Rise of Humanity, anteprima demo alpha
Conosciamo questo strategico a turni basato sulla costruzione di deck ad ambientazione cupa in una lotta per salvare l’umanità dal predominio robotico
Si chiama Rise of Humanity ed è la nuova fatica di Cybernetic Walrus, team indie belga di stanza ad Antwerp. Si tratta di un gioco strategico a turni basato su carte (deck builder se preferite, ndr) ad ambientazione futuristica dove l’umanità è in lotta contro la tirannia dei robot.
Il titolo arriverà nel 2021 ma abbiamo avuto la possibilità di provare la demo dell’alpha grazie allo Steam Game Festival che ha permesso agli appassionati di provare per la prima volta il gioco.
Rise of Humanity è ispirato a mostri sacri come XCOM ma con la meccanica di costruzione del mazzo che vuole ispirarsi a Slay the Spire. Ma andiamo con ordine e vi parliamo rapidamente dell’anteprima della demo alpha su Pc che, giusto rammendare, è piuttosto acerba. Buona lettura.
GAMEPLAY
In questa demo, piuttosto rapida ma indicativa, abbiamo saggiato alcune delle possibilità tattiche che offre il gameplay di Rise of Humanity. Le mappe sono suddivise in esagoni, le caselle dove si muovono i protagonisti ed i nemici. A dettare le nostre azioni saranno le carte presenti nella nostra mano. Essendo uno strategico a turni avremo un numero di carte da giocare per poi passare la mano all’avversario. Due le classi che abbiamo potuto provare: l’hunter (il cacciatore) ed il medico.
Il primo, come facile intuire, ha una propensione per l’attacco soprattutto da maschia ed è in grado di fare attacchi più forti con la rincorsa e di schivare gli attacchi nemici. Nondimeno può anche lanciare un ordigno in grado di fare danni in un’ampia zona e, sfortunatamente, anche a sé stesso se non protetto o sufficientemente distante.
Il medico, invece, è in grado di colpire a distanza con le rivoltelle, di curarsi e curare, a patto – ovviamente – di essere nelle sue vicinanze. Che medico sarebbe diversamente? Ed ovviamente ogni classe ha le sue carte da utilizzare. Così come ogni tipologia di nemico.
Abbiamo incontrato un solo tipo di nemico, un robot di media grandezza che è in grado di colpire pesantemente in mischia ma nulla di particolarmente difficile da abbattere soprattutto con la possibilità di colpire dalla distanza.
Le dinamiche sono piuttosto elementari, si gioca la carta, e si fa l’azione di puntamento e movimento con il pulsante destro del mouse. Per orientarci nella location useremo i famosi esagoni. E poi si passerà il turno. Sarà possibile trovare copertura ma anche casse che servono per raccogliere delle carte supplementari che possono tornare utili.
L’interfaccia è chiara: il ritratto del nostro personaggio ci permette di vedere i punti vita/ferita del nostro eroe. È possibile anche visualizzare il nostro deck di carte. Insomma, tutto nella norma. Le missioni nella versione finale saranno randomiche e quindi ci sarà molta varietà. Nondimeno è lecito aspettarsi tante carte e più classi con un vero e proprio party da gestire.
ATMOSFERA E COMPARTO TECNICO
Rise of Humanity è piuttosto gradevole dal punto di vista grafico e mostra un comparto piuttosto pulito su un’atmosfera molto dark. Forse un po’ cyberpunk. Nelle due mappe abbiamo visto delle ambientazioni con un livello di dettaglio discreto. La prima ambientazione, che ci porta all’entrata di un parco giochi, ci è piaciuta sicuramente di più della seconda.
I toni futuristici ed oscuri lasciano intravedere l’atmosfera opprimente data dal predominio robotico sulla razza umana. Le sfumature cromatiche molto fredde fanno il resto.
Ricordiamoci che in Rise of Humanity, i giocatori prendono il controllo di una banda di eroi sopravvissuti all’apocalisse robotica. Il progetto Hivemind ha prodotto l’Intelligenza Artificiaile più potente creata dall’umanità. Inizialmente programmata per aumentare la forza lavoro, questa si è incattivita diventando canaglia soggiogando l’uomo. E quando, dopo cinquant’anni fa, l’umanità scopre che l’IA si sta indebolendo, decide che è tempo di contrattaccare e riprendere la Terra.
In Rise of Humanity gli appassionati prendono il controllo di una banda di strani eroi sopravvissuto all’assalto iniziato 50 anni fa.
Ogni eroe (e nemico) è controllato da un mazzo di carte. Questo mazzo fornisce azioni ai tuoi personaggi durante una missione. Ogni missione è giocata su una griglia esagonale in modo strategico a turni. Le missioni sono costruite proceduralmente, quindi nessuna missione è mai la stessa.
COMMENTO FINALE
È stato un vero e proprio assaggino questa anteprima alpha di Rise of Humanity. Due missioni per un totale di 30-40 minuti di gameplay non possono dire troppo. Sono sufficienti per farci intuire come potrebbe essere il titolo.
Le dinamiche sono interessanti e mischiano bene la strategia a turni applicata alle carte. Durante la partita abbiamo notato come sia possibile anche trovare alcune casse dove potremo sperare di trovare delle carte utili alla nostra causa in quel momento.
Dal punto di vista tecnico, il gioco è molto acerbo ma graficamente si fa apprezzare per i toni piuttosto cupi e futuristici. Dipenderà poi tutto dal grado di difficoltà, dal tipo dei contenuti e dalla loro grandezza oltre che è auspicabile molta pulizia tecnica vista la presenza di alcuni glitch. Ma quest’ultimi sono normali in questa fase dello sviluppo.
In sostanza il titolo promette bene ed a chi piace l’ambientazione sci-fi dai tratti dark potrebbe essere davvero interessante con meccaniche che appaiono già ben distinte.