C’è molta curiosità attorno a Liberated, graphic novel di Atomic Wolf una software house polacca indipendente che lo scorso agosto ha presentato il progetto. Il gioco debutterà nel 2020 su Switch per poi approdare su Pc via Steam e GOG.
Pannello per pannello, gli appassionati passeranno tra azione, azione furtiva, enigmi seguendo una storia a fumetti con scelte guidate dai giocatori.
Liberated è ambientato in una società tecno-noir nel prossimo futuro che scivola in preda all’autoritarismo. Alimentato dalle multinazionali e abilitato dalle nuove tecnologie, i giocatori sono chiamati ad unirsi alla lotta contro la disinformazione guidata dallo Stato. Poiché la sorveglianza del governo e i dati personali armati hanno dipinto il mondo in sfumature di grigio, sapere dove tracciare il confine tra rivoluzione e terrorismo non è mai stato così fondamentale.
Il publisher Walkabout Games ha – come già accennato – rilasciato nove minuti del nuovissimo gameplay. In questo filmato vedremo il personaggio principale Barry Edwards essere portato al quartier generale del misterioso gruppo di ribelli “Liberated” dopo essere stato intercettato da uno dei suoi componenti. Il video mostra le transizioni senza soluzione di continuità tra lo storytelling e il gameplay, come raccontato durante la prima missione di infiltrazione di Barry, tra cui alcune riprese di precisione e un eccitante segmento di guida.
Inoltre, Liberated sarà giocabile al PAX East quest’anno al padiglione Indie Games Polska. Spazio ora alla clip, Buona visione.
DETTAGLI SUL GIOCO
- Prospettive diverse: Liberated abbraccia diversi capitoli ed offre raccontati attraverso punti di vista unici e personaggi bloccati in uno scontro di ideali.
- Tecnologia familiare in un prossimo futuro noir: social media, riconoscimento facciale, guerra dell’informazione, sistemi di credito sociale. Sapere è potere.
- Autoritarismo: come nasce in una società democratica, si sviluppa gradualmente e alla fine lo consuma.
- Rivoluzione e terrorismo: uomini e donne liberati si oppongono al nuovo ordine sociale, ma a quale costo?