WRC 8, la nostra recensione PS4
Il nuovo videogioco di BigBen Interactive con licenza ufficiale World Rally Championship è pronto per far rombare i motori
Lungamente atteso dai fan, WRC 8 è stato uno titoli maggiormente pubblicizzati di questo periodo. Sin dall’annuncio erano infatti auspicabili sostanziose aggiunte per un gioco che avrebbe avuto molto da dire, in quanto avrebbe dovuto significare un importante giro di boa per la serie dopo la mezza delusione dello scorso capitolo, complice il coinvolgimento della community di appassionati, come Jonathan “Jonno” Holmes, finalista 2017 del torneo eSport di WRC, e di alcuni piloti professionisti, che coi loro feedback hanno accompagnato parte dello sviluppo del titolo.
Anche per questo si è alzata l’asticella delle aspettative per una produzione che, oltre tutto, forte della licenza ufficiale del FIA World Rally Championship 2019 (per dirla all’italiana del campionato mondiale rally, ndr) e della sua esperienza negli eSport, torna carica come non mai puntando su un gameplay incentrato sulla simulazione, nuove aggiunte come il clima dinamico e una modalità Carriera completamente rivisitata.
Ecco, dunque, la nostra recensione della versione PS4 di WRC 8 sviluppato da Kylotonn Racing per il publisher Bigben Interactive. Il titolo debutterà questo giovedì, 5 settembre, anche per Xbox One, quella Pc sarà disponibile dal 19 settembre e quella Switch a novembre.
Il WORLD RALLY CHAMPIONSHIP
WRC 8, anche su PS4, propone diversi contenuti, dagli eventi singoli alle stagioni complete da disputare impersonando a scelta uno dei piloti reali delle quattro categorie di auto a disposizione nel gioco, ovverosia WRC, WRC 2, Junior WRC e Bonus, all’interno della quale si trova una piccola selezione di auto storiche che hanno lasciato il segno nella storia della WRC, destinata probabilmente a crescere con futuri, e si auspica gratuiti, dlc.
Con oltre 102 prove speciali da disputare nei circuiti dei 14 Paesi che ospitano la competizione della stagione 2019, di certo per gli utenti non mancano le sfide. Ovviamente cuore pulsante di WRC 8 è la rinnovata Carriera, che adesso prevede una forte componente manageriale. La modalità era stata molto criticata nella passata stagione a causa della pochezza di contenuti ed elementi tali da appassionare l’utenza fino alla fine. Così gli sviluppatori hanno letteralmente ridisegnato la sessione e implementato tantissime novità per renderla appetibile e in grado di invogliare a giocarla.
La modalità Carriera può essere giocata alla vecchia maniera, senza cioè la sovrastruttura manageriale e partendo direttamente dalla categoria WRC 2, superando tre test, ma così facendo si perde a nostro parere gran parte del divertimento. Accedendo infatti a quella nuova, l’utente si ritrova a iniziare dalla categoria Junior ed è chiamato a gestire tantissime opzioni e aspetti inerenti la sua scuderia. Quasi un gioco nel gioco che se preso con passione può regalare tantissime ore di divertimento.
Il giocatore si muove tra menu ricchi di informazioni e una sorta di piccola mappa con visuale isometrica dove sono dislocati tra gli altri gli uffici e i capannoni della squadra. L’obiettivo è quello di formare una crew competente, reclutando diversi profili professionali con specializzazioni ben precise quali meccanici, agenti, preparatori atletici, meteorologi, direttori finanziari e ingegneri, ciascuno dei quali utilissimo ai fini della sessione in quanto caratterizzato da proprie statistiche, da un determinato valore di mercato e da una reputazione basata sulle vittorie dello stesso utente.
