Videogiochi, film e letteratura narrano di eroi, li esaltano e – a volte – li elevano a miti. Belli, buoni, forti, intelligenti, sagaci, altruisti, disinteressati. Tutto il positivo dell’essere umano (e non solo) elevato all’ennesima potenza. Si, gli eroi sono tutto questo e vengono celebrati per le loro imprese. E nel mondo fantasy anche per le loro incursioni nei dungeon. Ma cosa succederebbe se i cattivi di turno, questa volta, fossero i protagonisti? Bene, in Legend of Keepers saremo noi i cattivi a cercare di arginare le incursioni dei “buoni”.
Non è la prima volta che un gioco veda i cattivi protagonisti. Certamente, però, il titolo firmato dal team indipendente francese di GoblinZ Studio che lo scorso 19 marzo è entrato in early access su Steam, merita una anteprima per quanto già è in grado di offrire.
Ecco le nostre prime impressioni sulla versione in accesso anticipato. Buona lettura
COSA È LEGEND OF KEEPERS
La domanda sorge spontanea: di cosa parla Legend of Keepers? O meglio, che cosa è? Presto detto, si tratta di un simulatore di dungeon master roguelike ma con importanza alla gestione ed alla strategia. E con inflessioni RPG. Il giocatore assume il ruolo del custode (il keeper appunto) di un dungeon gestito dai cattivi. C’è molta ironia, infatti, anche nel tutorial e negli eventi che si susseguono in questa nostra missione.
A guidare gli utenti nei nostri primi passi è una ciclope che ci spiega alcune regole fondamentali. Da custodi della Dungeons Company, gli appassionati dovranno difendere in qualunque modo i labirinti dalle incursioni sempre irriverenti degli eroi ma al contempo dovranno gestire numerosi accadimenti casuali che si susseguono. Alcuni bizzarri, altri utili a migliorare alcuni aspetti del nostro gruppo di mostri difensori e di trappole. Ne parleremo dopo. Altri eventi, invece, serviranno a guadagnare reliquie o a soldi, mai abbastanza, in altri dovremo spendere oro anche per comprare determinati artefatti e così via.
UN GAMEPLAY EQUILIBRATO ED INTERESSANTE
Fin da questa versione in early access di Legend of Keepers, possiamo affermare che il punto forte sia senza dubbio il gameplay che ci sembra già maturo e sicuramente interessante nelle sue dinamiche.
Si inizia scegliendo il proprio antieroe tra una rosa di tre, tutti con caratteristiche diverse. In questa versione però, al momento, si può selezionare solo Maug il Centauro che predilige la forza bruta. Quando il gioco sarà completo potremo scegliere anche Lira l’Ingegnere infernale e Sarel l’Incantatrice che avranno sicuramente caratteristiche differenti dal nostro amico Centauro potendo contare su diversi tipi di danno.
Ogni personaggio avrà anche il suo albero delle abilità personalizzato che sarà possibile attivare grazie ai punti specifici raccolti ad ogni passaggio di livello. Questa possibilità, essendo un roguelike, sarà cumulativa. In sostanza, più si userà quel personaggio, più si potrà migliorare per iniziare una nuova partita con un antieroe ancora più forte. Onde evitare di essere abbattuti in un sol colpo. Ed assegnare le abilità nello skeel tree sarà possibile tra una nuova partita e l’altra. Sarà anche possibile azzerare i punti e ridistribuirli.
Ma come si guadagna esperienza? Semplice, respingendo vittoriosamente le incursioni di questi eroi impertinenti che, per ovvi motivi, andranno sempre ad essere più insidiose con una qualità di eroi sempre più forte.
E come possiamo fermarli? Semplice: piazzando i nostri mostri, ma anche le nostre trappole e, quando il dungeon lo richiede, anche utilizzando la nostra abilità preferita per fiaccare il party nemico sia fisicamente, provocandone la morte, sia mentalmente causandone la fuga. Ci sono anche tipi di ricompense diverse per questi due metodi. Se difenderemo il nostro dungeon con la forza, oltre alle monete dovute all’entità del tesoro salvato, si guadagnano lacrime di sangue. Se invece sono stati fatti fuggire, si guadagnano lacrime di paura. Questi due elementi possono essere combinati tra loro anche per ottenere denaro.
La sequenza di gameplay è piuttosto schematica nella fase dei combattimenti. In primis bisognerà piazzare i nostri mostri difensori in un gruppo massimo di tre. Poi, a seconda del tipo di dungeon, il gioco ci richiederà di piazzare le trappole che possono essere di diverso tipo e capaci di infliggere danni elementali (da ghiaccio a ustione) o danni salute (ferite) o in grado di spaventare o anche avvelenare (i danni natura). Fondamentale piazzare anche nella giusta sequenza il tutto. Per i mostri dovremmo fare come in un party normale: magari piazzare quelli più forti fisicamente davanti e gli arcieri o i maghi dietro. E questo segmento di gameplay è davvero interessante perché agisce come un normale strategico-RPG a turni. Anzi, per farla ancora più semplice: ricorderà molto i combattimenti (o system combat, se preferite) degli JRPG classici.
