Uscito più di quattro anni fa, il 30 aprile 2015, Order Of Battle World War II ha suscitato l’interesse di critica e pubblico, ricevendo un buon consenso. Opera rilasciata sotto forma gratuita per alcuni scenari utili per prendere confidenza con le varie meccaniche, è stato poi ampliato con una serie di contenuti aggiuntivi acquistabili a parte, che vanno a coprire diverse campagne militari. Dalla guerra sul pacifico alle campagne nel deserto, dall’invasione della Polonia a scenari totalmente inediti, i cosiddetti “what if”.
Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Uscito l’8 agosto scorso, Red Storm è l’ultimo dlc rilasciato per questa longeva “piattaforma”, e ci vedrà al comando dell’Armata Rossa duranti il triennio 1938/1941.
UN PO’ DI STORIA
Sulle orme dei classici wargame del genere, Order of Battle presenta una plancia interamente esagonale con mappe non dinamiche, dove ad ogni turno avremo una serie di passaggi più o meno fissi. Dispiegare le nuove forze acquistandole con moneta sonante, muovere le truppe sul terreno e attaccare. Interessante l’opzione di acquistare unità secondarie da trasporto per le truppe di terra, utili per movimenti veloci sul campo di battaglia.
Il gioco non va a innovare il genere, e si presenta simile ad altre produzioni quali ad esempio Panzer Corps, pur con le sue differenze in merito ai campi di battaglia proposti e alle singole unità. Il corposo manuale e la campagna iniziale aiuteranno i neofiti ad approcciarsi al titolo senza stress, anche se dobbiamo sottolineare che rispetto ad altri titoli dello stesso genere, risulta sensibilmente più semplice ed immediato, quantomeno nelle fasi di spiegamento e gestione degli eserciti. Come al solito, studio dei terreni, pianificazione delle mosse, e un bel po’ di olio di gomito sono come al solito compagni fedeli di ogni gameplay, che spesso presenta obbiettivi anche non semplici da soddisfare, soprattutto se il limite temporale è ridotto.
Una nota che ha contraddistinto il gioco però, è quella relativa al sonoro, che si attesta su livelli sorprendentemente alti, soprattutto se confrontato con altri prodotti simili. Il campionamento dei suoni di sottofondo, dei movimenti dei mezzi corazzati, delle truppe, sono davvero ben riprodotti.
RED STAR
E ora veniamo al suddetto contenuto digitale, oggetto di questa recensione. Questa nuova espansione, dove come protagonista avremo l’Armata Rossa, non è un prodotto che va ad innovare le meccaniche del gioco, ma proporrà una campagna composta da tredici missioni (o scenari), che copriranno alcune battaglie famose più altre meno conosciute. Le prime missioni si snoderanno su tre missioni dove fronteggeremo l’esercito giapponese, nelle battaglie del lago Khasan e di Khalkin Gol.
Finita la campagna contro il Giappone, passeremo alla Polonia dove le nostre forze dovranno fronteggiare la mancanza di risorse e il problema dei rifornimenti. Dato che ad ogni turno potremo dispiegare nuove forze, sarà cruciale invadere paesi per acquisire punti vittoria che permetteranno alla catena degli approvvigionamenti di funzionare al meglio. Il tutto, ci preparerà per il vero fulcro di questo dlc, ossia l’invasione dell’Unione Sovietica da parte della Germania.
Qui Order Of Battle WWII: Red Star si fa difficile e ogni mappa risulta decisamente ostica, non solo per le forze in campo, ma anche per l’aumento della dimensione della mappa di gioco, che costringerà i giocatori a pianificare con cura ogni mossa, cercando di non far passare i tedeschi dietro le proprie linee. Per facilitarci il compito, al termine di ogni mappa potremo sfruttare l’albero delle ricerche per ricevere bonus e nuove unità, che ci garantiranno un surplus sul campo di battaglia.
Non ci sono tantissime ricerche, ma quelle che abbiamo potuto provare danno un buon vantaggio, e ne avremo bisogno. Qualche riga sopra, abbiamo parlato delle nostre linee sul fronte, e non è stato un caso. Durante le partite i tedeschi hanno in ogni modo cercato di “incunearsi” tra le nostre linee, sfondando sia al centro che ai lati per poi tagliare le nostre forze dal resto del gruppo. In qualche caso, siamo riusciti ad opporci a questa strategia, in altri siamo stati mestamente sconfitti.
Certamente, rispetto alle unità che sfrutterete durante le schermaglie con polacchi e giapponesi, è totalmente inutile usare truppe quali la cavalleria, totalmente inutili contro i fortissimi panzer. Il gameplay fila liscio e se non vi farete sopraffare dalla delusione di qualche sconfitta e restart dello scenario, avrete di che divertirvi.
COMMENTO FINALE
Nel complesso siamo rimasti decisamente soddisfatti da ciò che propone Order Of Battle WWII: Red Star. The Artistocrats, gli sviluppatori del gioco, vuole offrire campagne e battaglie meno conosciute di quelle che siamo abituati a sentire quando si parla di Seconda Guerra Mondiale. Infatti, questa espansione è la prima della trilogia dedicata proprio all’Armata Rossa e che si dipanerà nei prossimi capitoli in tutto l’arco della WWII.
La nostra speranza, è quella di una futura riproposizione della mitica Market Garden. Non certo una battaglia di poco conto o sconosciuta, ma che siamo sicuri, perfetta per l’engine alla base di Order Of Battle WWII. Se siete appassionati di battaglie sul fronte orientale, vi consigliamo caldamente l’acquisto di questa espansione.
Pregi
Buoni contenuti. L'armata Rossa ha sempre il suo fascino. Tredici scenari complessi. Buon livello di difficoltà.
Difetti
Non apporta alcuna modifica tecnica.
Voto
Si
2 commenti su “Order Of Battle WWII: Red Star, Recensione”