Xenon Racer, Recensione

Dai kart fruttati alle corse futuristiche (solo un po’ sci-fi), 3DClouds scende ancora in pista per portare alto il tricolore

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Le corse automobilistiche sono una delle grandi passioni sportive degli italiani. Il rombo dei motori ed il brivido della velocità hanno un posto certamente speciale anche nei cuori dei videogiocatori.

Gli sviluppatori del nostro caro vecchio stivale, del resto, hanno mostrato di saperci davvero fare. Dai nuovi titoli Milestone realizzati con l’Unreal Engine ad Assetto Corsa di Kunos Simulazioni (a tal proposito, manca poco al debutto di Assetto Corsa Competizione, ndr), a Redout, firmato da 34BigThings che porta i giocatori nel futuro in un titolo che prende ampia ispirazione al celebre WipeOut di Sony. Ed è proprio nel futuro che rimarremo dato che in questa recensione vi proponiamo Xenon Racer, ultima fatica di 3DClouds.

Il titolo, uscito martedì (26 marzo), per Pc, PS4, Xbox One e Switch distribuito da SOEDESCO, ci offre un panorama futuristico interessante. Ve ne parleremo a breve.

Il team italiano di stanza a Milano ci riprova, dunque, e sempre in ambito racing: la software house aveva realizzato l’anno scorso il coloratissimo All-Star Fruit Race dove protagonisti erano dei kart molto particolareggiati che si ispiravano ai vari frutti e generalmente il gioco strizzava l’occhio a Mario Kart.
Anche questa produzione, come quella precedente, lo diciamo subito, ha ben poco di simulativo proponendo una soluzione piuttosto arcade ma non per questo meno ragionata. Anzi, in alcuni casi, lo scriviamo già ora, sarà una tattica oculata a far si di avere ragione sugli altri concorrenti.

Noi abbiamo provato la versione Steam ed ecco il nostro racconto sul titolo di 3DClouds che si ispira anche a Ridge Racer di Bandai Namco.

UN FUTURO DI TRANSIZIONE

È interessante partire dall’ambientazione proposta dagli sviluppatori. Il contesto di Xenon Racer ci pone in un futuro prossimo, ovvero non troppo lontano, dove – probabilmente – il comparto tecnologico non è troppo spinto. Una “fantascienza contenuta”, dunque.

Siamo nel 2030 con la federazione mondiale che ha fermato le competizioni motoristiche per permettere alle scuderie di effettuare la svolta epocale: la transizione alle vetture volanti che in questo setting sono ormai diventate di uso comune. Nel 2031 è infatti previsto il primo campionato per vetture a levitazione magnetica.

Alcuni team potenti, tuttavia, hanno organizzato un campionato parallelo in giro per il mondo che vede protagoniste monoposto elettriche in grado di arrivare a velocità inusitate grazie ai propulsori allo Xeno. Una sorta di Formula E del futuro, quindi, e gli spunti verso questa nuova categoria di monoposto nata realmente qualche anno fa sono tanti. Richiami interessanti che potrebbero… beh, questa è un’altra storia.

La nostra storia ci porta a gareggiare in questo campionato che sfoggia vetture futuristiche per le strade delle maggiori città del mondo con l’obiettivo di vincerlo. Nulla di più semplice… sulla carta. In pista invece sarà una scalata lunga e ricca di insidie, come è giusto che sia.

CARRIERA RICCA, GARE MULTIPLAYER E QUALCOS’ALTRO

Xenon Racer offre una lunga modalità Carriera che è, ovviamente, il grosso dell’offerta contenutistica. Affronteremo diversi tipi di gare che si susseguiranno e che saranno sempre più difficili. Tanti anche i rami di questo percorso che si dirama in tante direzioni e non solo dal punto iniziale a quello finale. Bisognerà battere i propri avversari ma anche affrontare gare contro il tempo per poter passare all’impegno successivo e sbloccare i vari contenuti.