Solo che, appunto, il compito del giocatore sarà quello di fermare gli eroi, o fiaccarli il più possibile, o farli fuggire. In questo gioco, gli eroi sono i “cattivi”. Si, essendo noi i difensori, chiaramente saremo alla destra dello schermo, quella che – solitamente ed in altri giochi – è utilizzata dai nemici.
Come accennavamo sarà possibile spendere soldi per addestrare e far migliorare le qualità dei nostri difensori facendoli salire di livello. Questo come è ovvio farà accrescere punti salute ma anche efficacia nei loro tipi di attacco e migliorerà le resistenze. E soprattutto aumenteranno anche gli attacchi speciali. Sarà fondamentale anche la loro gestione perché al termine di ogni raid vittorioso, se sconfitti in campo, questi nostri mostri perderanno motivazioni, e quindi la salute. Sarà quindi utile sostituirli da altri mostri (è bene avere una rosa ampia) e mandare questi demotivati in infermeria dove saranno curati. Una volta ripresa la loro forma potremo schierarli in prima linea, o in seconda linea, in base alle nostre esigenze tattiche. Inoltre, andando avanti, i dungeon aumenteranno di dimensioni e sarà necessario allestire più file di difensori… preparati.
Ma è possibile anche migliorare le trappole sempre affidandosi ad un ingegnere che si presenta sempre tramite evento casuale in una sorta di calendario settimanale che scorre. Così i danni saranno aumentati. Lame rotanti, catapulte d’ossa, totem sputa veleno e così via potranno fare ulteriori danni a questi eroi impertinenti.
Gli eventi casuali, dalla zuffa tra due “dipendenti” (così vengono chiamati i nostri mostri), ai raid o ad altre missioni in solitario che possono anche mettere temporaneamente ko chi partecipa a quelle missioni.
Insomma, c’è molta “carne al fuoco” e Legend of Keepers offre una bella sfida di difficoltà crescente ma – almeno nelle nostre ore di prova – mai proibitiva. Divertente la parte nella quale piazzare le squadre di mostri e le trappole o scegliere la nostra mossa preferita.
Una cosa importante è infatti evitare, quanto più possibile, che questi eroi avanzino fino al nostro personaggio, il boss finale per gli incursori, perché se cade lui, la partita è finita. Ed ovviamente è possibile trasferire i risultati accumulati (punti esperienza) nella partita successiva con lo stesso boss.
Siamo in attesa di poter conoscere gli altri due antieroi che, sicuramente, daranno ulteriore spinta alla varietà del gameplay anche dal punto di vista gestionale.
PIXEL ART BEN FATTA
Parliamo rapidamente del contesto tecnico di Legend of Keepers. GoblinZ Studio ha realizzato fin qui un lavoro molto apprezzabile. Il gioco propone una grafica pulitissima in pixel art davvero gradevole. Ed artisticamente tutto funziona per il verso giusto anche le animazioni degli attacchi elementali: splendide le palle di fuoco o le colonne di veleno ad esempio. Peccato, invece, per la poca varietà degli ambienti. Finora librerie o caverne ghiacciate. Realizzate in modo impeccabile ma pur sempre con poche varianti. Ci aspettiamo di più in futuro.
Bene il comparto sonoro con ottimi effetti ambientali. Ma non aggiungiamo oltre. Ne riparleremo quando recensiremo il gioco.
COMMENTO FINALE
La nostra prova di Legend of Keepers è positiva. Possiamo considerare il titolo di GoblinZ Studio un promettentissimo strategico a turni difensivo con sfumature ruolistiche roguelike. Con un gameplay decisamente interessante e già smaliziato. Facile da apprendere e più complicato, come è giusto che sia, da padroneggiare.
Gradevolissimo anche da vedere e da ascoltare. Insomma, il gioco sembra essere destinato ad un roseo futuro. Speriamo che con i due personaggi sbloccati si possa assistere anche ad una maggiore varietà degli ambienti da difendere. È già buonissimo il grado di sfida proposto con una curva di difficoltà morbida ma non per questo meno probante contornata anche da tante sfumature divertenti. Legend of Keepers ha il merito di essere autoironico. Ed è un grandissimo pregio. Ah, è anche localizzato discretamente in italiano anche se non tutti i testi sono tradotti nella nostra lingua. Alcuni menu sono ancora in inglese. La fase di early access limerà anche questo.
3 commenti su “Legend of Keepers, prime impressioni”