Inoltre, settimana dopo settimana, deve pianificare il suo calendario degli eventi e scegliere quelli più adatti per raggiungere la vetta: ci sono diversi tipi di eventi, tra cui rally ufficiali, allenamento, sfide e prove costruttore, coppe classiche ed eventi riposo, da non sottovalutare poiché lo staff ha bisogno ogni tanto di tirare il fiato e rimettersi in forze. Ogni sfida ha un impatto sulla forma fisica della squadra e fornisce anche risorse utili per l’evoluzione del team. L’albero delle abilità permette in tal senso di scegliere come utilizzare la R&S per migliorare la squadra. Dopo ogni rally i punti accumulati possono essere infatti spesi in diverse categorie che spaziano dall’affidabilità alle prestazioni, passando per la reputazione del team e la gestione della squadra.
UN OCCHIO ALLE COMPETIZIONI INTERNAZIONALI
Anche su PS4, WRC 8 vanta anche una modalità multigiocatore in locale e via internet: nel primo caso la modalità prevede principalmente sfide a tempo a schermo condiviso per due giocatori, che possono così gareggiare contemporaneamente.
Online, invece, la lista virtuale dei concorrenti viene aggiornata costantemente, aumentando la longevità di questo contenuto aggiuntivo grazie alla possibilità di poter affrontare i migliori piloti del mondo e cimentarsi con le sfide settimanali che mettono alla prova le proprie abilità.
Al loro interno, infatti, gli utenti gareggiano nella stessa prova, alle stesse condizioni e con lo stesso veicolo, pertanto a fare la differenza devono essere i piloti stessi e le loro messe a punto. Tecnicamente i programmatori si sono limitati a replicare le parti migliori della mappa del gioco principale, allestendo percorsi rimaneggiati ad hoc per soddisfare i requisiti imposti da questo tipo di competizione.
Dulcis in fundo il gioco strizza l’occhio alle competizioni e agli eSports con un campionato mondiale completamente gratuito che, oltre a comprendere tutti i tracciati della stagione 2018, permette di confrontare i propri tempi con quelli dei giocatori di tutto il mondo. Un altro aspetto bisognoso di essere rivisto in WRC era il modello di guida. Ebene, anche da questo punto di vista, pur non compiendo miracoli, il team di sviluppo è riuscito in parte a migliorare la situazione e a rendere più interessante il titolo.
Una volta in pista è infatti immediatamente percepibile il timbro deciso da Kylotonn Games per questa edizione, sicuramente meno permissiva del previsto e probabilmente arricchita da quella grinta che forse mancava al gioco precedente.
Anche a livello facile, ed effettuando gare più che accettabili, è molto improbabile arrivare primi, condizione che obbliga a pennellare con precisione ogni traiettoria e trattare con un certo riguardo la rinnovata fisica, ancora legata a doppio filo a quella di WRC 7, ma resa più ruvida per l’inasprimento delle condizioni meteo dinamiche, che cambiano anche durante una gara con tutte le conseguenze del caso.
POLVERE E DERAPATE
Stavolta il freno a mano e la derapata sono concetti cardine da comprendere il prima possibile per non cadere in balia della polvere, anche se si lavora ancora troppo di sottosterzo e poco di sovrasterzo, complice una fisica che molto spesso non sembra tener conto dei difetti del terreno, quasi che buche o parti sdrucciolate non esistessero. Monitorare adeguatamente le componenti della vettura come le differenziali a slittamento limitato, il trasferimento di massa, i vari tipi di gomme, l’usura e la gestione dei danni differenziali in questa edizione assume comunque un ruolo ancora più determinante nell’economica di una corsa.
Ogni pezzo risente infatti del deterioramento e può subire danni dovuti a una guida intensa. Aumentata esponenzialmente anche la velocità, tanto che le gare vicine alle finali di una competizione sono un tripudio di adrenalina dove anche il minimo errore viene pagato a caro prezzo.
