Oggi è l’8 giugno e 30 anni fa si giocava Argentina-Camerun, la partita inaugurale di Italia 90, gli storici mondiali di calcio che ricordiamo per le “Notti Magiche” di Totò Schillaci. Oltre che dell’omonimo inno cantato da Gianna Nannini ed Edoardo Bennato. Ma questa edizione della Coppa del Mondo è ricordata dagli sportivi italiani anche per le lacrime azzurre dopo i maledetti rigori con l’Argentina in semifinale. Da appassionati di calcio e di videogiochi non potevamo scrivere un piccolo speciale sui giochi di calcio legati a quell’evento sportivo di proporzioni epiche.
E mentre scriviamo abbiamo alla mente il gol di Omam Biyik che decise – di testa – con la complicità di Nery Pumpido, il portiere dell’albiceleste campione iridata uscente il primo match di Italia 90.
Detto questo, in questo speciale menzioniamo alcuni titoli che uscirono in onore della manifestazione. Uno solo aveva i diritti, gli altri erano ispirati e comunque avevano nomi riconducibili alla Coppa del Mondo. Probabilmente la questione diritti d’autore non era così aspra e spigolosa come ai nostri giorni.
Inoltre nessuno aveva il bandolo della matassa a livello tecnico ed ogni gioco era profondamente diverso mostrando comunque dei limiti. La solita coperta troppo corta. Alcuni di questi titoli non erano neppure in grado di avere in campo 22 giocatori. Ma erano anni diversi, forse gli ultimi di un certo “romanticismo” in ambito “dev”.
Detto questo, ecco la rapida carrellata tra videogiochi, sport e nostalgia che non mancherà di essere condito da qualche ricordo personale di Italia 90. Il 41millesimo articolo su IlVideogioco.com doveva essere una cosa del genere. Buona lettura.
WORLD CUP 90
Era il gioco di calcio ufficiale dell’evento. Giusto, quindi, partire da questo titolo firmato Virgin Games – che aveva i diritti della Coppa del Mondo e che li utilizzò anche per un altro titolo uscito, però, su SEGA Master System e SEGA MegaDrive – pubblicato per l’evento su Amiga, Atari ST, Pc, C64, Amstrad, Spectrum ed MSX.
Era un gioco atipico e piuttosto limitato. Benché fosse il gioco ufficiale si potevano scegliere soltanto quattro nazionali: Inghilterra, Belgio, Italia o Spagna. In campo c’erano squadre composte da 7 giocatori di movimento più il portiere. La visuale principale era a volo d’uccello ma quando si arrivava in area di rigore si manifestava la peculiarità del titolo: la telecamera cambiava e mostrava una sorta di 3d. Sia quando si attaccava che quando si difendeva. Comoda quando il tiratore o portiere erano nella parte superiore dello schermo. Diversamente, la visuale da dietro era piuttosto scomoda.
Grande esempio di licenza gettata alle ortiche con un gameplay a dir poco osceno ed una tecnica veramente approssimativa. Un gioco fatto in fretta per sfruttare il nome “World Cup 90” senza però avere nulla di concreto: leggasi anche l’impossibilità di giocare i gironi reali di quella coppa del Mondo. E ci fermiamo qui perché come accennato, l’aspetto tecnico era qualche cosa di raccapricciante ed a distanza di 30 anni, anzi di 31 visto che il titolo uscì addirittura nel 1989, una delle pochissime cose che ricordiamo con piacere è la versione per C64 che nonostante fosse meno rifinita di quella per Amiga era – facendo il confronto con i due hardware – la più riuscita.
Ricordo legato dei Mondiali reali? Il gol di Platt al Belgio che permise, allo scadere dei tempi regolamentari, all’Inghilterra di passare ai quarti di finale. Una giocata al volo splendida e Platt fu una delle sorprese di quell’edizione. Andato poi al Bari (neopromosso) l’anno successivo non riuscì a salvare i pugliesi. Ebbe però il tempo di rifarsi (non alla Juve) alla Sampdoria vincendo anche, nel 1994 la Coppa Italia.
