AnteprimaPrime Impressioni

Pax Nova, Anteprima di Danny DSC

Abbiamo provato l'accesso anticipato di questo 4X sci-fi disponibile su Steam

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Grey Wolf Entertainment è una piccola software house fondata nel 2015 con base a Leiria, in Portogallo. È conosciuta dagli appassionati di giochi strategici per lo sviluppo di Dawn of Andromeda. Questo particolare 4X, portava con sé un buon numero di nuove idee, purtroppo con qualche punto debole. Il 9 maggio, insieme al publisher Iceberg Interactive, ha portato su Steam, il nuovo progetto attualmente in sviluppo. Stiamo parlando di Pax Nova, un prodotto che si dichiara subito ambizioso e particolareggiato. DannyDSC ha provato per noi il gioco, e curerà questa anteprima.

STRATI, PIANETI, E MUFFOLE

Ad oggi, il genere dei 4X vanta un buon numero di esponenti, ma il genere ha sempre combattuto una stagnazione quasi congenita. Tra i tanti team di sviluppo che tentano di innovare la formula, i ragazzi portoghesi di Grey Wolf hanno optato per una scelta piuttosto ambiziosa, ne parleremo tra poco.

Trattandosi di un’anteprima, in questa sede non andremo ad approfondire il background alla base di Pax Nova, e ci soffermeremo su ciò che il titolo ha da offrire. Giusto per dare un contesto, quale che sia la fazione selezionata, il gioco partirà nell’anno 2312, nella galassia di Eos.

Ogni fazione che il gioco propone è ben differenziata dalle altre, ed è guidata da un personaggio carismatico. Potremo anche decidere di creare una razza personalizzata, con tanto di nome e stemma. Scesi sul pianeta, ci troveremo davanti ad una mappa con inquadratura isometrica molto simile ai Civilization. Il gioco presenta una griglia esagonale invisibile, ed è facilmente riconoscibile dal sistema di gestione delle città.

La scelta ambiziosa di cui parlavamo prima, è che il gioco non si svolgerà solamente su Eos, ma su un’intera galassia, poiché i “livelli” di gioco sono due, un planetario e uno galattico. Inutile dire che questa scelta rappresenta un bel passo avanti per l’intero genere, visto che la galassia proposta vanta molti pianeti, ognuno che biomi differenti.

INTERFACCIA

L’interfaccia di Pax Nova è pulita e minimale. In alto, una serie di indicatori illustrerà dati riguardanti la tesoreria, editti e sentieri, la ricerca, la diplomazia, e le quest.

In basso, i dati relativi alle unità selezionate. Mentre diplomazia, ricerca e quest sono di uso comune in questo tipo di giochi, vogliamo parlare un momento degli editti e dei sentieri.

Gli editti, funzionano come le leggi, e possono avere diverse ripercussioni sulla nostra politica. Fornire cure gratuite a tutta la popolazione, garantirà un plus alla libertà e alla prosperità dei nostri coloni, ma avrà un costo fisso sia per turno, che per città. Quali che siano le nostre scelte in merito agli editti, avranno poi un’influenza importante per i “sentieri”. Il tipo di sentiero che decideremo di intraprendere con la nostra fazione, avrà impatto sulla diplomazia ma anche sui bonus ad esso associati. Il sentiero di Gaia ad esempio, è incline all’uso di energie rinnovabili, rispetto per l’ambiente, riduzione dell’inquinamento. I sentieri, verteranno anche sul successo di determinate quest. Questo sistema è attualmente ancora acerbo, ma se sviluppato a dovere sarà davvero garantirà una profondità di gameplay davvero importante.

GESTIONE CITTADINA

Per quanto riguarda lo sviluppo delle città, dobbiamo prima fare un excursus sulla mappa principale. Ogni pianeta ha un determinato quantitativo di risorse: si passa da quelle minerarie al cibo, a quelle che garantiscono un bonus alla ricerca.

É importante posizionare la città in modo da sfruttare al massimo il più alto quantitativo di risorse possibili, considerando anche la presenza di fiumi e laghi, utili per l’espansione della nostra capitale. Edificata la prima città, potremo iniziare la costruzione grazie ad un pratico menu posto sulla destra. Ogni struttura, oltre ad un costo, potrà essere sfruttata appieno solo se forniremo un gruppo di coloni (uno slot) per il mantenimento.

