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Thunder Force AC, Recensione

La versione SEGA AGES fa conoscere agli utenti Switch un classico shoot’em up

Edoardo Ullo

La raccolta SEGA AGES ha il merito di far rivivere – con qualche miglioria – alcuni classici titoli arcade su Switch. Ultimo arrivato di questa collana è Thunder Force AC. Per chi non lo conoscesse, si tratta di uno shoot’em up che tra gli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 ebbe grande successo internazionale.

Questo titolo, pubblicato originariamente nel lontanissimo 1990 su SEGA Genesis da Technosoft col titolo di Thunder Force III, è arrivato in sala giochi col nome di Thunder Force AC e l’anno successivo, anche su Super Nintendo col titolo di Thunder Spirits.

Lo scorso 28 maggio c’è stato il debutto su Switch grazie, appunto a SEGA AGES che propone – come da tradizione – il gioco originale e qualche extra per arricchire l’offerta e renderla appetibile sia agli appassionati del classico, sia agli utenti di nuova generazione. Vi lasciamo alla nostra rapida recensione del gioco sviluppato, come da tradizione per questa raccolta, da M2.

THUNDER FORCE AC, CARATTERISTICHE E CONTENUTI

Prima di parlare – molto velocemente – del gioco, è giusto ricordare quali siano le caratteristiche ed i contenuti di Thunder Force AC per Switch.

Modalità Arcade, un adattamento fedele della versione originale per sala giochi, che può contare su tre nuove navicelle da sbloccare. Queste arrivano direttamente dai successivi Thunder Force (FIRE LEO-04 RYNEX, FIRE LEO-04 RYNEX con la nuova arma Thunder Clawe e FIRE LEO-3 STYX MP Mass Production Mode).

Una modalità semplificata (Kids Mode) per rendere più facile la vostra missione attraverso una serie di aiuti, come un potere offensivo aumentato, crediti aggiuntivi (9 invece di 6) e l’abilità di conservare le armi sbloccate anche dopo essere stati distrutti. Sicuramente è la versione più adatta sia ai bambini sia ai neofiti che vogliono adattarsi ai ritmi frenetici di questo titolo.

Due classifiche: categoria “Esperti” per chi affronta il gioco in modalità originale, senza impostazioni personalizzate, e “Freestyle” per coloro che, invece, hanno cambiato alcune impostazioni.

A tutto questo si aggiunge la possibilità di salvare e rivedere i replay, anche dalle classifiche.

ALTRI MIGLIORAMENTI

Il gioco può avvalersi anche di altre migliorie come l’audio stereo che rende ancora più vivide musiche e suoni, il supporto all’HD Rumble, una modalità di visualizzazione “Vintage” che ricorda gli schermi CRT, o una modalità “Cabinato” che ricrea l’atmosfera dalla sala giochi. Senza dimenticare la possibilità di salvare la partita, in maniera da poter cancellare istantaneamente ogni errore di pilotaggio.

IL REMAKE CI RIPORTA ALLA BATTAGLIA CONTRO L’IMPERO ORN

Si tratta del remake di Thunder Force III. Thunder Force AC segna il debutto della popolare serie di sparatutto in sala giochi. L’eterna battaglia tra la Federazione Galattica e l’Impero ORN ha raggiunto il punto di non ritorno. Come ultimo tentativo disperato in una guerra che sembra oramai persa, la Federazione ha creato il FIRE LEO-03 STYX, un velocissimo caccia. Un velivolo che ha a disposizione la stessa potenza di fuoco di una corazzata. Nei panni del pilota dello STYX, sta a voi capovolgere le sorti della battaglia. L’obiettivo? Vincere la guerra per la Federazione e far tornare la pace in tutta la galassia.

GAMEPLAY

I tratti distintivi di questo shoot’em up – come è facile attendersi – sono i ritmi elevati e la difficoltà dei nemici. Possiamo utilizzare per facilitarci un po’ le cose, l’autofire nella modalità Arcade. Questa si può attivare a piacimento.

Ma Thunder Force AC è piuttosto difficile come i più blasonati sparatutto a scorrimento che si rispettano: resistenza dei nemici, proiettili che attraversano lo schermo da tutti i lati, velocità dello scrolling ma anche gli sfondi (soprattutto quello animato ed infernale del secondo stage, ndr) mettono in seria difficoltà anche i giocatori più esperti. “Colpa” anche di alcuni sfondi che rendono difficili l’individuazione dei proiettili o degli ostacoli da evitare.

Proprio quest’ultimi saranno i più avvezzi a giocare a Thunder Force AC nella maniera più simile all’offerta originale: basso numero di crediti (ogni credito ha tre vite), niente autofire e soprattutto niente modalità Kids che non solo aumenta i crediti a 9 (27 vite di base, salvo guadagnarne altre bonus accumulando punti, ndr), ma – come avete letto in precedenza – permette di non perdere l’efficacia delle armi potenziate.

Nella versione Esperto, infatti, si raccolgono i vari bonus per aumentare la potenza di fuoco delle varie armi (laser, missili a ricerca, spari multidirezionali e così via, ndr) ed i nemici saranno più coriacei.

Peculiarità del gameplay è aumentare o diminuire la velocità della navetta in modo tale da manovrare in modo più spedito o oculato a seconda delle esigenze.

TECNICAMENTE

Thunder Force AC ha mantenuto tutto quello che doveva mantenere anche dal punto di vista grafico. Grafica in 2d piuttosto dettagliata – anche troppo in alcuni passaggi – e varia che nei vari stage si fa ammirare e riammirare. Ovviamente solo si si è amanti della grafica pixellosa e colorata.

Ognuno dei livelli è caratterizzato da una propria ambientazione: foreste, lava, sottomarina, installazioni tecnologiche e molto altro. Ed ovviamente ognuna di queste ha il proprio ventaglio di nemici, più o meno grandi, più o meno complicati da abbattere.

Il tutto è rimasto fedele ma è possibile grazie anche alle opzioni che abbiamo sopraelencato modificare l’aspetto applicando filtri, risoluzioni o sfondi a piacimento.

Esplosioni, effetti speciali, animazioni, tutto allo stato dell’arte. La colonna sonora è identica ma è in stereo. Insomma, non ci si può lamentare.

COMMENTO FINALE

Chi ama la serie Thunder Force non può sicuramente mancare la versione SEGA Ages di Thunder Force AC che regala agli appassionati un titolo sicuramente godibile con tutte le caratteristiche dell’originale unite alle solite migliorie apportate dagli sviluppatori per offrire qualche cosa in più ai nuovi utenti della console ibrida di Nintendo.

Come sempre un lavoro impeccabile applicato ad un’operazione nostalgia di notevole impatto visto che la raccolta SEGA AGES è piuttosto ricca di classici che hanno scritto la storia dei videogiochi.