Skald, prime impressioni
Finanziato con successo su Kickstarter, abbiamo provato l'alpha. L'RPG ci fa fare un tuffo nel passato, ai tempi del Commdore 64
Kickstarter è una fabbrica di buoni propositi, sfide coraggiose, e progetti che di tanto in tanto deludono le aspettative. Ma è anche la “casa dei nostri sogni” per chi ha in mente un’idea seria, e vuole condividerla e realizzarla con l’aiuto di una community affiatata. Spesso, buoni risultati vengono ottenuti anche da piccoli sviluppatori, che tra libri e archetipi dal puro gusto retrò strappano l’obbiettivo anche con largo anticipo. È proprio questo il caso di una piccola compagnia norvegese, Scape-It. Per il loro nuovo gioco, Skald, hanno posto un obbiettivo: circa 7.000 euro. In meno di 24 ore tele cifra è stata raggiunta, e nel giro di un mese quasi triplicata, raggiungendo e superando i 18.000 euro. In queste prime impressioni, andremo a scoprire questa perla indie. Qui, la pagina su Kickstarter.
IL PROGETTO
Il sogno di questa software house è di creare un gioco tutto nuovo, ma con alcune varianti preziosamente uniche. Un rpg dungeon crawler capace di sfruttare la palette grafica del Commodore 64, un buon numero di classi ma interpretabili in modo non rigido, un sistema di combattimento “gridless”, e una storia interessante con molte sfaccettature. Insomma, tanta roba.
Ad oggi, nel 2019, creare regioni, città, dungeon, con una grafica che fa l’occhiolino al Commodore non è affatto semplice. Le insidie si possono trovare praticamente da subito, perché la stessa progettazione deve rispettare determinati parametri. Anche i colori, devono essere dosati in modo congruo.
Ebbene, il lavoro svolto da Skape-It è davvero pregevole, e anche se la nostra prova si basa sull’ultima alpha rilasciata, il risultato è ottimo e dire che siamo ancora lontani da una data di lancio. I riferimenti estetici ai periodi in cui i giochi della serie Ultima spadroneggiavano su questo genere ci sono tutti, e la presa sui nostalgici sarà sicuramente immediata.
LA STORIA
Basata su presupposti piuttosto semplici, la storia di Skald: Again The Black Priory è spiegata già nel titolo. E ci porta in un mondo fatto di lotte ed intrighi. Un mondo dominato per anni dai Lord Maghi, ora in declino. Su Idra, una sperduta isola, si trova il Priorato Nero. Culla di illuminazione e saggezza, questa biblioteca ha serbato le conoscenze da tempo immemore. Ma di questi tempi, al calar della notte, le finestre vengono illuminate da bagliori sinistri, antiche pratiche oscure.
Preoccupati da questo improvviso cambiamento, il Signore dei Maghi invia un gruppo d’élite, per riportare la giustizia e la luce in questo luogo ora maledetto. Tutto sembra procedere per il meglio, quando la nave su cui viaggiavano i cavalieri venne abbattuta da un’improvvisa tempesta. Da questo fuoco di fulmini e vento, solo un eroe riuscirà a sopravvivere: voi. Da lì, l’inizio delle peripezie che vedranno altri eroi unirsi al protagonista, nemici mortali e creature dalle fattezze più disparate.
GAMEPLAY
L’alpha da noi provata ci affida un party pregenerato e non modificabile, è il gioco stesso a fornire questa informazione.
Ci troviamo nel porto di Horryn, piccola cittadina costiera che vive nella paura in seguito ad alcune misteriose sparizioni. Il movimento è affidato ai tasti W-A-S-D, mentre per la gestione del party useremo il mouse. Il movimento e i dialoghi sono semplici ed immediati, ma è importante leggere bene le battute perché spesso forniscono informazioni.
Facciamo un giro, e cercando tra i barili troviamo qualche bottiglia di liquore. La locanda ci ospiterà per poche monete, ma al momento, reduci dal naufragio non disponiamo delle finanze necessarie. Il comandante in capo dei cavalieri di Horryn ci informa delle sparizioni, chiedendoci aiuto.