Insomma, appare evidente come l’idea di BigBen Interactive e Kylotonn di invitare a suo tempo alcuni dei migliori giocatori della community eSport di WRC a provare, per la prima volta in assoluto, una versione alfa di WRC 8 con l’obiettivo di rifinire il gameplay e le sensazioni di guida del gioco, abbia dato in parte suoi frutti. Grazie al feedback diretto dei videogiocatori e a una due giorni di intenso lavoro, gli sviluppatori hanno potuto ricevere importanti segnalazioni per la fisica di gioco, il level design dei tracciati e il sistema di guida.
Certo la perfezione è ancora lontana, lo stile di guida è orientato verso una maggiore simulazione ma non stacca completamente da un’esperienza arcade, però i passi in avanti della serie sono evidenti in questo episodio, che può costituire un valido punto di partenza per le future produzioni. Anche perché disabilitando o riducendo l’impatto della CPU sui controlli, e affidandosi quindi quasi esclusivamente a quelli manuali, si possono ottenere comunque delle soddisfazioni.
Ad ogni modo, per completare al meglio il prodotto, il team Kylotonn ha cercato di svoltare anche dal punto di vista tecnologico, lavorando per cercare di donare agli utenti una grafica realistica: piloti, auto e tracciati, ogni elemento è in tal senso riprodotto con una notevole cura per i dettagli, ma il motore che muove tutto sembra ormai obsoleto se paragonato a quello di altre produzioni del genere. Intendiamoci, la grafica di WRC 8 non è male, valorizzata da un ottimo sistema di luci e ombre, oltre che da una regia che ai avvale perfino di nuovissime telecamere sul ciglio della strada, ma in molti aspetti, specie a livello di texture, non sembra sfruttare a dovere l’hardware della PS4, la console sulla quale abbiamo effettuato i nostri test.
Per non parlare della fisica del gioco, credibile in alcuni ma migliorabile in altri dove appare un po’ troppo ancorata agli stilemi dei giochi arcade, come scritto nei paragrafi precedenti, specie quando si parla di gestione dell’aderenza sul terreno degradabile di vetture, ammortizzatori e gomme, e dell’incidenza delle variazioni di “forma” della pista. Il tutto è comunque accompagnato da un ottimo comparto sonoro che propone buoni effetti di fondo, dai rombi dei motori fino al rumore dei vari impatti delle vetture sul terreno, alla colonna sonora, non certo indimenticabile ma comunque efficace e ben integrata.
COMMENTO FINALE
WRC 8 fa segnare un punto di svolta per la serie anche su PS4. Quanto importante lo scopriremo però solo a partire da WRC 9: Kylotonn Games ha migliorato i due aspetti più criticati dell’edizione 2018-2019, ovverosia la modalità Carriera e il sistema di guida, ma deve ancora rimboccarsi le maniche se vuole tentare di entrare nell’Olimpo dei racing games.
Se per la prima, infatti, il team di sviluppo ha operato bene riuscendo a colmare pienamente una delle maggiori lacune delle passate edizioni, per la seconda ce l’ha fatta a metà, non riuscendo del tutto a eliminare certi binari e a ottimizzare al meglio la fisica, un po’ carente in relazione all’aderenza dei veicoli al terreno e alla loro reazione alla stessa conformità delle piste.
Viceversa, i miglioramenti al meteo (dinamico) e al sistema di danni incrementano le qualità di un modello di guida che, seppur zoppicando e mantenendo alcuni aspetti arcade, inizia a tendere sempre di più verso la simulazione. Una base importante, come scritto prima, da cui ripartire l’anno prossimo e che fa guadagnare al gioco almeno mezzo punto in più nel voto finale.
Pregi
Modalità Carriera finalmente degna di questo nome. Tante opzioni di gioco e sessioni dove sfidarsi. Modalità multigiocatore in locale e online. Miglioramenti al sistema di guida e alla fisica generale…
Difetti
… anche se quest’ultima necessita di ritocchi in relazione alla reazione tra mezzo e terreno accidentato. Presenza ancora di qualche binario. Tecnologicamente un po’ arretrato, Poche vetture storiche.
Voto
7,5