Da nuove monoposto a livree o a componenti per la personalizzazione ed il miglioramento del proprio mezzo che potrà essere modificato sotto alcune voci: oltre alla già citata livrea troveremo le ruote, i cerchioni, gli alettoni (anteriori, centrali e posteriori). Queste modificheranno i parametri base della nostra vettura dando miglioramenti o peggioramenti in alcune caratteristiche quali velocità, accelerazione, tenuta della strada, booster, potenza del booster.

Ci sono una ventina di veicoli da guidare. Si sbloccheranno  nell’arco della carriera grazie ai nostri risultati nelle diverse corse. Le macchine saranno tutti diverse per forme e livree nonché, ovviamente, in termini prestazionali che differiscono nei parametri che abbiamo appena elencato. Ed è sempre una “coperta corta”. Non ci sarà mai il mezzo perfetto perché ognuno tenderà a favorire un proprio stile di guida. Chi avrà la velocità massima maggiore a discapito della tenuta di strada o chi avrà anche una durata del turbo (booster) maggiore ma non una potenza esagerata.

Questo per spingere il giocatore a fare le scelte migliori in base ai circuiti che andremo ad affrontare ed alle vetture che possono essere scelte in determinate gare. A questo vanno aggiunte le componenti che vanno ad incidere, come detto, sui parametri e quindi si può anche migliorare verso una direzione quella determinata monoposto.

Xenon Racer, inoltre, permette di girare il mondo grazie a sette location. Possiamo andare a Boston, Miami, a Lake Louise (in Canada), Tokyo, Shangai, Dubai e Costa Azzurra. I circuiti, lo diciamo, sono molto belli ma non sono tantissimi. Pensiamo, tuttavia, che la rosa possa essere ampliata tramite aggiornamenti o dlc.

Oltre alla Carriera troviamo la classica gara veloce che serve ad allenarsi e poi troviamo la modalità Edge. Quest’ultima ci fa partecipare a competizioni alternative. Possiamo anche prender parte alle gare cronometrate dove bisognerà studiare e provare ben bene la vettura e conoscere al meglio ogni centimetro di asfalto del tracciato selezionato perché si sfida il tempo nel tentativo di conquistare una delle tre medaglie disponibili (un po’ – se ricordate – come succede nelle prove per le patenti nella serie Gran Turismo, ndr). Troviamo anche corse a checkpoint dove i tracciati sono suddivisi in settori e devono essere raggiunti prima che il tempo scada: pena l’eliminazione.

La modalità Eliminazione, invece, richiede di rimanere in vetta fino a quando gli altri concorrenti vengono eliminati. E poi troviamo la classica modalità a schermo condiviso (splitscreen) da giocare in compagnia di amici a casa, o ovviamente prendere parte a corse online con tanto di classifiche online.

DERAPARE, DERAPARE ED ANCORA DERAPARE

Il gameplay di Xenon Racer è piuttosto interessante. Immediato ma non banale. Spesso, infatti, si vede come un difetto la marcata propensione all’arcade di un titolo perché si pensa che sia lontano dalla realtà. Questo potrebbe essere un problema se il gioco si presentasse come un simulatore.

Xenon Racer non lo è. Le basi del gameplay sono semplici da imparare ma per padroneggiare il tutto ci vorrà come sempre qualche ora di pratica. La cosa più importante da fare, però, sarà derapare, o driftare se preferite.

Questo, infatti, è l’unico modo per prendere le curve in velocità adeguata e non perdere troppo tempo nell’ingaggiare la curva nel modo giusto. Se si affronteranno le curve nel modo tradizionale, ossia seguendone la traiettoria naturale il tempo non passerà mai. Inoltre, paradossalmente, derapare è sostanzialmente l’unico modo di affrontare una curva senza troppi rischi di andare a sbattere.

Giocare con l’acceleratore ed il freno permetterà di effettuare il drift e di muoversi in velocità lungo le curve in modo controllata. Questo permetterà di risolvere molti problemi. Inoltre, essendo auto elettriche, la derapata permetterà di recuperare energia che potrà essere accumulata per poi essere trasmessa poi al turbo. Ogni vettura ha diverse batterie per il boost.