WORLD CUP ITALIA ‘90
L’edizione console, come accennavamo prima, si limitava alle macchine SEGA. Ma anche su MegaDrive e Master System la musica non cambiò più di tanto. Se da un lato era, infatti, possibile, scegliere tra tutte e 24 le finaliste, dall’altro lo scempio – sia pure in forma diversa – si materializzò. Per la serie: niente da fare.
Ricordo legato ai Mondiali? Dunque, forse due: l’ennesima brutta figura della Scozia che proprio non voleva saperne di passare la fase a girone dei Mondiali ed i 5 gol della Cecoslovacchia rifilati agli Usa. Quella partita fece conoscere al mondo il grezzissimo ma efficace Thomas Skuhravy, autore di una doppietta, poi andato al Genoa dove fece grandi cose, ivi compresa una clamorosa semifinale di Coppa Uefa persa con l’Ajax.
TECMO WORLD CUP 90
È stato uno dei titoli favoriti da chi vi scrive. Un arcade vecchissimo stile dove si potevano segnare gol spettacolari ma sempre utilizzando più o meno le stesse mosse. Che ci volete fare? Il gameplay all’epoca era limitato. La formula del torneo era ad eliminazione diretta e si poteva scegliere una tra le otto squadre presenti.
Grafica coloratissima e con la finezza della rete che si gonfiava quando li segnava, Tecmo World Cup 90 si lasciava giocare con estrema naturalezza. Gli schemi erano tutto sommato facili da imparare. Nelle prime partite era possibile segnare, oggettivamente, in tanti modi. Ma poi, più avanti, si era “costretti” ad usare i trucchi. Quello principe era quello di tirare tra palo e portiere dal limite dell’area, tra la riga che delimita l’area di rigore e l’inizio della mezzaluna esterna. Era gol matematico tranne che in semifinale o finale. Allora c’erano altri due schemi che funzionavano: la doppia rovesciata ad incrociare (che detta così sembra una mossa alla Holly & Benji) ed il colpo di testa ripetuto. Mitica la scena finale: una mega coppa d’oro cadeva dal cielo e tutti a festeggiare attorno ad essa.
Ricordo legato ai Mondiali… vediamo: ah, si, il gol di Klinsmann alla Jugoslavia: un colpo di testa in tuffo in diagonale (e si poteva fare anche nel gioco) davvero spettacolare. La Germania meritò in quel Mondiale e forse solo l’Italia – padrona di casa – avrebbe potuto competere.
ITALY 1990
Chi vi scrive ha usato alla nausea questo gioco su C64. La versione di questo titolo griffato US Gold non era malissimo. Visuale dall’alto con un discreto bagaglio di gameplay vista la possibilità di fare gol in molti modi nonostante i limiti tecnici, il titolo era molto divertente. Le musiche erano un tormentone ma era la gestione della squadra ad essere il fiore all’occhiello. Si potevano scegliere i moduli ed anche chi mandare in campo. Tutti i giocatori avevano dei valori in campo da 1 a 5. Abilità, Velocità, Aggressività e Forza Fisica. E queste doti si vedevano in campo. Giocare con l’Italia era senza dubbio più vantaggioso di schierarsi col volenteroso Egitto che aveva valori decisamente bassi.
Certo, al sottoscritto facevano gola gli screenshots della versione Amiga che mostravano le azioni da calcio d’angolo o dal rinvio del portiere con schermate che mostravano uno stadio simile a San Siro. Poi, però, giocandolo sul “cugino” a 16 bit fu un po’ una delusione. Menu e schermate ovviamente più definite ma in campo non era tutto sto granché.
Ricordo collegato ai Mondiali? Il tiro fulminante di Totò Schillaci che valse il momentaneo 1-0 negli ottavi di finale con l’Uruguay. Mise tutti d’accordo poi Aldo Serena con un perentorio colpo di testa ma la rete che sbloccò quello spigoloso ottavo di finale fu davvero grandiosa. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno che – a che ci siamo – ricordava uno dei tanti tiri ad effetto di Oliver Hutton.
