Crystal Companies, Anteprima
DannyDSC ha provato una versione di questo particolare gioco di Boreal Games. Ecco le prime impressioni
Tra le tante e piccole realtà indie, ne troviamo alcune che recentemente hanno riscoperto generi già ben consolidati, per andarli a “mischiare” con altre realtà più moderne, così da ottenere un prodotto al passo con i tempi ma che non dimentica la propria origine.
Boreal Games, piccolissima software house americana indipendente, ci ha invitato a provare la demo del loro prodotto, Crystal Companies. Il gioco di recente è approdato sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter. Gli autori mirano alla cifra di 42.368 euro per migliorare ed ampliare il gioco. Il nostro DannyDSC ha provato questa versione preliminare. Ecco le sue prime impressioni.
GUERRA E PACE
Pentus è un fiabesco e caotico mondo magico, impregnato dall’energia dei cristalli. Oltre i confini comandante come uno dei nuovi ufficiali, che pronto a prendere servizio, sarà incaricato di gestire la propria squadra, mentre svolge le missioni assegnate dalla catena di comando.
Questo è l’incipit di Crystal dell’Impero Masterian, si stagliano le turbolente e pericolose terre selvagge. Briganti, mostri, antiche e misteriose forze senza nome, terrorizzano e puniscono senza remore gli stolti che sono così sciocchi da avventurarsi in queste terre.
Ma la ricerca dei cristalli è così redditizia, da aver fatto nascere numerose compagnie di mercenari, che sfidando il caldo e i pericoli, si avventurano pronte a tutto pur di raggiungere il loro scopo. Crystal Companies è interessante strategico che va a miscelare la strategia delle battaglie ad esagoni, con un sistema di carte e gestione del mazzo in stile Magic: The Gathering.
Ogni missione è divisa in una fase di “pesca” delle carte, che poi andremo a posizionare sul terreno di gioco. Finita la fase di pesca e posizionamento, si passerà al movimento delle nostre unità sulla mappa, che sarà strutturata da vari esagoni che ricordano da lontano il gioco da tavolo “I Coloni di Catan”. Ogni mappa è anche generata proceduralmente e questo aiuta molto sia per quanto concerne la varietà, sia per la rigiocabilità del prodotto.
All’inizio del gioco, il tutorial ci seguirà passo dopo passo andando a spiegarci tutte le varie fasi di gioco e le caratteristiche delle carte.
Per quanto riguarda le carte unità, tutte hanno dei valori predefiniti quali:
- Punti movimento
- Punti vita
- Punti danno
- Linea di tiro
Le prime tre caratteristiche si spiegano da sole. La linea di tiro, invece, rappresenta il numero di esagoni che una determinata unità scorge davanti a sé. Ogni unità può anche avere diverse abilità attive o passive, quali ad esempio l’immunità alla fatica, un bonus alla costruzione degli edifici, o una durata di turni entro il quale la creatura sparirà dalla mappa di gioco, come per esempio i Costrutti, o Golem.
Il setting di Crystal Companies è un misto tra fantasy, steampunk ed eserciti ispirati alla Prima Guerra Mondiale. Un plauso alla direzione artistica che al momento porta in campo un buon numero di unità ed edifici, pur trovandoci di fronte ad una versione preliminare.
Ma le carte e le unità non potranno essere edificate o messe in campo senza due risorse fondamentali: moneta sonante e i famosi cristalli. Per quanto riguarda le monete, ad ogni turno verranno generate dai nostri depositi/centri commerciali. I cristalli, potranno essere acquisiti sconfiggendo creature che ne sono dotate, distruggendo piccole formazioni che si trovano lungo la mappa, o per mezzo di torri ad essi dedicate, che ad ogni turno ci forniranno un determinato quantitativo di materia prima. Il tutorial, che si snoda attraverso quattro mappe/battaglie, andrà a coprire anche questi elementi, anche se come al solito, l’esperienza in prima persona non ha eguali.
Durante i nostri gameplay l’abbiamo trovato interessante, anche se forse troppo prolisso. Dopo aver conquistato l’ultima mappa, saremo abbastanza esperti da comandare una nostra compagnia e andare all’avventura nelle terre selvagge.
