Stronghold: Warlords, Firefly Studios lancia un sondaggio
Il team di sviluppo chiede agli utenti di votare per decidere quale sfortunato animale rientrerà tra le munizioni dei trabucchi
E’ passato quasi un anno dall‘annuncio ufficiale di Stronghold: Warlords, il cui rilascio è previsto entro l’anno su Pc, via Steam. Nel frattempo gli sviluppatori sono ancora al lavoro, e oggi hanno lanciato un sondaggio all’interno della community.
Firefly Studios infatti chiede ai fan di votare uno dei quattro animali sfortunati da utilizzare come quarto tipo di munizioni per i trabucchi all’interno del gioco. Esprimendo la propria scelta attraverso il canale Discord ufficiale del team (nella sezione #announcements), i giocatori saranno in grado di decidere quale delle quattro creature decedute potrà essere usata per diffondere malattie nei castelli nemici. La scelta è tra un vecchio bufalo d’acqua, un cavallo con mal di gola, una tigre recentemente deceduta e un grande cammello battriano.
GLI ANIMALI DA LANCIO
A volte muri alti, cibo e acqua pulita non sono sufficienti per sopravvivere ad un assedio. Nel corso della storia molti lord hanno peccato di arroganza, credendo di avere scorte a sufficienza per sopravvivere. Sia dai soldati nemici che dalla loro pazienza. Questo ovviamente finché non sentono il suono distante di un trabucco che carica e lancia un diverso tipo di munizioni. Una tipologia che sarà decisa dagli utenti di Stronghold: Warlords.
I veri assedi medievali potevano richiedere mesi, con gli assedianti che lanciavano ogni sorta di oggetti sopra le mura nemiche. L’obiettivo era quello di diffondere il panico, e magari anche qualche malattia. La rotazione in-game di Firefly Studios su questa strategia di assedio comporterà il lancio di uno dei quattro animali defunti oltre le mura nemiche, nel loro castello. Creando una nuvola temporanea di malattia al momento dell’impatto, il tipo di animale scelto influenzerà le dimensioni e la diffusione della malattia all’interno del castello nemico. I giocatori dovranno tenere i loro soldati e contadini ben lontani dalla zona colpita. Le malattie infatti saranno in grado di danneggiare le unità e persino di bloccare alcuni meccanismi dell’economia del castello.