Final Fantasy VII Remake ed il sistema Materia

Rimarrà fedele all’originale. Lo assicura Tetsuya Nomura

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Il direttore dei lavori di Final Fantasy VII Remake, Tetsuya Nomura, ha confermato che il sistema materia rimarrà fedele in modo sostanziale all’originale.

Come abbiamo visto recentemente all’E3 2019 di Los Angeles grazie ad un trailer ed a nuove immagini, la rivoluzione ed il maquillage rispetto al classico JRPG uscito originariamente nel lontano 1997, sono – chiaramente – enormi. Si tratta di un progetto che è alla caccia dell’equilibrio tra la tradizione e l’innovazione. L’obiettivo di Square Enix è chiaramente quello di dare un’identità al nuovo Final Fantasy VII che, inutile ricordare, è uno dei giochi più famosi ed amati di sempre.

L’obiettivo, dunque, è quello di incensare e celebrare questo immenso classico che fu capace di stupire non solo la critica ma anche il pubblico che alla fine è il vero giudice supremo sul successo di un titolo.

Il remake avrà una nuova struttura action, alcune aggiunte alla storia e Midgar ricostruita ed interamente esplorabile.

Ciò che rimane fedele all’originale sono i Materia Orb, il sistema di gestione dei poteri magici. E lo vediamo grazie all’immagine che accompagna il cinguettio su Twitter che alleghiamo all’articolo. Tali sfere sono visibili sulla lama di Cloud. I Materia Orb non sono altro che delle sfere di energia Mako che consentono agli esseri umani di utilizzare la magia. Questa è in grado di offrire diverse tipologie di poteri: attacco grazie agli elementi, evocazioni, ma anche abilità di supporto e molto altro.

È stato uno dei tratti distintivi di Final Fantasy VII che, come si può ben intuire e come gli appassionati ricorderanno, ha sfumature strategiche non indifferenti. I poteri di queste sfere variano a seconda dell’applicazione nei vari slot delle armi. Tante le varianti da provare in base anche alle varie situazioni di gioco.

Prima di mostrarvi il messaggio su Twitter che è l’oggetto della notizia, ricordiamo che Final Fantasy VII Remake debutterà il 3 marzo del 2020.