Postal 4 No Regerts, Anteprima
Le nostre impressioni sul titolo uscito in accesso anticipato su Steam, firmato come sempre da Running with Scissors
Postal 4 No Regerts, rilasciato circa un mese e mezzo fa in accesso anticipato su Steam, ha un peso non indifferente sulle spalle. Nel 1997 lo studio Running with Scissors ha dato infatti vita a una serie epocale, quella di Postal, che ha raggiunto l’apice con lo storico secondo capitolo. E dopo un terzo un po’ sottotono rispetto agli standard a cui avevano fatto abituare l’utenza, sono ora tornati con l’atteso quarto capitolo, rilasciato in una versione alpha definita “junky” (che sta per “rude, superficiale”).
Non a caso già a partire dal menu di gioco vi sono diverse voci oscurate, non disponibili, oltre a un form compilabile atto proprio a segnalare errori e imperfezioni. Di fatto, gli utenti fungono da tester per un titolo che al momento è in vendita a meno di 17 euro, ma che quando verrà rilasciato costerà indubbiamente di più. In questo mese e mezzo si sono susseguiti svariati aggiornamenti, ma c’è da dire che la strada da percorrere è indubbiamente, ancora, molto lunga. Di seguito le nostre impressioni sull’anteprima del gioco; vi auguriamo una piacevole lettura.
UN OCCHIO AL PASSATO E UNO AL FUTURO (?)
A 8 anni dalla pubblicazione di Postal 3, sarebbe stato prevedibile un cambio di direzione. Dopo l’uscita di un’espansione per lo storico Postal 2 e una remastered del primo capitolo, lo sviluppatore indipendente Running with Scissors ha invece deciso di ritornare, in parte, alle origini. Dopo la sortita con lo sparatutto in terza persona nel terzo capitolo, Postal 4 No Regerts segna il ritorno alla formula del secondo Postal. Visuale in prima persona e persino suoni familiari per gli aficianodos della serie. Come quello di raccolta di un oggetto e del rumore dei passi del protagonista.
La formula di gioco è quella storica. Avviando una nuova partita si darà inizio alla settimana di Postal Dude, che dovrà dare un senso alla propria esistenza (magari trovandosi un impiego) di lunedì, unico giorno disponibile in questa versione alpha. Dopo una cutscene che mostrerà il protagonista uscire dal bagno di una stazione di servizio, per poi vedersi rubare il camper sotto al naso, ci si ritroverà a un campo di drogati nei pressi della cittadina di Edensin, in Arizona. Da lì prenderà piede l’eterno dilemma dei fan della serie. Seguire la “storia” e la vita del protagonista oppure darsi al delirio sfrenato mettendo a soqquadro i dintorni, testando l’interattività di ambienti e npc.
La ricerca di un lavoro da parte di Postal Dude, doppiato da Jon St. John (voce di Duke Nukem) potrà concretizzarsi attraverso tre mansioni specifiche:
- Guardia carceraria, dove bisognerà fermare dei prigionieri rivoltosi lasciati erroneamente liberi dalle loro celle.
- Accalappia cani/gatti, dove il compito sarà quello di acciuffare cinque gatti e cinque cani.
- Addetto spurghi, dove occorrerà svolgere una serie di operazioni poco entusiasmanti per ripristinare il servizio.
Una volta provati questi lavori, si sarà sostanzialmente liberi di fare qualunque cosa, come le azioni iconiche della serie (al centro tra l’altro di numerose controversie). Usare dei gatti come silenziatori per fucili, urinare indiscriminatamente su cose e persone, incendiare quest’ultime con benzina e fiammiferi… La moralità e il buonsenso non sono mai stati di casa nella serie di Postal, che tuttavia ha raggiunto il successo proprio grazie a questi fattori. Rispetto a Paradise City la città di Edensin appare un po’ più grande e varia, così come la possibilità di personalizzare il proprio arsenale con varie modifiche. Tuttavia, pur essendo una versione alpha, è necessario mettere in evidenza le tante pecche che al momento gravano su Postal 4 No Regerts, e che si spera verranno risolte in futuro.
FEELING NOSTALGICO, MA ANCHE VETUSTO
La formula dell’accesso anticipato è assai popolare, specie con le produzioni più piccole, per via della possibilità di ricevere finanziamenti a lavori in corso. Un tassello determinante per poter arrivare in fondo, ma anche un rischio che potrebbe portare a ritrovarsi un gioco incompleto o mai aggiustato, anche dopo il suo rilascio ufficiale (come con Postal 3, ancora ricco di difetti). Running with Scissors prova a rimettersi in gioco puntando sulla nostalgia derivante da Postal 2. Di cui questo quarto capitolo appare al momento una sorta di versione rimasterizzata, ancora priva di una personalità tutta sua. In 16 anni il miglioramento nelle texture è evidente, ma risulta ugualmente fin troppo datato. Proprio come un altro dei talloni d’Achille che si trascina fin dal secondo capitolo: l’intelligenza artificiale.
Anche in Postal 4 No Regerts gli npc si muovono e reagiscono in maniera banale e fin troppo schematica, dando vita a pattern poco realistici ed eleganti. L’idea che traspare è quella di un cantiere, aperto indubbiamente troppo presto. Basti guardare le texture, a tratti slavate, e i molteplici bug e glitch. A completare il quadro è l’ottimizzazione, così carante da mettere in difficoltàcon la fluidità del framerate anche un Pc ben più che discreto. A prescindere dalle impostazioni le sessioni di gioco risultano infatti costantemente afflitte da rallentamenti e, nei casi peggiori, crash di gioco. Certo, è necessario tenere presente che si tratta di una versione alpha, tuttavia i difetti sono molteplici e i motivi per giocarlo, fatta eccezione per gli aficionodos (soprattutto di Postal 2), non sono tanti.
COMMENTO FINALE
A dispetto dell’accesso anticipato, che permette di cimentarsi con il gioco in tempo reale rispetto agli aggiornamenti e miglioramenti che rivece, Postal 4 No Regerts costituisce una scommessa più che mai. La direzione intrapresa da Running with Scissors sembra infatti essere quella di una versione migliorata di Postal 2. L’intento di restituire un’aria familiare ai fan della serie è stato raggiunto. Ma è indubbio che ciò potrebbe costituire una lama a doppio taglio.
Lo storico secondo capitolo risale infatti al 2003, e il gameplay sembra non essere cambiato (e voler cambiare) da allora. Lo stesso svecchiamento delle texture, in stile remastered, non migliora il quadro generale. A essere trasmessa è infatti la sensazione di un titolo obsoleto. Indipendentemente dalle innumerevoli lacune tecniche che si porta dietro attualmente. Le cose possono sempre cambiare in corso d’opera, essendo il titolo un cantiere aperto. Tuttavia allo stato attuale diventa difficile giustificare l’acquisto, a meno che non si sia animati dallo spirito e dalla fiducia che si suole dare a un progetto Kickstarter. In attesa dei miglioramenti degli sviluppatori, si potrà comunque passare qualche ora ricordando i deliranti fasti del passato.