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Game to Human, ecco “Art Revolution” e “The Uncensored Library”

Le esperienze di cube comunicazione e reporter senza frontiere arrivano sulla piattaforma di IIDEA, Game to Human

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Due nuovi tasselli si aggiungono a Game to Human (G2H), il progetto che IIDEA, l’ex AESVI, ha lanciato in quel di febbraio in occasione della sua evoluzione. A darne l’annuncio è la stessa associazione, che ha messo a disposizione sul proprio sito le due nuove storie, Art Revolution e The Uncensored Library. Esperienze che andranno ad aggiungersi al progetto che prevede la promozione di una maggiore conoscenza dei videogiochi e del loro impatto positivo sulla vita dei videogiocatori, delle loro famiglie e più in generale nella società moderna.

Game to Human è una piattaforma permanente che si arricchirà nel corso del tempo con storie, nuove e del passato, accomunate dal loro essere in grado di trasmettere l’importanza e la rilevanza sociale e culturale di un mondo in costante evoluzione come quello dei videogiochi. Queste nuove storie si aggiungono a quelle di Blind Console e Freud’s Bones, presentate dall’associazione nelle scorse settimane.

LE DUE NUOVE STORIE

Game to Human

Creato in Puglia nel 2019 dal team di Cube Comunicazione come mezzo per unire il Digital Entertainment e l’Education, Art Revolution è un sistema multimediale che utilizza la realtà aumentata, l’animazione 3D e l’interazione AI per dare vita alle opere pittoriche dei più grandi geni dell’arte, da Leonardo a Caravaggio, da Van Gogh a Klimt. Il sistema si presenta come una galleria di quadri famosi dove le cornici racchiudono schermi e videocamere che funzionano con il riconoscimento sensoriale: quando il visitatore si ferma davanti al quadro, l’opera vive, interagisce con lo spettatore e parla svelando storie e misteri nascosti dietro al capolavoro. Ottimo esempio di quella gamification che negli ultimi anni ha sempre più preso preso piede anche in Italia, Art Revolution è perfetta per i bambini e gli studenti più giovani, che hanno già una grande familiarità naturale con il linguaggio digitale, e ricorda le scene della saga Harry Potter in cui le immagini dei quadri sono vive e si muovono. Con la differenza che questa non è fiction, ma una realtà in cui gli studenti fin dal lancio hanno visitato le prime installazioni con le proprie scuole. L’iniziativa è stata subito richiesta da gallerie di centri commerciali e museali in tutta Italia, e sta per approdare all’estero.

Molti conoscono Minecraft, si tratta di un videogioco molto popolare. Non tanti sanno però che può essere anche una piattaforma utile per condividere messaggi e storie dalla potenza culturale ed emotiva. The Uncensored Library nasce per essere un luogo sicuro su un server aperto di Minecraft, un luogo in cui i giocatori di tutto il mondo potranno leggere articoli censurati nel loro paese di origine, ora disponibili appunto in Minecraft, senza che nessuno sia in grado di modificare o cancellare il contenuto.

All’inizio di marzo 2020, molte persone sono rimaste sorprese quando Reporter Senza Frontiere (RSF) ha creato all’interno di questo titolo un tipo speciale di biblioteca, pensata per raggiungere milioni di persone in tutto il mondo. Perfino chi vive in paesi in cui la libertà di parola è censurata, in cui blogger e giornalisti sono banditi o incarcerati, o addirittura uccisi per il loro lavoro.

Per saperne di più, IIDEA ha scambiato due battute con Tobias Natterer (Senior Creative DDB), una delle persone responsabili di questo progetto, per discutere con lui di questa bella storia. Tobias si definisce “senior creative concepter”, il suo compito è quello di creare idee e campagne che attirino l’attenzione per il loro essere “differenti”.

A PROPOSITO DI GAME TO HUMAN

Marco Saletta, presidente di IIDEA, ha sottolineato:

Abbiamo creato Game to Human per mettere a disposizione non solo degli appassionati di videogiochi ma di tutte le persone che guardano al mondo con curiosità, in Italia e all’estero, una piattaforma sulla quale trovare storie speciali legate al mondo dei videogame perché siamo certi che tutta la comunità trarrà beneficio dallo scoprire storie con l’essere umano al centro.

Oggi i videogiochi non sono più solo un mezzo per svagarsi durante il proprio tempo libero, ma hanno anche un ruolo e un valore educativo perché, come purtroppo abbiamo modo di toccare con mano anche in questo momento molto difficile per tutti noi, consentono a persone di ogni genere ed età di scoprire cose nuove, di accedere a notizie in maniera innovativa, di lavorare e vivere meglio una realtà che a volte le mette alla prova.

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