto-basso. Il mini-gioco consiste nell’indovinare se il numero di maglia successivo sarà più alto o più basso. Le maglie vanno da 1 ad 11 e se si indovina si abbassa l’onere del contratto. Per chiudere in positivo la trattativa bisogna indovinare cinque volte. Se si sbaglia, il mini-game finisce ed il prezzo di ingaggio si alza irrimediabilmente.

A quel punto dovremo accettare o meno. Se lo faremo il calciatore sarà nostro alle condizioni pattuite ma se non lo faremo, il calciatore si innervosirà e non vorrà discutere il rinnovo del contratto o dell’acquisto (se si deve prendere da un’altra formazione) per una settimana. Se invece vorremo vendere un giocatore basterà metterlo all’asta nella fase del calcio mercato.

Basterà attendere l’andamento delle offerte e scegliere la migliore entro il tempo limite. Sperando, inoltre, che tali offerte non siano state ritirate. Questa fase di New Star Manager è piuttosto casual.

NELLA PROSSIMA PUNTATA LA SERIE A GALLESE E L’ESORDIO EUROPEO

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