Ad esempio, se costruiremo un distretto militare ma non assegneremo del personale, non potremo costruire alcuna unità.  Con il passare dei turni, verranno sbloccati altri coloni che potremo assegnare ad altre costruzioni.

RICERCHE IN PAX NOVA

Le ricerche, sbloccheranno vari bonus che potranno essere passivi, o applicabili a costruzioni che svilupperemo nelle nostre città. Per fare un esempio, una delle nostre farm potrà essere aggiornata per mezzo di tecnologie rinnovabili, che andranno ad aumentare la produzione di cibo, riducendo l’inquinamento.

C’è poi un tipo di ricerca molto particolare, che rappresenta un’altra delle novità proposte dai ragazzi portoghesi. Alcuni tipi di ricerca, principalmente quelle militari, permetteranno di modificare gli armamenti e le armature di tutte le nostre unità.

Potremo aggiornare quelle esistenti per mezzo di un semplice click, e questo cambiamento sarà tanto tangibile in quanto a statistiche, quanto a livello grafico. Unico grosso neo, è che al momento tutte le unità di tutte le razze sono identiche, e questo va a minare pesantemente la varietà. C’è da dire che il sistema di design delle unità è davvero molto interessante, e le potenzialità per qualcosa di veramente entusiasmante ci sono tutte. È necessario però che ogni fazione abbia unità ben diversificate, sia in termini estetici che pratici.

COMBATTIMENTO

Il combattimento è piuttosto classico, e verte sui punti vita, attacco e difesa. Ricerche su armature e armi, potranno aumentare le statistiche delle varie unità, garantendo la sopravvivenza che sulle prime fasi è praticamente impossibile. Abbiamo fatto diverse prove durante le nostre partite, e la fauna locale ci è sembrata da subito decisamente potente e aggressiva. Ricercare unità avanzate e potenziamenti, rappresenta quindi un’ottima strategia nella parte iniziale del gioco. Ogni unità aumenterà anche di livello, dopo un certo numero di combattimenti. A differenza di giochi come Warhammer 40K Gladius, il livello non garantirà accesso anche a particolari abilità, ma solo ad un miglioramento delle varie statistiche. Ci auguriamo che questa possibilità venga aggiunta con i futuri aggiornamenti.

PAX NOVA, SPAZIO ULTIMA FRONTIERA

Il secondo strato di Pax Nova è la controparte spaziale. Costruito uno spazioporto e sviluppata la tecnologia necessaria, potremo arrivare a costruire scout (le unità iniziali) e navi da combattimento, oltre che navi colonia come quella che ci ha portato su Eos. La struttura della fase spaziale è simile alla sua controparte planetaria, ma aggiunge un’ulteriore profondità, anche se al momento il numero di pianeti visitabili al momento è piuttosto limitato.

GRAFICA E SONORO

La colonna sonora è al momento ridotta ad alcune tracce, e se state pensando ad un piccolo Stellaris, siamo ancora lontani.

Tecnicamente parlando, il gioco presenta alti e bassi. L’interfaccia è buona, e la caratterizzazione di ogni fazione è ben proposta a livello grafico, ma le unità sono identiche per tutti, e questo è un punto a sfavore. Le animazioni sono appena sufficienti, e la mappa principale e un po’ tutto il comparto grafico, necessitano di lavoro, sia per quel che riguarda la varietà, che per la pulizia delle immagini.

L’anima c’è, ed in un titolo di questa portata, la grafica può anche passare in secondo piano. Ma Stellaris ha cambiato tutte le carte in tavola, ed oggi è la pietra di paragone per ogni 4X di stampo fantascientifico. Il discorso sulle unità poi, per noi è in cima alla lista.

COMMENTO FINALE

Questo primo assaggio di Pax Nova ci ha presentato un gioco decisamente interessante, e con un potenziale enorme. I due piani di gioco che vanno ad intersecarsi durante il passaggio dei turni, sono una strada che in pochi hanno tentato di percorrere, spesso fallendo.

Grey Wolf però, ha già dimostrato che il sistema funziona. L’organizzazione delle ricerche e dei potenziamenti è molto interessante. Affiancato ad un sistema che prevede unità diverse per ogni fazione, garantirà ore ed ore di divertimento. La gestione delle città è profonda, grazie anche al grande numero di variabili. Insomma, pur con alcuni difetti congeniti di un early access, guardiamo con ottimismo verso un prodotto che se sviluppato con cura e senza fretta, dirà la sua.

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