Rock of Ages 2, Recensione
Il porting di Ace Team per Switch è molto divertente. Donato Marchisiello ci racconta perché
Rock of Ages 2 è un titolo folle ma dannatamente divertente. Un titolo in cui, sostanzialmente, impersoneremo un masso dalle notevoli (e chirurgicamente storiche) volontà distruttive. Chi ha già giocato al primo capitolo della serie, pubblicato nel 2011 da Ace Team, troverà una formula di gameplay sostanzialmente simile. E la versione stessa, riadattamento per Switch dello stesso gioco uscito un paio d’anni fa, non conterrà grandissime novità rispetto al passato, se non una sana, folle e divertente aura di gioco.
Ecco la nostra recensione del titolo distribuito da SEGA. Buona lettura.
UN MIX ATIPICO E DIVERTENTE
Rock of Ages 2 è uno gioco di strategia atipico, che mescola elementi da gioco d’azione e da Tower Defense incorniciati da una folle quanto spassosissima storyline che vede mescolati personaggi storici di tutte le culture ed epoche intenti a darsele di santa ragione a colpi di… enormi massi! Rock of Ages 2 ci metterà nei panni del mitico Atlante, titano della mitologia greca condannato da Zeus a sostenere il peso del mondo sulle sue spalle.
Ma il nostro protagonista, in un atto piuttosto maldestro, si farà sfuggire l’intero globo terracqueo per poi cascarci dentro, nel più classico “dalla padella alla brace”. Di qui, inizierà un surreale viaggio attraversa la Storia della stirpe umana, in cui ci batteremo con personaggi sia storici sia mitici.
La storia progredirà man mano che affronteremo i vari livelli della storyline: ogni stage sarà ambientato in una mappa dalla morfologia sempre diversa ma che avrà due castelli (il nostro e quello avversario). Sostanzialmente, in linea con quanto visto in passato, il titolo dividerà il suo gameplay in due sezioni distinte: nella prima, avremo il controllo diretto di un enorme masso con cui dovremo sfondare le linee difensive nemiche e appiattire “fantozzianamente” il nostro acerrimo nemico, del quale dovremo subire il crudele scherno nel caso in cui dovessimo fallire. Nelle “rocciose” vesti del masso, che muoveremo sfruttando una visuale in terza persona, avremo la possibilità di saltare e di sfruttare una fisica piuttosto verosimile per abbattere gli ostacoli che si frappongono fra noi e i nostri avversari.
Nella seconda sezione, invece, affronteremo un gameplay non troppo dissimile da quello dei classici tower defense: ogni stage avrà una mappa predefinita con delle “way to go” indicate da delle freccette. In linea di massima, dovremo frapporre fra noi e i nostri avversari, in una visuale dall’alto classica degli strategici, una serie di ostacoli, come mura o soldati che mireranno a rallentare la corsa dei massi o a distruggerli, per evitare d’esser ingloriosamente appiattiti. Come ogni Tower Defense che si rispetti, ogni struttura posizionata sulla mappa avrà un costo in monete specifico: ad ogni fase d’attacco e di difesa, a seconda dei danni che arrecheremo ai nostri avversari, guadagneremo un quantitativo variabile di currency da spendere in fortificazioni.
GAMEPLAY
Ogni stage ci consentirà un numero finito di strutture e unità da poter piazzare, quindi dovremo oculatamente posizionare le nostre difese anche in base alla morfologia della mappa, per non vedere le nostre possenti mura superate con uno facile salto.
Con il progredire del gioco, sbloccheremo nuove fortificazioni da piazzare, ma anche nuovi massi da utilizzare dalle differenti caratteristiche. Nonostante quanto sin qui affermato, Rock of Ages 2 potrebbe essere una gradita e divertente sorpresa per chi si avvicina alla serie per la prima volta, anche grazie alle varie modalità di gioco presenti oltre la campagna classica (fra cui missioni singole, corse con il masso ecc).
Ma il gioco, per la natura stessa, diventerà piuttosto ripetitivo molto velocemente. Senza contare che, chi ha divorato il primo, epico episodio della saga, potrebbe non trovare grandi motiviazioni per testare il secondo capitolo, principalmente per le differenze non particolarmente capovolgenti che intercorrono fra i due.
UN PORTING BEN FATTO
Da un punto di vista tecnico, il porting su Switch non farà minimamente rimpiangere l’accoppiata mouse/tastiera. Nonostante la natura stessa degli strategici sia solita “urlare ad alta voce il loro nome”, il lavoro di trasposizione ludica svolto dagli sviluppatori è di ottima fattura e il tutto sarà facilmente gestibile sia in modalità handheld che nella modalità docked.
Un plauso va fatto anche per quanto concerne la qualità grafica generale, al pari sostanzialmente con le altre versioni, e la fluidità, bloccata ad un solido frame di 30 fotogrammi al secondo.
COMMENTO FINALE
Rock of Ages 2 è divertente, folle e assuefacente nella sua semplice quanto ingegnosa natura. Nonostante un indubbio fascino condito da una sana dose di humour all’inglese, il gioco potrebbe risultare velocemente ripetitivo.
In aggiunta, chi ha lungamente giocato al primo capitolo della serie, potrebbe non trovare stimoli enormi nell’affrontare il secondo episodio, data l’assenza di sostanziali cambiamenti e variazioni al tema.
Pregi
Storyline divertente e folle. Un po' action game, un po' tower defense. Multiplayer Online.
Difetti
Un po' ripetitivo. Nessuna grande novità rispetto al passato.
Voto
8