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Re:Legend, Anteprima

Magnus Game Studio prosegue i lavori sul suo gioco di ruolo, distribuito da 505 Games; vediamo il punto della situazione

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Re:Legend è nato e continua a evolversi in uno scenario ostico e complesso. Un panorama videoludico così ricco di generi e sotto-generi che di certo non rende facile la ricerca di un’identità scevra da contaminazioni di sorta. A volte ci si riesce egregiamente, altre volte meno. Ma l’intento è spesso quello più nobile: prendere tutto ciò che di buono in produzioni diverse e unirlo, più o meno rielaborandolo, in una formula il più originale possibile.

Il titolo sviluppato da Magnus Game Studio è venuto alla luce precisamente con queste intenzioni. Un po’ Animal Crossing, un po’ Harvest Moon/Stardew Valley, e perfino un pizzico di Pokèmon. Re: Legend si compone di svariate meccaniche differenti, riunite all’interno di una produzione decisamente ambiziosa per essere un “semplice” indie. Disponibile in accesso anticipato su Steam dalla scorsa estate, il gioco distribuito da 505 Games arriverà anche su PS4, Xbox One e Switch nel momento in cui verrà rilasciata la versione definitiva. Di seguito le nostre prime impressioni sul titolo. Vi auguriamo una piacevole lettura.

UNA PARTENZA TRADIZIONALE

Un avatar da creare attraverso un editor (ahimè piuttosto limitato). Un risveglio in un’isola misteriosa senza alcun ricordo pregresso. Un viaggio per far conseguentemente luce sul proprio passato. L’incipit di Re:Legend è assolutamente tradizionale (per non dire banale), anche per un gdr che tra molteplici ispirazioni si sforza di trovare la sua strada. Il gioco inizia nella terra di Ethia, e più precisamente nell’isola di Vokka. Durante il suo viaggio il giocatore dovrà imparare come sopravvivere, cercando al contempo di stringere legami con gli autoctoni.

Personaggio dopo personaggio si viene introdotti alle varie meccaniche di gioco, che spaziano dalla coltivazione di ortaggi al crafting di cibi ed equipaggiamenti. Senza dimenticare uno dei cardini del titolo, ovvero le creature magiche note come Magnus. Esse possono essere abbattute per guadagnare materiali ed esperienza come nel più classico rpg, ma anche e soprattutto addomesticate. Una volta conquistata la loro fiducia (lanciando solitamente del cibo e completando un minigioco) i Magnus potranno diventare dei fidati compagni. Di battaglia e di lavoro.

Re:Legend
A lezione di pesca da uno degli npc; un simpatico pinguino parlante

I chiari e concisi tutorial organizzati dagli npc mettono il giocatore di fronte alle tante opportunità disponibili in Re:Legend. Ci si può dedicare al “reclutamento” delle suddette creature, e farsi aiutare nel combattimento contro altri Magnus ostili. Oppure si può contare su di loro nella gestione (per esempio annaffiando le coltivazioni) della propria fattoria, che viene donata dal sindaco di Vokka Town per permettere al giocare di tirar su qualche soldo (o qualche ortaggio).

Dall’iniziale campo incolto può infatti scaturire un signor orto, i cui prodotti possono essere utilizzati per craftare cibarie con cui recuperare salute e stamina. In alternativa il giocatore potrà depositare cibo e utensili in eccesso in un’apposita cassetta, dove ogni mattina un impiegato comunale passerà lasciando il dovuto in forma di moneta sonante. Oltre a un’area adibita al riposo e alla cura dei Magnus reclutati, la fattoria comprende anche un laghetto. Come gli stessi Magnus, i pesci che si deciderà di rilasciare qui potranno essere nutriti fino a diventare degli esemplari “da corsa”.

ATTIVITA’ OVUNQUE E COMUNQUE

Re:Legend
Dopo aver ripulito il terreno da erbacce e affini, ci si potrà prender cura di un proprio orto

Non mancano infatti i mini-giochi con cui dilettarsi, in alternativa allo svolgersi della trama principale. Gare di pesci da corsa, addomesticamento di Magnus e altre azioni che richiedono una combinazione di tasti, da premere nell’ordine e nel momento giusto. Stesso procedimento per la realizzazione di cibi ed equipaggiamenti. Proseguendo nel gioco la fattoria viene infatti implementata da varie strutture, tra cui una forgia. Lì si potrà dare un senso ai materiali raccolti sino a un dato momento, cercando di creare armi e armature più performanti.

