SnowRunner, recensione
La versione PlayStation 4 della simulazione di guida estrema firmata Saber Interactive ci porta a sfidare fisica, natura, condizioni difficili a bordo di mostri motorizzati
Un volante, una strada difficile, un carico che va consegnato in tempo: premesse semplici, di un lavoro che è effettivamente complicato e difficile. È questa l’anima di SnowRunner, produzione di Saber Interactive che, da qualche anno ha inaugurato un filone di successo proprio dedicato al trasporto “pesante” su gomma.
Immensi mostri macina asfalto messi a durissima prova nell’atto di scalare montagne e terreni accidentati per consegnare carichi “speciali”. SnowRunner, frutto della partnership tra Focus Home Interactive e Saber interactive, è, di fatto, il terzo episodio di una serie inaugurata 5 anni fa da Spintires, attestatosi sul mercato nello stesso settore di Euro Truck Simulator, per certi versi il capostipite “compiuto” del genere.
Seppur, sin dai primi istanti, Spintires è apparso più votato all’hardcore, alla sfida della consegna in condizioni “estreme”.
Nel 2017, Saber Interactive pubblicò poi MudRunner, come si evince dal nome solenne obelisco dedicato a sua maestà “il fango” e sorta di sequel del primo Spintires e che andò ad ampliare la sua offerta, da un punto di vista tecnico e contenutistico. SnowRunner, pur non abbandonando completamente l’ambito, si dedicherà alle “delizie” che un territorio innevato ci riserva. Ma… andiamo con ordine lasciandovi alla recensione della versione PS4 gioco uscito lo scorso 28 aprile anche su Pc ed Xbox Xbox One. Buona lettura.
RUOTE ESTREME
SnowRunner è un gioco di guida “estremo”, impostato su di un vasto mondo aperto che ci concederà un’ampia possibilità decisionale. In sostanza, il nostro compito sarà quello di trasportare carichi tendenzialmente “speciali”, in terreni quasi sempre complicati e che metteranno a dura prova i nostri mezzi e la nostra capacità di guidarli. SnowRunner non è un gioco di guida classico: dovremo prestare la massima attenzione agli ostacoli di varia natura che costelleranno i terreni accidentati su cui ci muoveremo ed anche ai potenziali modi di superarli, specialmente quando il motore del nostro “mostro” non riuscirà da solo a condurci fuori dai guai.
L’intero universo di gioco, è diviso in tre territori (Michigan, penisola del Tajmyr in Siberia e Alaska) in cui muoversi liberamente obbedendo ad un livello di simulazione piuttosto alto: una simulazione che, grazie ad un vasto assortimento di biomi “guidabili”, circa 40 mezzi e tantissimi upgrade potenziali che potremo sbloccare per potenziare il nostro parco autoveicolare, ci obbligherà a valutare attentamente ogni possibile incarico che sceglieremo di intraprendere, attenzionando al contempo l’ambito più prettamente legato alla preparazione tecnico-meccanica del mezzo, senza dimenticare che dovremo anche badare alla… benzina.
Girate le chiavi nel cruscotto, saremo accolti da un tutorial della modalità carriera, il quale ci consentirà di manovrare un gigantesco camion in una foresta fangosa. Un tutorial che, in modo esaustivo, ci introdurrà alla “guida di precisione” che sarà componente fondamentale per districarsi nelle assegnazioni difficili che il gioco ci proporrà: basterà una minima distrazione o un calcolo errato, che ci si vedrà impantanati nella neve o nel fango, con la necessità di iniziare nuovamente il viaggio oppure richiedere il supporto del mitico verricello (protagonista indiscusso del gioco, almeno finché non si diverrà “professionisti”).
Naturalmente, spendendo i soldi guadagnati dagli incarichi, avremo la facoltà di comprare camion e mezzi di trasporto più potenti ed efficienti, oltre che poter acquistare componenti per potenziarli di diverso tipo che, specialmente durante le battute iniziali dove avremo maggiori difficoltà anche per l’accesso a mezzi non particolarmente potenti, sarà fondamentale.
L’UOMO CONTRO SUA MADRE: LA NATURA
Come già sottolineato, SnowRunner è un open world suddiviso in differenti aree dove dovremo affrontare diverse, per caratteristiche “extra”, tipologie di missioni che, in sostanza, ci vedranno sempre alle prese con un continuo trasporto di merci, ma anche con la rimozione di ostacoli, il soccorso di veicoli ecc. Il titolo nelle fasi iniziali ci metterà dinanzi a delle semplici spedizioni, basate sostanzialmente sulla raccolta dei materiali da consegnare in punti specifici della mappa.
