L’arrivo di Neverwinter Nights Enhanced Edition su console chiude una mandata di pubblicazioni targate Skybound e Beamdog volta a portare i grandi classici del gioco di ruolo su console. Questo titolo, infatti, si aggiunge ai recenti debutti su PS4, Xbox One e Switch dei due Baldur’s Gates, di Icewind Dale e di Planescape: Torment.
All’appello mancava proprio Neverwinter Nights, naturalmente in Enhanced Edition, che ha fatto il suo debutto lo scorso 3 dicembre. Tale edizione griffata Beamdog arrivò su Pc nella primavera dello scorso anno (2018) con un buon riscontro.
Noi parleremo rapidamente della versione PS4 di questo classico che debuttò originariamente nell’ormai lontanissimo – videoludicamente parlando – 2002 che giunge con tantissimi contenuti. Buona lettura.
BASE ANTICA, TANTI CONTENUTI
Un rapido riassunto su quello che è Neverwinter Nights: un RPG in terza persona in 3d poligonale con possibilità di inquadratura variabile e zoom. Il gioco si basa sulla terza edizione di Dungeons & Dragons e ci porta nei Forgotten Realms.
Oltre alla campagna principale di Neverwinter Nights, questa edizione offre le espansioni Shadows of Undrentide, Hordes of the Underdark, nonché le modalità Wyvern Crown of Cormyr e Pirates of the Sword Coast ma anche una decina di moduli, ovvero di campagne realizzate dagli utenti e dedicate a diverse tipologie di giocatori. Se la campagna principale può superare anche le 40 ore, i soli dlc ne possono aggiungere almeno altre 100 e senza dimenticare l’alto fattore di rigiocabilità visto che è possibile impersonare qualunque tipologia di eroe grazie alle razze, classi e sottoclassi presenti in D&D. Insomma, uno dei punti forti di questo gioco, ovvero la longevità, non è stato scalfito, anzi.
IL PORTING
Siamo pressappoco sui livelli visti nella versione Pc lo scorso anno con il supporto dei 4K con l’intenzione di Beamdog di realizzare un lavoro quanto più pulito possibile anche e soprattutto per attirare quanti più utenti possibili. Impresa complicata visto che stiamo parlando di una base veramente vetusta.
E sotto questo aspetto non è che sia cambiato molto: ha senza dubbio meno spigolosità rispetto alla grafica originale ma ne ha mantenute troppe per un gioco di questa generazione. Poco male se si ha in mente l’adagio “L’abito non fa il monaco” e che si sta pur sempre parlando di una delle pietre miliari degli RPG su computer/console della storia dei videogiochi. Ci sono buoni effetti “speciali” e particellari che però in alcune occasioni cozzano con la vetustà e le linee troppo spigolose dei personaggi e degli ambienti.
Gli anni sul groppone sono tanti e si vedono tutti anche perché ulteriori restauri avrebbero finito per snaturare l’essenza del classico del 2002.
IL GAMEPLAY COL JOYPAD
Giocare a Neverwinter Nights col joypad della PS4 non sarà mai così immediato della classica combinazione mouse e tastiera. Purtroppo non scopriamo nulla di nuovo o nulla che non si sia già detto.
Il menu radiale (presente anche nell’originale) si richiama con i tasti dorsali ma non è così immediato come su Pc anche perché questi menu aprono ulteriori ventagli di opzioni. Mentre i menu sono navigabili attraverso le levette. Insomma, ci vorrà qualche minuto, se non qualche ora abbondante, prima di prendere confidenza con il sistema di controllo. Per la pausa in game, utile – anzi indispensabile – soprattutto nei combattimenti, basterà premere il pad del DualShock 4.
Per fortuna, come su Pc, è possibile scegliere il livello di difficoltà ed evitare che il grado di sfida, già comunque importante, possa essere reso più difficoltoso dalla macchinosità dei comandi.
TECNICA
La versione Enhanced di Neverwinter Nights anche su PS4 si avvale di tutte le migliorie della versione Pc realizzata lo scorso anno frutto, comunque, di anni ed anni di aggiornamenti ed ottimizzazioni. Come accennato in precedenza, tutte le spigolosità dei modelli originali sono presenti e soprattutto visibili in televisioni di grandi dimensioni.
Non perfette, invece, le linee di dialogo. Il gioco è in italiano ma in alcuni frangenti permangono errori di traduzione e addirittura si passa al testo inglese. Questo, in verità, accadeva sporadicamente anche su Pc. Nulla di grave ovviamente a fronte del fatto di poter giocare l’amatissimo Neverwinter Nights su console. Peccato, invece, per il prezzo che si ci offre tanti contenuti ed un pezzo di storia ma non dà molto dal punto di vista tecnico se non un compitino svolto con (quasi) sufficienza.
PICCOLA NOTA A MARGINE
Dovessimo dare un voto al gioco in sé sarebbe non meno di 9,5. Parliamo di uno dei capolavori assoluti della storia degli RPG che è ancora molto amato su Pc e molto supportato con moduli a iosa.
Il porting è però altalenante e se brilla per i contenuti e per l’essenza, ahinoi non eccelle dal punto di vista tecnico ed ha qualche altra sbavatura. Tuttavia offre agli utenti console un pezzo di storia.
COMMENTO FINALE
Non ci sono troppe parole da aggiungere: chi vuol giocare un pezzo di storia dei videogiochi di ruolo ambientati in Dungeons & Dragons sa già che dovrà acquistare – malgrado il prezzo elevato – Neverwinter Nights: Enhanced Edition per poter godersi il titolo comodamente seduto sul divano del salotto di casa e godersi il titolo in 4K. Questo gioco fa parte di una collana firmata Skybound Games e Beamdog di giochi di ruolo classici RPG basati su D&D giunti (finalmente anche se forse un po’ in ritardo dal punto di vista “tecnico”) su console.
Tecnicamente parlando non si poteva certo pretendere chissà che cosa dal porting. Certo, c’è il supporto ai 4K ma assieme a questa risoluzione anche le spigolosità dei vari modelli poligonali e degli ambienti che, seppur limate, sono estremamente visibili.
Del resto parliamo di un titolo di quasi 20 anni fa. E si è fatto un lavoro di ottimizzazione. Cosa ben diversa dal rifacimento totale come per il remake di Final Fantasy VII o si sta provando a fare per Gothic (altro pezzo da Novanta degli RPG su computer anche se non basato su D&D, ndr).
Non mancano alcuni piccoli difetti (piccoli glitch ed i già citati errori nelle linee di dialogo italiane), eredi della versione Pc, mentre l’utilizzo dell’interfaccia col DualShock 4 è macchinosa e toglie un po’ di immediatezza all’azione. Chi riuscirà ad abituarsi, però, avrà la possibilità di immergersi in tante storie profonde, ricche di dettagli ed in una sfida sempre interessante dall’inizio alla fine.