Secondo Yu Suzuki, il designer della serie, la realizzazione del sequel, Shenmue 4, dipenderà dall’andamento delle vendite di Shenmue III. Questo è quanto emerso da una sua recente intervista rilasciata a VGC. Anche se i piani per i quarto capitolo della serie verranno principalmente determinati dai partner del progetto che la produzione riuscirà ad assicurarsi.
Shenmue III, che in occasione della Gamescom si è mostrato in un nuovo trailer, uscirà infatti su Pc e PS4 il prossimo 19 novembre. Dopo il successo ottenuto dai primi due capitoli (qui la nostra recensione) le premesse sono molto buone, dal momento che si tratta del videogioco più finanziato della storia di Kickstarter, con oltre sei milioni di dollari raccolti per il titolo, che sarà pubblicato da Deep Silver.
LE PAROLE DI YU SUZUKI
Lasciando intendere a un possibile sequel della serie, già 3 anni fa, Yu Suzuki aveva dichiarato che Shenmue III avrebbe portato la storia complessiva del franchise a meno del suo 50% effettivo. In questa occasione, ha inoltre aggiunto:
Se Shenmue III venderà bene, renderà le cose più facile (con Shenmue 4 ndr). Ma penso che il futuro della serie dipenderà maggiormente da quali partner riusciremo a garantire per il sostentamento del progetto.
A VGC il designer ha affermato di avere come obiettivo nella vita proprio quello di coprire l’intera storia di Shenmue, oltre al fatto di essere in discussione per un ritorno alle serie classiche di Virtua Fighter e Out Run, sui quali gli piacerebbe tornare. Suzuki sta creando il terzo capitolo della serie con la sua società YS Net, pur rimanendo consulente di SEGA, suo ex datore di lavoro.
Il gigante giapponese ha infatti mostrato un’apertura verso alcune IP del passato, come Bayonetta; spinto dal fatto che ciò potrebbe implicare un suo coinvolgimento, Suzuki ha dichiarato:
Sì, potrebbe esserci qualcosa in movimento. Ma dal momento che tali IP sono proprietà di SEGA, dovrei necessariamente lavorare con loro. Ed essendo al momento un consulente speciale, dovremo sicuramente parlarne, in merito.