I dialoghi sono ben scritti, e aiutano molto l’immedesimazione nel personaggio e nelle vicende. Continuiamo la nostra esplorazione, fino ad imbatterci in un gruppo di banditi, e qui entra in scena il sistema di combattimento.
Non ci sono griglie, e potremo selezionare il nemico da attaccare liberamente, purché si trovi frontalmente nel caso di armi da corpo a corpo. Ogni personaggio potrà sfruttare le proprie abilità, e le magie rivestono un ruolo molto importante nell’economia del gameplay, salvandoci letteralmente da situazioni altrimenti pericolose.
Proprio per le magie è necessario spendere due parole. I maghi usano il mana, mentre i chierici usano la devozione. Il punteggio di queste due caratteristiche verrà ripristinato al passaggio di livello, o nel caso facessimo riposare il party. Inoltre, i maghi dovranno preparare i propri incantesimi studiandoli nel grimorio, altrimenti non potranno lanciare nessun incantamento.
Proseguiamo l’esplorazione scendendo nel sistema fognario della piccola cittadina. Lì il combattimento si fa decisamente più difficile, e spesso la soluzione migliore è uscire dalle fogne per riposare alla locanda, tornando il giorno seguente per proseguire.
Al ritorno, non troveremo i nemici che avevamo sconfitto in precedenza, in quanto al momento non è presente alcun sistema di respawn, che forse verrà implementato in seguito. Le fogne in Skald nascondono antichi segreti e carismatici personaggi, che potranno essere nemici o amici, tutto dipenderà dal nostro comportamento e dalle nostre scelte.
Il primo assaggio della alpha di Skald, ci ha lasciato con sensazioni davvero positive. Una trama interessante, un gameplay in stile totalmente retrò ma che funziona alla grande, una grafica capace di suscitare emozioni nonostante la sua semplicità. Queste sono solo alcune delle caratteristiche di questo gioco di ruolo, che nella sua versione finale proporrà anche un sistema di classi molto flessibile, molte aree da esplorare, un dungeon completamente procedurale, e altre caratteristiche che verranno rese pubbliche in futuro.
E non finisce qui. Se diamo uno sguardo al team di sviluppo, scopriremo che Memento Moree e l’italiano Marco Pedrana, cureranno il lato artistico del gioco. Edwin Montgomery compositore e sound designer si occuperà degli effetti. Oltre ad aver lavorato sul lato sonoro di Warhammer 40,000, Game of Thrones e Neverwinter, va ricordato per l’ottimo lavoro svolto sulla soundtrack di un’altra vecchia gloria, il primo Wasteland. Alla colonna sonora invece, Romanus Surt, che recentemente si è occupato delle tracce audio di Das Geisterschiff / The Ghost Ship. Insomma, i nomi dietro a questo team sono importanti e offrono diverse garanzie.
COMMENTO FINALE
Il team dovrà lavorare molto su tutte le aree, soprattutto per far si che il gioco non sia troppo veloce, e che la fase esplorativa sia appagante. La nostra prova non ha evidenziato particolari bug o glitch, ma appare chiaro che il titolo sia appannaggio di una nicchia molto specifica di giocatori. Non vediamo l’ora di metterci alla prova con la futura recensione, anche se saremo pronti a proporvi una corposa prova sulla futura beta.
Una delusione però c’è. Abbiamo scoperto Skald con un pelo di ritardo, e questo ci ha precluso la possibilità di supportare lo sviluppatore accaparrandoci la copia limited scatolata. Fortunatamente, Scape-It ci ha informato che man mano che ci si avvicinerà alla release, spera di riuscire ad offrire un nuovo giro di vendite proprio per questa versione. Il nostro augurio è che questo avvenga per davvero, non vediamo l’ora di goderci la copia fisica comodamente adagiata sul nostro scaffale.