Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica. Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.
Le temute (ma inevitabili) parole Game Over saranno scritte accanto al nome di Ouya il 25 giugno. Si chiude dopo sette anni la storia della console casalinga basta su Android che nell’agosto 2012 venne finanziata su Kickstarter con quasi 9 milioni di dollari.
Per il 25 giugno, dunque, server e store della piattaforma andranno offline. Lo si legge su Twitter. Ouya permetteva di giocare su grande schermo titoli che normalmente sarebbero stati destinati ai cellulari. Potenzialmente interessante, tuttavia, la mini console non è riuscita a sfondare realmente. Complice anche qualche problema iniziale di distribuzione ed il supporto dei grandi publisher che venne a mancare quasi immediatamente. Tuttavia, il ciclo vitale (quasi 7 anni) è stato paragonabile a quello di una console di successo. Il movimento indie ha permesso tale traguardo con tanti titoli che sono usciti a cadenza regolare.
Il progetto era molto promettente suggellato da un enorme successo della campagna crowdfunding: l’obiettivo minimo era di 980.000 dollari. Il traguardo venne raggiunto in meno di 24 ore. Il progetto arrivò ad 8,6 milioni. Da li è stato un boom soprattutto nella fase iniziale. Il progetto Ouya aveva ottenuto il supporto di publisher importanti del calibro di Square Enix,Onlive, XBMC, Vevo e Namco Bandai. Poi il nulla.
Caro lettore, la redazione de IlVideogioco.com lavora per fornire aggiornamenti precisi e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica. Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.