Re:Legend è sinonimo di libertà, anche nella sua principale declinazione da gioco di ruolo. Pur potendo combattere in quattro “modi differenti” (doppie spade, spadone, arco e bastone magico) manca infatti una demarcazione rigida fra “classi”. Similmente a Skyrim l’accumulo di esperienza nelle skill avviene solamente in maniera “diretta”. Cioè facendo pratica con la singola abilità. Che si tratti di cercare risorse picconando rocce e abbattendo alberi o abbattere Magnus a fil di spada. Tanto più si praticherà un’azione legata a una skill, tanto più il livello di essa salirà, con relativi bonus.

Re:Legend
Non manca una comoda cassa-conchiglia dove poter depositare ciò che non occore dell’inventario, che farà presto a riempirsi

Parallelamente all’incremento delle skill da combattimento, con il tempo crescerà anche il livello vero e proprio del personaggio. I due punti che si otterrano ad ogni level-up potranno essere spesi in un tradizionale albero di statistiche, che comprende Forza, Resistenza, Intelligenza, ecc. Ciò vale anche per i Magnus, che possono dunque contare su una personalizzazione consistente, legata al singolo esemplare.

Come in ogni farming sim che si rispetti non manca inoltre un menu legato alle interazioni con i personaggi. Completando missioni secondarie e approfondendo il legame con loro, si otterranno vari tipi di bonus. L’aspetto maggiormente peculiare di Re:Legend resta però la “gestione” dei Magnus. A seconda di come verranno addestrati e nutriti, essi si evolveranno in forme diverse.

PIÙ STATICITÀ CHE DINAMISMO

Re:Legend
Con l’aiuto di un Magnus (fino a un massimo di due contemporaneamente), le battaglie saranno più semplici

Minatore, agricoltore, taglialegna, pescatore, addestratore.. Ma soprattutto avventuriero. Re:Legend è prima di tutto un gdr. Ergo, non può mancare una componente che prevede la sequenza “attacca, schiva, ripeti”. Durante il combattimento gli eventuali Magnus al fianco del giocatore agiranno per conto proprio, lanciando attacchi fisici o magici (a distanza). Il giocatore stesso invece potrà contare su un sistema di combattimento alquanto rudimentale.

Pochissime combo, da apprendere facendo salire di livello la skill legata a doppie spade/spadone/arco/bastone magico. Una rotolata per evitare gli attacchi. E fino a due rune da equipaggiare con i propri effetti e il proprio tempo di ricarica. Oltre ai vari consumabili che possono curare o fornire bonus. La componente action non è certo il punto forte del titolo, complice anche una consistente legnosità dei movimenti, già impoveriti di loro a causa delle poche animazioni.

A fronte del raffazzonato combat system spunta come contraltare un comparto grafico e artistico di tutto rispetto. Certo non mancano i glitch e varie altre imperfezioni (come caricamenti tardivi di texture e bug del personaggio), ma visivamente Re:Legend riesce quasi a far dimenticare la sua natura di titolo indipendente. La grafica cartoonesca è piacevolmente curata all’interno di uno stile dai tratti semplici ma estremamente rifiniti. L’avventura è nondimeno accompagnata da un rilassante comparto audio, che rende ben giustizia alla natura fantasy dell’opera di Magnus Game Studio. Un studio malese esordiente, ma dalle grandi prospettive.

COMMENTO FINALE

I farming sim sono un genere notevolmente popolare, con una nutrita platea di appassionati. A Magnus Game Studio devono tuttavia aver pensato che, anche in un mondo fantasy, potesse essere noioso passare tutto il giorno a coltivare e a mercanteggiare. E così nasce Re:Legend, dove tali meccaniche sono comunque subordinate al tratto principale del titolo, ovvero una consistente anima rpg che si dispiega in vari modi. Ispirandosi anche ad alcune pietre miliari del genere.

Il lavoro da fare è ancora lungi dall’essere terminato. Glitch e altre imperfezioni tecniche si fanno sentire: ma l’impressione che il titolo distribuito da 505 Games possa far strada è netta, e priva di qualsiasi dubbio. E noi siamo qui, a porre fiducia nei miglioramenti che questo calderone videoludico di generi e sotto-generi può certamente compiere. A buon rendere, universo dei Magnus.

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