Come sarebbero belli i francobolli sui giochi italiani
Immaginiamo (a memoria) quali titoli potrebbero essere celebrati da un’ipotetica iniziativa filatelica nel nostro Paese: da F1 Manager ai più nuovi, ripercorriamo un po' di storia
La notizia, bellissima tra l’altro, sulle Poste britanniche che hanno annunciato la diffusione (a partire dal 21 gennaio) di un set di 12 francobolli dedicati a videogiochi inglesi pubblicati tra gli anni ’80 e ’90, ha fatto il giro del mondo. L’abbiamo riportata anche noi e senza dubbio ci ha fatto piacere: conferma ancora una volta come i videogiochi, quelli con la V maiuscola, siano un veicolo culturale importante, oltre che fonte di divertimento.
L’industria di settore britannica non la si discute e ci chiediamo se una analoga iniziativa potesse anche concretizzarsi in Italia.
Dove è vero, non ci sono grossissimi mezzi economici, ma dove è altrettanto vero che passione e talento non mancano. Un Paese notoriamente “per vecchi” dove ancora c’è chi fatica a riconoscere un videogioco da una slot machine…
E visto che ogni tanto ci si può permettere di dire la propria senza per forza rincorrere la notizia, ma magari commentandola, fantastichiamo sui giochi italiani che potrebbero finire su un francobollo. Prima di invitarvi alla lettura è chiaro che si tratti di uno speciale di commento, dove è possibile che chi vi scriva abbia anche dimenticato giochi altrettanto meritevoli.
Iniziamo col dire che vedremmo bene su francobolli un paio di titoli Simulmondo che fu una delle primissime software house italiane in grado di farsi spazio anche a livello internazionale. Il primo sarebbe F1 Manager, titolo che – chi vi scrive ha consumato su C64 – all’epoca, era la fine degli anni ’80, fu molto apprezzato. Ci permetteva di gestire una propria scuderia di Formula 1 facendoci scegliere, per l’epoca, un ragguardevole numero di dettagli. Dal numero di cilindri del motore al numero dei componenti del team.
Senza scendere troppo nei particolari, magari lo faremo quando riprenderemo con nuova formula il nostro Diario di un videogiocatore, si tratta di uno dei primi titoli italiani a godere di una certa notorietà all’estero.
L’altro potrebbe essere I Play 3D Soccer, titolo interessante che permetteva di impersonare il ruolo (portiere escluso) e di partecipare all’azione di squadra guidata dalla CPU utilizzando il proprio giocatore. Un po’ come si può scegliere nelle modalità carriera di PES o FIFA. Ricordiamo con affetto la colonna sonora.
In un Paese dove la stragrande maggioranza delle persone concepisce lo sport traducendolo in calcio e Ferrari (per intendere Formula 1, automobilismo) potrebbe essere anche una scelta facile… se l’iniziativa si potesse concretizzare, ovviamente.
Sempre di Simulmondo vale la pena ricordare Dylan Dog Gli Uccisori, titolo del 1992 che includeva anche un piccolo albo inedito.
Per valore storico potrebbero rientrare anche due giochi firmati Idea. Uno è Moonshadow, interessante action adventure platform uscito nel 1990 su C64. Davvero ben fatto e sviluppato da Paolo Galimberti. Il secondo è Lupo Alberto, platform sempre uscito nel ’90, per Amiga e C64, basato sui fumetti di Silver.
Ma c’è anche Over the Net, titoli sul beach volley ben realizzato in grado di rivaleggiare con uno dei titoli che all’epoca (1990) era famosissimo: Kings of the Beach. Ottimo sia a livello grafico che sonoro ma anche bello da giocare. Un gran bel lavoro dei tre fratelli Dardari.