WORLD CUP 90
Con i Mondiali a casa nostra era mai possibile che una software house italiana non ci realizzasse qualche cosa? Ci viene in mente World Cup 90 firmato da Genias grazie al bellissimo lavoro dei fratelli Dardari. La versione che ricordiamo è quella per Amiga. Sicuramente la versione migliore di quelle realizzate. Anche qui però un piccolo problema tecnico: nove giocatori per squadra in campo (mentre erano solo 6 su C64 e su DOS). Tuttavia, questo gioco calcistico si fece apprezzare per diverse chicche: un buon gameplay con tante possibilità di fare gol ma anche di prenderli. L’intelligenza artificiale non era malissimo. Non mancava la possibilità di segnare in rovesciata o con azioni spettacolari. In più la rete si gonfiava ed i calci di rigore la prospettiva frontale della porta.
In ossequio ai Mondiali era possibile scegliere tra le 24 nazionali presenti ad Italia 90 giocando anche le diverse fasi del torneo. Altra chicca: sempre su Amiga era possibile giocare in cooperativa con un amico contro la CPU. E si poteva anche giocare con un adattatore specifico in due contro due. Altra chicca ma a livello puramente tecnico: stanchezza e morale influivano sul gioco di squadra.
Ricordo legato? Un paio: i maledettissimi rigori tra Italia ed Argentina a Napoli, nella semifinale, ed aggiungerei anche il gol di Ekeke che regalò un effimero vantaggio (2-1) del Camerun sull’Inghilterra nei quarti di finale che poi vinse 3-2 passando tra le prime quattro. Il vantaggio durò poco ma l’emozione di trovare una squadra africana così in alto in un Mondiale fu enorme.
ITALY ’90 SOCCER
Ancor prima, però, nel 1988, Simulmondo firmò un titolo che omaggiava i Mondiali che si sarebbero poi svolti due anni dopo. Italy ’90 Soccer fece bella mostra di sé anche nelle vetrine dei negozi specializzati dell’epoca grazie alla sua bellissima cover, un giocatore in azzurro in rovesciata.
Oggettivamente chi scrive conosce poco di quel titolo non avendolo posseduto. Ma per i ricordi scaturiti valeva la pena ricordarlo. Ed il tutto è stato attivato grazie ad una telefonata rapida con Riccardo Cangini (Simulmondo).
C’è anche un Kick Off 2 World Cup 90 che vedeva una edizione speciale con le 24 finaliste. Ma è qui menzionato. All’epoca non lo trovammo
Cosa ricorda Italy ’90 Soccer? I tricolori festanti all’Olimpico di tutte le partite dell’Italia fino in semifinale (che si giocò al San Paolo di Napoli, ndr). In particolar modo, però, la sfida del 9 giugno con l’Austria che venne decisa da Schillaci. Fu il suo primo gol in quella rassegna e diede il la all’Italia di Vicini per andare avanti accendendo – di fatto – il clima di festa che c’era per un mondiale atteso. Così atteso da chi vi scrive che si ricorda pure l’8 giugno del 1989: la prima partita di calcetto in assoluto giocata con i compagni delle medie. Bei tempi.
FOOTBALL MANAGER ITALIA 90
Chiudiamo questo breve speciale con un titolo forse poco conosciuto nonostante appartenga ad una serie che ha fatto la storia dei videogiochi: Football Manager Italia 90. Aveva tutte le opzioni del Football Manager classici ma qui potevamo gestire le nazionali. Non solo le finaliste. Tant’è che ricordiamo una personale partita che vide protagonista il Lussemburgo non solo in grado di qualificarsi ai Mondiali, e già questo sarebbe qualche cosa di epico, ma anche di arrivare in finale, eliminando l’Italia e perdendo 3-0 col Brasile. Delusione così grossa che non giocammo più al titolo ma era interessante la possibilità di fare un discorsetto alla squadra. Oltre ovviamente a scegliere formazione e moduli.
Ricordo legato ai Mondiali? Louis Gabelo Conejo, il portiere della nazionale del Costarica fece i miracoli col Brasile e fu il mio idolo, unitamente a Preud’homme del Belgio, più famoso del collega centramericano.