Tra i tanti team indie che lavorano su più progetti allo stesso tempo, troviamo Goloso Games. Dietro a questa software house francese, c’è un solo e talentuoso sviluppatore che ha scelto la parola “Goloso” non a caso.
Avendo vissuto in Italia per un certo periodo di tempo, ha imparato ad amare ed apprezzare molte delle nostre peculiarità, tra cui la cucina. Il nostro DannyDSC ha provato uno dei titoli proposti da questo interessante sviluppatore, Antenna Dilemma.
Il gioco debutterà il prossimo 24 aprile su Steam per Pc Windows. Ecco cosa ne pensa (e ne pensiamo noi) nella anteprima che vi proponiamo.
Buona lettura.
COLORI, SUONI, LUCI, FORME, AMORE…
Quando si parla di gioco indipendente, o indie game, si parla spesso di profondità a discapito di grafica, di meccaniche interessanti anche se meno user friendly e, sovente, capita di parlare di sentimenti, emozioni, a discapito di immediatezza e velocità (chi vi scrive è più che felice di tutto questo, anzi farebbe volentieri a meno delle alternative. Non in ogni caso, ma spesso).
Antenna Dilemma avventura grafica sviluppata da Goloso Games, parte come una sonata di Chopin, lenta e graziosa, ispirata ma forse malinconica, attraente ma distante. Ci troviamo in una casa, il grigiore tutt’attorno a noi, non ci sono odori, non ci sono sentimenti, non v’è nulla di autentico. Stiamo forse sognando? Sembra di no, almeno per il nostro protagonista, tal C432632. È li, seduto su una sedia di forma normalissima, preso dallo show in tv che sta per partire. Sempre lo stesso show, sempre nello stesso giorno, alla stessa ora. Ma qualcosa va storto, dopo un forte rumore seguito da un’apparente scossa di terremoto, la tv non funziona più, e preso dal panico, il nostro piccolo amico che fare.
Come prima cosa, cerca di contattare il servizio clienti, grazie ad un’etichetta trovata sul lato del decoder. L’operatore, dopo aver sentito il riassunto circa il nostro problema, suggerisce di cambiare l’antenna posta sul tetto. Il sunto della discussione è quello, ma ogni discussione si perde sempre in dettagliate leggi, sembra che ci sia una legge per ogni cosa, per ogni azione. Dobbiamo uscire di casa, ma non prima di aver raccolto il nostro fidato blocco di “post-it”, e qualche soldo. La nostra casa è un insieme di grigie forme senz’anima. Tutto è uguale, e fuori la situazione non cambia. Ci dirigiamo verso il negozio di elettronica nella speranza di porre fine al problema, e con difficoltà, superiamo un “cane tartarugoso” piuttosto antipatico, ma che va pazzo per l’insalata. Anche nel negozio, le tv sono tutte uguali, i telecomandi pure, tutto è predeterminato.
Proviamo ad esplorare l’area cittadina intorno a noi, ma quella che sembra una guardia, ce lo impedisce, intimandoci di tornare a casa e guardare lo show in tv. È questa la nostra esistenza? Il nostro compito è solo quello di guardare una stupida televisione e null’altro? Cubi, rettangoli, forme spigolose in ogni dove, ma solo la scala di grigi determina il cambio di colore, di prospettiva. Con difficoltà, e dopo aver superato le angherie di un vicino davvero poco collaborativo, riusciamo infine ad arrivare sul tetto per scoprire…
VEDERE PER LA PRIMA VOLTA, SENTIRE PER LA SECONDA
…Una nave spaziale! Il nostro amico scopre che proprio sopra la sua testa, è stata una maledetta astronave ad impedirgli di vedere lo show in tv. Arrabbiato, deluso, stanco per la lunga avventura finita male, C432632 viene colto dal panico quando si trova di fronte al nuovo venuto, un alieno dalla forma sferica che gli si avvicina per dialogare.
Tra i due potrebbe anche finire bene, se non fosse che un lampo partito da una delle antenne vicine, fa cadere di sotto il nostro eroe, e la prospettiva cambia. Ora controlliamo la nostra “controparte”, l’alieno. E tutt’attorno a noi è un crogiolo di colori e suoni nuovi. Come prima cosa, avvertiamo la nostra base che abbiamo sbagliato il punto d’atterraggio, che la vita locale sembra ostile, e che sostanzialmente forse potevamo starcene a casa.
Il problema è che dobbiamo sistemare la nostra astronave, perché dopo l’atterraggio i danni sono consistenti. Andiamo a cercare C432632, scoprendo che le televisioni irraggiano un segnale quasi ipnotizzante per la vita locale. Nel frattempo, qualcuno ha notato il nostro arrivo, qualcuno di molto potente, e che non gradisce affatto le novità e la rottura dell’equilibro. Questo è più o meno, e senza eccessivi spoiler, il provato del nostro gameplay. Un gioco particolare, che si immerge in trame che ricordano Flatlandia (Flatland), e tematiche molto moderne, come lo stare perennemente “attaccati” ad un dispositivo.
COMMENTO FINALE
Ci è piaciuto Antenna Dilemma? Moltissimo. Il level design in pixel art è semplicissimo ma gradevole, la colonna sonora d’accompagnamento è perfetta e tranquilla, la storia ha ampi margini di miglioramento ed un incipit intrigante. Gli enigmi sono semplici ma è necessario non cliccare a caso o a ripetizione, pena la perdita di informazioni preziose.
Anche perché non c’è un blocco note dove salvare i vari indizi, o scrivere noi stessi qualcosa. Ed è una scelta che condividiamo. Durante la nostra prova, abbiamo trovato un solo difetto, ed è l’aver posto fine al primo capitolo “troncandolo” sul più bello, lasciandoci lì a guardare lo schermo pensando: “No, finisce qui? Volevamo andare avanti!”.
Se lo sviluppatore dovesse mantenere il level design e la qualità della storia sugli stessi livelli nei capitoli successivi, Antenna Dilemma potrebbe diventare un “must have” per gli appassionati di avventure grafiche.
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