Rimanendo in ambito sportivo, e rimanendo nel 1990, come non nominare World Cup 90, titolo calcistico di Genias. Ovviamente ricordiamo la bella versione per Amiga. Il gioco, non ufficiale, dedicato all’edizione della Coppa del Mondo che si svolse nel nostro Paese, permetteva di disputare partite in cooperativa (e con la dovuta espansione anche di disputare match due contro due). Ma anche di sviluppare azioni pregevoli. Spettacolari, per l’epoca, le sessioni ai calci di rigore, sia per decretare il vincitore che durante i tempi regolamentari. La visuale cambiava ed era veramente ad effetto.
La stessa software house realizzò poco più tardi Catalypse, uno shoot’em up che si ispirava, forse un po’ troppo, ad Armalyte davvero ben realizzato.
Nella prima metà degli anni ’90, una software house di Messina, Naps Team, sfornò Shadow Fighter su Amiga, un eccellente picchiaduro ad incontri davvero notevole per lo stile ma anche per la varietà di mosse dei personaggi e per il buon gameplay.
Della stessa formazione, che nel corso degli anni ha lavorato su altri progetti (Gekido ad esempio) sarebbe bello vedere un francobollo celebrativo di Baldo. Si, non è ancora uscito ma visto che stiamo ipotizzando potremmo anche auspicare un gran successo per il team siciliano. A proposito, ma un remake di Shadow Fighter? Pensatici, fareste cosa gradita. Ancor più di francobolli, probabilmente.
Torniamo al passato. E più precisamente nel 1996. Fightin’Spirit, realizzato da Light Shock fu uno degli ottimi picchiaduro ad incontri in stile Street Fighter II che uscì sulla famiglia Amiga che supportava 64 colori per tutti i modelli. Colori su schermo che potevano aumentare fino a 256 su AGA (Amiga 1200, 4000 e CD 32) ad una risoluzione di 320×256. Artisticamente molto definito con personaggi e location memorabili. Da francobolli, appunto.
Nel 2005 uscì su Pc Martin Mystere – Operazione Dorian Gray sviluppato da Artematica di Riccardo Cangini, un’avventura grafica di grande pregio artistico con protagonista il personaggio dell’omonimo fumetto italiano ideato da Alfredo Castelli con Giancarlo Alessandrini. Si basa sulla storia intitolata “I giorni dell’incubo”, pubblicata sui numeri 62, 63 e 64 della serie regolare (1987).
Chi si dovrebbe occupare della grafica da applicare al francobollo potrebbe avere l’imbarazzo della scelta se fosse raffigurato The Ballad Singer. Il potente libro game fantasy di Curtel Games è sicuramente uno dei giochi più belli del suo genere per storia e per immagini artistiche. Anche lui secondo noi meriterebbe.
E perché no? Anche Nantucket (di Picaresque Studio) (ambientato alcuni anni dopo le vicende narrate in Moby Dick) e visto che abbiamo nominato Baldo che non è ancora uscito, potrebbe starci anche Alaloth (Gamera). Da quel poco che abbiamo visto entrambi sembrano promettere dannatamente bene. Ed aggiungiamo, per fortuna. Già, li vedremo molto bene su francobolli.
Chiudiamo questa nostra riflessione (o sproloquio, visto che sostanzialmente è solo una nostra idea, ndr) dedicata ai titoli che meriterebbero un francobollo con due giochi dedicati agli appassionati di auto e motori. Meriterebbe, a nostro avviso, quanto meno una cartolina, Assetto Corsa Competizione (ma anche la serie Assetto Corsa). Si tratta di un gioco che davvero sta ridisegnando gli standard dei giochi automobilistici grazie al grandissimo lavoro di Kunos.
L’altro è senza dubbio è Ride. Intendiamo la quadrilogia di Milestone (che qualche settimana fa ha annunciato il quarto capitolo di cui si sa davvero pochissimo). Il motivo? Semplice, è un inno per chi ama le due ruote.
Comprereste questi francobolli? Fateci sapere se vi piace l’idea.