Tra le tante avventure grafiche proposte dalla scena indie, in grado di far trovare una “seconda giovinezza” a questo genere tanto amato negli anni ’80 e ’90, c’è The Crimson Diamond. Vi parliamo, dunque, di questo particolare progetto è sviluppato da Julia Minamata e vanta una particolarità. Il titolo propone una veste grafica basata su una palette grafica di rimando alla CGA dei classici Sierra.
Il gioco vi vedrà indagare su un complesso mistero che coinvolge una piccola cittadina nell’Ontario. Su Steam, è disponibile una demo che vi permetterà di apprendere le basi del gameplay tramite un tutorial e godervi una piccola porzione di storia di questo titolo ancora in fase di lavorazione. Tant’è che, attualmente, la data di lancio non c’è ed è sostituita dalla frase “Quando sarà pronto”.
I MITICI ANNI ‘80, O PRIMA?
Quando si parla degli anni ‘80 vengono alla mente i mitici anni del Commodore, le prime entusiasmanti produzioni per Pc, e alla fine di quel decennio lo sbarco della rivoluzione Sega e Nintendo.
Ma agli inizi di quegli anni, c’era un genere tutto particolare che sfruttava il più potente processore grafico mai creato: la propria fantasia.
Stiamo parlando di avventure grafiche sotto forma testuale cui il primo Zork ha dato i natali. In pratica, al giocatore non veniva chiesto solo di muovere un personaggio o effettuare una determinata azione, ma di scriverla.
A quel punto, l’intelligenza e l’inventiva di ogni appassionato venivano messi a dura prova, con una miriade di possibilità e ramificazioni per ogni avventura. The Crimson Diamond si innesta in questa particolare nicchia ma la introduce in un contesto grafico anziché uno sfondo di carattere testuale.
TESORI E MERLETTI
La protagonista della storia è la geologa e detective Nancy Maple, che visiterà la città di Crimson per cercare di svelare il mistero che si cela dietro al ritrovamento di un misterioso diamante gigante. Questo eccezionale gioiello è apparso praticamente dal nulla, generando una sorta di “nuova corsa all’oro” che ha portato così tanti turisti da far costruire persino un nuovo hotel. Ma tutto questo non è normale. C’è qualcosa che non va e starà a noi scoprire cosa.
Il tutorial segue passo dopo passo il giocatore nelle azioni principali che, come dicevamo, richiedono un certo impegno con la tastiera e dimestichezza con la lingua della nostra amata Regina. A meno che qualche volontario non decida di proporsi per una traduzione in italiano.
Infatti, esplorando le scene di gioco, dovremo digitare determinate combinazioni di parole per riuscire a carpire indizi e informazioni utili a far luce sul mistero e risolvere i puzzle, che possiamo dirvi già ora essere ad un livello di difficoltà sopra la media.
SCRIVERE PER FARE UN’AZIONE
L’uso del mouse è consentito per le azioni principali quali ad esempio il movimento ma per proseguire dovremo sempre affidarci al dialogo. Per farvi un esempio, se volessimo osservare e aprire un armadio, dovremo digitare la seguente combinazione di parole:
“Look at the cupboard”.
“Open the cupboard”.
Adesso stiamo guardando l’armadio aperto, ma per vedere cosa c’è al suo interno ed eventualmente recuperare uno o più oggetti, avremo bisogno di ulteriori catene di comando.
“Look inside the cupboard”.
“Take the hat”.
Il bello è che sfruttando al meglio la nostra capacità linguistica, saremo in grado di visitare aree segrete intorno alla città, che daranno accesso ad ulteriori informazioni sulla lore del gioco. La direzione artistica è davvero di primo livello, poiché a scapito di uno stile cga che rimanda agli anni in cui si guardava schermi a tubo catodico, le scene sono ricche di dettagli da analizzare. Giusto anche menzionare il commento sonoro firmato da Dan Policar che si sposa molto bene col contesto.
COMMENTO FINALE
All’inizio potrebbe sembrare un po’ strano, ma dopo qualche ora e l’immancabile tutorial, anche i giocatori meno smaliziati sapranno trovare il perfetto equilibrio tra l’anima da gioco parser e quella più user friendly da punta e clicca. Se vi piacciono le avventure vecchio stile, correte a scaricare la demo di The Crimson Diamond per vedere ciò che può offrire, non rimarrete delusi. E se siete dei nostalgici per aver vissuto intensamente quel periodo d’oro delle avventure grafiche o dei giochi, più in generale, tra gli anni ’80 e ’90, respirerete questa atmosfera. In grado anche di far tornare un po’ bambini.
Ed aspettiamo, naturalmente, ulteriori sviluppi di questa particolarissima avventura grafica che ci ha veramente ben impressionati. Aumentando l’effetto nostalgia.