Il mondo dei videogiochi è un continuo fermento, fra alti cristallizzati in un olimpo irraggiungibile (e che poi, giunti sul mercato, sono ben lungi solitamente dall’essere “divini”) e bassi preannunciati ma che, lentamente, guadagnano la propria fetta di estimatori. Per questo, quando si ha la possibilità di testare un gioco spiccatamente multiplayer come Disintegration, tramite una beta tecnica breve ma intensa, il giocatore “comune” ha la possibilità di vedere sul serio cosa un gioco ha da offrire, senza pubblicità sensazionalistiche e marketing distruttivo.
O quasi: perché il gioco di cui parleremo è il nuovo titolo del cocreatore di Halo, Marcus Letho, in partnership con lo studio di sviluppo V1 Interactive. E cosa, un utente afiçionados dei videoludi, può pretendere da chi ha creato una delle saghe più iconiche della storia dei videogames? Naturalmente, il massimo.
COSA È DISINTEGRATION
Partiamo dal principio: Disintegration è un interessante shooter in prima persona con spiccati elementi strategici e, in misura minore, ruolistici. Se volessimo avere un quadro concettualmente chiaro del gameplay complessivo, in un numero molto esiguo di parole, potremmo dire che Call of Duty ha incontrato Age of Empires, in una versione futuristica e shooting che non disdegna elementi più puramente dinamici appartenenti al primo settore, ma neanche le necessità temporali che premettono un agire marcatamente riflessivo e strategico del secondo.
Grazie alla succitata closed beta che ha permesso di testare due delle tre modalità multigiocatore, oltre che il breve ma “pulito” tutorial che ci introduce alle meccaniche di gioco complessive, siamo riusciti a comprendere la superficie di un gioco sicuramente interessante ma che non è, di già, esente da alcuni interrogativi. È bene sottolineare che, secondo quanto dichiarato dagli sviluppatori, Disintegration avrà a disposizione una campagna in singolo e quindi, di base, non sarà un titolo rivolto esclusivamente al pubblico che ama la competizione multiplayer.
Disintegration ci farà controllare un gravcycle, un agile mezzo volante, a metà fra una nave spaziale ed un classico Mech, che rappresenterà la nostra primaria postazione di attacco. Il mezzo avrà a disposizione due bocche di fuoco, due piccoli mitragliatori ed una abilità speciale, oltre che la possibilità di muoversi liberamente nell’area di gioco, sia in orizzontale che verticale.
GAMEPLAY E CONTENUTI
La vera novità di Disintegration, probabilmente punto forte del titolo, è proprio la possibilità di librarsi in volo, avendo una prospettiva di campo allargata e non statica come nella stragrande maggioranza degli shooter in prima persona.
Ma, oltre a ciò, come già anticipato, Disintegration si doterà di caratteristiche simili ad un classico gioco di strategia: avremo infatti la possibilità di controllare delle truppe di terra, differenti a livelli di attacco/difesa e capacità speciali e che potremo comandare utilizzando una (intelligentemente) semplice combinazione di tasti. Potremo impartire ad ogni singola unità di muoversi in un determinato punto dello stage, concentrare il fuoco su di una singola unità nemica oppure, semplicemente, non dar loro comandi. In quest’ultimo caso, essi ci seguiranno e apriranno il fuoco automaticamente, non appena abbastanza vicini agli avversari.
Nonostante all’apparenza possa sembrare complicato mescolare il dinamismo tipico degli shooter con la relativa “calma” necessaria agli strategici, Disintegration riesce ad unire le due caratteristiche in modo armonico: il titolo risulta, a livello di gameplay, più “lento” di un canonico shooter competitivo senza risultare tedioso, permettendo quindi, anche grazie ad un button mapping snello e semplificato, il controllo delle truppe in modo intuitivo e veloce. Il cuore pulsante del gioco, a livello di gameplay, sarà il multiplayer: tralasciando l’aspetto più squisitamente meccanico del titolo, buono ma non eccelso (ma si tratta pur sempre di una beta tecnica), la closed ci ha permesso l’accesso a due modalità specifiche che faranno parte della versione finale del gioco.
In una modalità dovremo controllare delle zone e nell’altra modalità una squadra deve impedire che l’altra consegni un nucleo energetico prima che questo esploda, presso un punto di estrazione. Ed è qui che, forse, iniziano ad evidenziarsi alcuni limiti: è un peccato, viste le premesse originali del gioco, aver potuto testare unicamente il gioco in due game mode sicuramente divertenti ma che, nella loro “scontatezza”, probabilmente non riescono a valorizzare pienamente lo spirito di Disintegration. Il tutto, in due stage piuttosto ordinari e con poca caratterizzazione, soprattutto per quanto concerne la strategicità potenziale che il titolo offre.
In aggiunta, Disintegration online è apparso piuttosto caotico: se si parte dal presupposto che, almeno limitatamente alle modalità accessibili durante la closed beta, il titolo pone innanzi due squadre da 5 player ciascuna, con ognuno che oltre al proprio veicolo getta nella mischia sino a 3 minion, è facile rendersi conto di quanto caos possa potenzialmente generarsi in una mappa, rendendo anche complicato l’eventuale approccio strategico e, com’è capitato spesso durante il breve test, abbandonandosi al caso e all’intelligenza artificiale.
L’ESTETICA E LA TECNICA
Da un punto di vista tecnico ed estetico, Disintegration si è sin da subito mostrato valido e piuttosto solido: pochi rallentamenti (seppur presenti), lobby abbastanza veloci, lag contenuto e una buona varietà di personalizzazione e customizzazione del proprio alter ego e dei subordinati disponibili, attraverso la selezione di differenti “skin” per il proprio “esercito”, ognuno dei quali con caratteristiche specifiche diverse.
Graficamente, il titolo è apparso in forma e pregevole, seppur non perfetto anche in questo frangente: alcune texture ambientali non sono proprio il massimo, in più gli ambienti alternano cura e dettagli interessanti, a spazi “vuoti” oppure con uno spam continuo di oggetti simili/uguali fra loro. Anche le unità, graficamente parlando, non saranno particolarmente eccelse per quanto concerne la caratterizzazione estetica.
COMMENTO FINALE
Disintegration è un titolo molto interessante, nonostante la closed beta abbia evidenziato di già “gioie e dolori” almeno potenziali.
Sicuramente, per chi è alla ricerca di un’esperienza online diversa dagli standard, il titolo potrebbe offrire meccaniche originali ed un gameplay “nuovo”, a patto che gli sviluppatori si concentrino nel costruire modalità e ambienti che sfruttino al massimo le possibilità, sulla carta illimitate, che una fusione tra sparatutto e strategici può donare. Da tener d’occhio.
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