Ad esempio, in una delle primissime missioni dovremo consegnare il necessaire per l’edificazione di un viadotto. Una volta costruito, quest’ultimo ci consentirà di raggiungere aree precedentemente inaccessibili. Il gameplay complessivo, non sarà unicamente votato al raggiungimento della tanto agognata area di consegna: girovagando per la mappa, avremo modo di “attivare” delle torri speciali che, nel più classico stile degli open world action, ci consentiranno di sbloccare determinate micro-aree della mappa anche se, sostanzialmente, il livello di interazione con la mappa finirà qui.
Un buon gameplay complessivo che però, per tutte queste ragioni, denoterà un animo “di nicchia” di SnowRunner a livello contenutistico, unitamente ad una guida “low tense” a livello di mera velocità e direzionata esplicitamente all’occhio chirurgico e alla strategia preventiva.
Una simulazione lenta ed aspra, specialmente nelle battute iniziali che, probabilmente, potrebbe scoraggiare già di base chi non è appassionato del settore.
A questo si unisce anche una marcata ripetitività figlia naturalmente dell’ossatura e del concept di base del gioco che resterà comunque tangibile sin dalle primissime ore di gioco.
E questo nonostante il buon lavoro degli sviluppatori nel tentare di “raddrizzare” e variegare l’offerta, anche grazie ad un sistema di progressione tanto semplice quanto funzionale.
In sostanza, tutto si riassume in una semplice domanda: siete pronti a “sudare” un’ora per riuscire a superare qualche manciata di metri? In caso affermativo, SnowRunner fa per voi. A risollevare parzialmente, la presenza di un divertente cooperativo a quattro giocatori online, con cui si potrà affrontare l’intera campagna.
Giusto accennare che la versione Pc vanta il supporto delle mod. Questo favorisce non poco la rigiocabilità del titolo. La community, all’uscita di SnowRunner aveva già creato quasi 5000 mod. Un dato, quest’ultimo, da non sottovalutare. Per trovarele, basta andare a questo link. Gli sviluppatori hanno assicurato, tramite FAQ sul forum, che il supporto arriverà anche su PS4 ed Xbox One. Anche se si tratta di un “annuncio” datato agosto 2019.
UN VOLANTE… CAPRICCIOSO
Da un punto di vista più squisitamente simulativo, SnowRunner è un prodotto davvero ragguardevole. La guida “low speed” richiederà un’attenzione sicuramente elevata e uno studio puntuale dei territori che dovremo affrontare, al fine di dotare i nostri mezzi dei necessari potenziamenti. Un grado di simulazione alto non solo dalla complessiva manovrabilità dei mezzi ma anche dal comportamento della fisica relativa alla neve, al fango, ma anche ad elementi secondari come lo scorrere dell’acqua.
Simulazione che permeerà anche il rapporto che coesiste (e che dovrà anch’esso esser oculatamente attenzionato) tra tipo di mezzo, tipo di missione con relativo peso del carico trasportato e tipologia di terreno da attraversare, vista la splendidamente realizzata realisticità dell’aderenza “mutabile” del terreno in base alle condizioni climatiche.
Da un punto di vista più squisitamente audio/video, SnowRunner offrirà una buona resa grafica che, al contempo, non sarà però all’altezza di produzioni più blasonate (che, per dovere di cronaca, hanno a disposizione budget sicuramente più elevati).
Capiterà spesso di fermarsi a godere di un panorama impreziosito da vedute davvero notevoli, caratterizzate da un livello di dettaglio tendenzialmente più che buono. Una estetica quindi pregevole, la cui complessità qualità sarà “potenziata” anche dall’alta “perturbabilità” dell’ambiente circostante, che si modificherà in base alla “invasività” delle azioni da noi intraprese.
Anche i modelli dei mezzi, seppur non facciano gridare al miracolo tecnico-visivo, saranno ben realizzati e riprodotti. Una fedeltà realizzativa piuttosto aderente alla realtà e che sarà evidenziata anche dal buon lavoro di riproduzione degli interni dei circa 40 veicoli presenti nel gioco.
A livello di performance, il titolo girerà rispettando i canonici 30 fotogrammi al secondo, tendenzialmente solidi e che difficilmente scenderanno notevolmente al di là della citata soglia “per antonomasia”.
COMMENTO FINALE
SnowRunner è il terzo capitolo di una saga dedicata allo “slow driving”: salire in sella ad un mostro meccanico per trasportare, attraversando un versante innevato di un’aspra montagna, quintali e quintali di materiali da costruzione, non è mai stato così appagante. Un titolo per definizione non adatto a tutti ma che, grazie ad un buon lavoro tecnico e contenutistico degli sviluppatori, risulterà sicuramente “l’apogeo” della serie.
Pregi
Sistema di progressione semplice e funzionale. Simulativo e dalla fisica notevole. Domare mostri meccanici su terreni accidentati è fantastico...
Difetti
... seppur potrebbe non stuzzicare proprio tutti. Piuttosto ripetitivo. La mappa è vasta ma l'esplorazione è ridotta.
Voto
8+