Annunciato il ritardo su Switch di Children of Morta

L’eccellente RPG Children of Morta sarà pubblicato il 20 novembre sull’ibrida Nintendo. Invariata la data d'uscita per PS4 ed Xbox One al 15 ottobre

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“La qualità viene prima di tutto”: con questa motivazione 11 bit Studios e Dead Mage hanno annunciato il ritardo della versione Switch di Children of Morta.

L’eccellente RPG roguelite, qui recensito dal nostro Davide Viarengo che lo ha premiato con un bel 9+, sarà disponibile dal prossimo 20 novembre. Inizialmente previsto per il 15 ottobre, il titolo è stato posticipato perché publisher e sviluppatore possano migliorare la qualità di questa versione.

Gli utenti Switch dovranno attendere un mese abbondante, quindi, per poter giocare a questo titolo mentre i giocatori PS4 ed Xbox One tireranno un sospiro di sollievo: l’esordio sulle loro console è confermato per il 15 ottobre (martedì prossimo) mentre, come già saprete, gli utenti Pc si cimentano già a Children of Morta da qualche settimana.

A tal proposito, gli sviluppatori hanno scritto un messaggio ai fan del gioco per scusarsi e lo hanno affidato alla stampa specializzata:

Trascorrere 5 anni alla creazione di un gioco è estenuante. Trascorrere 5 anni a creare un gioco e poi a doverlo ritardare è solo brutale ma quando si punta all’eccellenza e si sa che è a portata di mano, lo si fa e basta. È il caso di Children of Morta su Nintendo Switch. Abbiamo ancora un paio di nodi da risolvere e stiamo spingendo per la qualità su qualsiasi altra cosa. La comunità potrebbe perdonarci per il ritardo, ma il perdono non arriverà così facilmente se rilasceremo un gioco che non funziona perfettamente. Poiché offrire le migliori prestazioni è la nostra massima priorità, stiamo semplicemente ritardando il gioco al 20 novembre per concederci il tempo di cui abbiamo bisogno. Le versioni Xbox One e PlayStation 4 saranno disponibili come previsto il 15 ottobre.

Da noi non c’è spazio per i compromessi in termini di qualità. Per i giocatori, significa aspettare un po’ di più. Per noi, un po’ più duro lavoro che siamo lieti di fare perché, alla fine, abbiamo tutti lo stesso obiettivo: un gioco fantastico.