Ci verrà affidato un campo base, che potremo anche migliorare, con unità da reclutare e persino un negozio, ma andiamo con ordine. A sinistra del nostro campo base abbiamo l’inventario del nostro personaggio, utile per fornire bonus che saranno attivi già dall’inizio della battaglia. La tenda del reclutamento ci permetterà di gestire il mazzo che dovrà essere composto da almeno 30 carte, una delle quali un capitano, nostro sottoposto che guiderà la nostra compagnia durante la battaglia.
Dovremo anche selezionare un determinato numero di carte di supporto e ovviamente un buon numero di carte unità. Questa fase, ci è piaciuta davvero un sacco. Ben quindici pagine, ognuna con 12 carte, per un totale di 180 carte iniziali tra cui scegliere, davvero un bel numero considerando che parliamo di una versione preliminare.
È molto importante non selezionare carte a caso, ma tenere ben a mente quanti cristalli o monete (o entrambi) servono per evocare quella determinata unità, prima di metterne nel mazzo tre o quattro dal costo troppo alto.
Carte costose sono sì più forti, ma utili in una fase avanzata di una partita, mentre trovarci con tre o quattro carte che richiedono molte risorse all’inizio, può portarci a rimanere con una o due sole unità per troppi turni, finendo in balia del nemico. In una delle nostre prove, cercando di rispondere ad un’offensiva piuttosto corposa, ci siamo trovati con carte che non potevamo portare in campo causa l’alto numero di risorse, e ogni volta che mettevamo in campo un’unità questa veniva inesorabilmente accerchiata e sconfitta dal nemico. La nostra disfatta è arrivata qualche turno dopo. Un po’ come quando, ad esempio, si costruisce un mazzo a Magic The Gathering con carte che hanno un costo esoso in termini di mana. Un mazzo più snello può essere la soluzione. Il principio è quello della “curva di mana”. Più fluida è, meglio il grimorio si fa giocare.
Tornando al nostro campo, prima di partire per la battaglia, dovremo scegliere tra uno scontro online con qualche giocatore umano, o una battaglia con l’intelligenza artificiale. Andremo a selezionare anche il tipo di terreno e la brigata che vogliamo mettere in campo, tra una personalizzata ed altre predefinite. Il comportamento dell’AI di gioco è decisamente ben fatto, molto aggressivo anche nelle fasi iniziali, e segue le nostre stesse richieste per quanto concerne la costruzione delle unità (non bara). In alcuni casi abbiamo notato una certa inclinazione a “buttarsi” in mezzo alla brigata. E cerca a tutti i costi di mietere qualche vittima anche se in svantaggio. Trattandosi di una versione preliminare al momento la consideriamo una normale sbavatura che sarà poi limata successivamente.
GRAFICA E SONORO
Il sonoro di Crystal Companies è nella media, anche se il numero di tracce e di effetti sonori è esiguo. Siamo invece rimasti piacevolmente colpiti dalla qualità grafica e dalla direzione artistica. Il titolo, porta in una mappa dalla visuale isometrica un buon numero di poligoni ed il motore di gioco li gestisce davvero bene. Il tutto risulta fluido sul nostro Asus Rog G752VS.
Le unità e gli edifici godono di una buona personalizzazione e caratterizzazione, anche se le animazioni al momento sono minime, soprattutto quelle riferite al combattimento. Anche alcuni effetti risultano mancanti, ed alcune icone sono solo placeholder, ma è perfettamente normale in questa fase di sviluppo.
COMMENTO FINALE
Un card game tra gli esagoni, possibile? Fino a qualche giorno fa, avremmo detto di no senza pensarci ma Boreal Games ci ha provato e le premesse sono davvero interessanti. Un engine di gioco che già in questa fase è ben rodato, con zero crash e una buona fluidità.
Un setting interessante e, sotto certi aspetti, anche unico che miscela più generi senza risultare monotono. Una personalizzazione del mazzo ampia e variegata che non vedevamo da tempo con tantissime unità, tutte con caratteristiche uniche. E poi edifici, incantesimi, insomma ce n’è davvero per tutti i gusti. Il nostro augurio è che la campagna su Kickstarter abbia successo perché Crystal Companies merita di essere giocato anche se richiede un minimo di dedizione e passione per i card game per essere apprezzato appieno.