A settembre del 2019, abbiamo recensito il primo dlc dedicato all’Armata Rossa di Order of Battle, Red Storm. Le sensazioni sono state decisamente positive, anche se ovviamente parliamo di contenuti diretti ad una nicchia di appassionati. Trattandosi di una trilogia, non vedevamo l’ora di metterci alla prova anche con il secondo capitolo. L’espansione Order of Battle: Red Steel, è uscita ieri, 23 aprile, su Steam, grazie al lavoro di The Artistocrats e pubblicata da Slitherine.
Vi lasciamo alla nostra recensione. Buona lettura.
DOVE ERAVAMO RIMASTI?
Per chi si fosse perso la recensione del primo capitolo dedicato alle forze russe (che trovate qui), Order of Battle viaggia sui sentieri dei classici wargame con plancia esagonale. Il nostro compito sarà quello di posizionare le unità sul campo di battaglia, assicurare gli approvvigionamenti e ordinare l’acquisto di mezzi e forze fresche che andranno a ripianare le perdite. A livello difficoltà, questo gioco si piazza perfettamente in una posizione intermedia, con linee di rifornimento e punti risorse da gestire ma senza risultare ostico.
Il gioco base è totalmente gratuito e darà accesso ad alcuni scenari introduttivi più il primo scenario di ogni espansione come “antipasto”. I contenuti aggiuntivi sono da acquistare a parte ma non essendo collegati, potrete acquistare solo quelli che vi interessano per periodo storico e/o fatti narrati.
È una scelta che si rivela azzeccata perché se per esempio non siete interessati alle battaglie nel deserto o allo scenario della guerra nel Pacifico, potrete optare per altre campagne che il titolo offre come ad esempio la Blitzkrieg, ambientata tra il ‘39 e il ‘41.
UNA NUOVA PROSPETTIVA
Un’interessante meccanica introdotta in questa espansione è sicuramente il Lend-Lease. A livello storico, questa iniziativa portò gli Stati Uniti a fornire materiale da guerra a Regno Unito, Unione Sovietica, Francia, Cina e altri paesi alleati. Il trattato, rettificato l’11 marzo 1941, in gioco si traduce nello scambio di punti risorsa al fine di acquistare determinati “gingilli” bellici.
A livello gameplay, questi armamenti saranno disponibili solo se il giocatore sbloccherà le varie opzioni relative al loro acquisto tramite le ricerche. È possibile giocare l’intera campagna senza avvalersi di questa caratteristica. Ed in tal caso nel menu relativo agli approvvigionamenti appariranno mezzi e truppe relative alla sola URSS.
ORME ROSSE
La campagna consta di un totale di sedici scenari, alcuni per lo più sconosciuti ma altri molto famosi come quello relativo alla terza battaglia di Kharkov del 1943. Questa città ucraina è stata protagonista di ben quattro battaglie storiche per il fronte orientale della Seconda Guerra Mondiale. La prima risale alla presa della città nell’ottobre del 1941.
La seconda è relativa alla disfatta dell’Armata Rossa del maggio 1942, quando i russi vennero clamorosamente sconfitti dalle forze tedesche nel tentativo di riprendersi il territorio perduto. Le altre due risalgono al febbraio e all’agosto del 1943, ed è lì che noi entreremo in scena. Non poteva mancare e infatti è presente anche la battaglia di Stalingrado che, tra il 17 luglio 1942 ed il 2 febbraio 1943, vide l’Armata Rossa contrapporsi alle forze dell’Asse. Scontro vitale per il controllo dell’importante snodo strategico tra i fiumi Don e Volga.
Prima di questa miniserie, c’erano solo due esponenti in grado di farci rivivere questi particolari scenari: War in The East e The Operational Art of War III. Due titoli che tra gli appassionati godono del favore riservato ai soli War in the Pacific e Combat Modern/Air Naval Operation. Stiamo parlando di giochi la cui curva d’apprendimento è decisamente alta (soprattutto il primo), come anche la profondità.
Altra piccola novità è l’introduzione dei combattimenti aerei. Con Red Storm era possibile confrontarsi solo per mare o terra, ma ora anche questa lacuna è stata colmata. Si possono comandare le forze aeree della Luftwaffe o dell’Aeronautica Militare russa, la VVS. E non mancano all’appello un ventaglio di nuove unità tra mezzi corazzati e velivoli. Ultima chicca, la possibilità di importare le proprie unità dal primo capitolo della trilogia. Questa meccanica risulterà molto utile per chi ha terminato la campagna con unità esperte, ora pronte a dar battaglia anche su altri campi.
L’intelligenza artificiale non ha subito grandi modifiche, e non era nemmeno necessario considerando il buon livello di quella proposta già nel precedente capitolo. Il giocatore comandato dal computer è scaltro e tendenzialmente rivolto ad una tattica molto offensiva. Pertanto suggeriamo una strategia non attendista visto che rinforzare i confini avrà vita breve all’arrivo dei rinforzi nemici.
Come per Red Storm, anche Order of Battle: Red Steel vede scenari iniziali più semplici che vanno a complicarsi man mano che si procede, e grazie ad un numero di scenari leggermente più alto del capitolo iniziale, garantirà diverse ore di gioco. A livello grafico non ci sono particolari migliorie e vale quanto scritto per il capitolo precedente, ma quello che secondo noi merita un vero plauso è il sonoro. Se nell’aspetto estetico delle singole unità Panzer Corps 2 non ha rivali, Order of Battle è di sicuro uno dei migliori strategici sul fronte della riproduzione audio delle unità e del “suono della guerra”. Il boato dei bombardieri che attaccano un’unità corazzata o una truppa di fanteria è da urlo.
COMMENTO FINALE
Se siete interessati al fronte orientale della Seconda Guerra Mondiale, o avete apprezzato il primo capitolo di questa miniserie, troverete in Order of Battle: Red Steel un ottimo seguito. È un wargame in tutto e per tutto classico, ma con quelle piccole novità che vanno ad impattare in modo significativo e positivo sul gameplay.
L’introduzione del Lend-Lease è sicuramente una meccanica davvero interessante, quindi siamo molto curiosi di ciò che lo sviluppatore introdurrà nel capitolo conclusivo. Siamo certi che tra gli scenari sarà presente anche la battaglia di Kursk, un’icona per gli appassionati di mezzi corazzati.
Pregi
Piccole e interessanti aggiunte. Buon numero di mappe. Ottimi effetti sonori. Difficile e appagante.
Difetti
Richiede tempo per essere assimilato.
Voto
Si