Le piste hanno anche delle zone dove sono presenti le ricariche delle pile per il turbo che quando attivato permetterà di raggiungere velocità inaudite per un breve periodo di tempo. Ovvio sapere usare questa opzione nelle parti giuste del tracciato.

Da evitare gli impatti. Sia con gli avversari che soprattutto con le barriere delle piste. Il motivo? Semplice: queste monoposto non sono indistruttibili e se la loro integrità verrà meno (un indicatore con la percentuale in basso a sinistra ci mostrerà i danni al nostro bolide), ci sarà il respawn con conseguenze nefaste visto che si dovrà ripartire da fermi e perdere troppo tempo.

Contrariamente ad altri titoli di corse futuristiche non ci sono armi da attivare o bonus e malus attivi e passivi da applicare ma ci si gioca tutto secondo regole sportive. Insomma, lo stile del gameplay richiama in diversissime occasioni quello di Ridge Racer, classico senza tempo di Bandai Namco.

Abbiamo trovato la giocabilità abbastanza fluida ed interessanti i vari compromessi offerti da vetture e relative componentistiche che non daranno mai vita alla monoposto perfetta. Questo spingerà gli appassionati a studiare per trovare la soluzione migliore (o meno peggiore) per affrontare questa o quella pista.

Discreta l’intelligenza artificiale anche se a tratti ci è parsa altalenante. Complessivamente possiamo dire che Xenon Racer possa offrire ore divertenti di gameplay e, cosa più importante (grazie anche ai tre livelli di difficoltà) mai frustrante ed adatto a tutti.

COLORI SGARCIANTI, LINEE AGGRESSIVE, MUSICA INTERESSANTE

Xenon Racer offre un più che valido comparto tecnico grazie anche al buon utilizzo dell’Unreal Engine su cui si basa il titolo. 3DClouds ha svolto, a nostro avviso, un buonissimo lavoro complessivo pur con qualche piccola incertezza. Nulla di grave.

La grafica offre ambientazioni interessanti e, tutto sommato, variegate benché le location siano soltanto sette. Troviamo metropoli futuristiche con grattacieli immensi o scorci di natura incantevoli come in Canada dove i boschi la fanno da padrone o lo sfarzo della Costa Azzurra e Dubai tra palme e spiagge di lusso con il tracciato che costeggia grattacieli dalle linee audaci.

Per non parlare delle vetture dal design aggressivo e davvero interessante che richiamano, ovviamente, le supercar di marca. Non avendo licenze ufficiali, gli sviluppatori, si sono chiaramente ispirati e sbizzarriti offrendo comunque un discreto numero di monoposto e relative personalizzazioni. Su quest’ultimo fronte dobbiamo ricordare la possibilità di customizzazioni cosmetiche che sono davvero tante. I modelli poligonali sono veramente ben realizzati ed a tratti sono anche spettacolari quando, in fase di accelerazione, mostrano alcune parti mobili in azione per dare spazio alle turbine.

A tal proposito, giusto ricordare anche qui che le sinuose vetture futuristiche sono state disegnate da Marcello Raeli, ben noto per i suoi lavori con brand del calibro di Subaru, Ferrari e Koenigsegg.

I dettagli dei vari asfalti delle piste non mancano, manti perfetti o rovinati, o ancora segmenti di pista bagnati e così via con una buona qualità generale delle texture. Non mancano anche gli effetti particellari, ma anche quelli ambientali. Non troveremo pioggia o neve. Al massimo cielo nuvoloso e qualche chiazza di bagnato a terra. Peccato, inoltre, che manchi il clima dinamico. Nelle corse singole, comunque, potremo scegliere in quali condizioni correre: al giorno, sotto le nuvole, al sole o di notte. Proprio di notte si notano gli splendidi effetti di luce mentre abbiamo apprezzato la pista canadese per l’ottima caratterizzazione naturalistica che si discosta dalle altre location.

Generalmente le ambientazioni hanno colori netti, sgargianti ma con gusto in un contesto futuristico scintillante ed ottimistico se pensiamo che in questa visione di 3DClouds le macchine volanti sono già realtà. Inoltre, quella che sembra essere un’evoluzione estrema della attuale Formula E vanta soluzioni in grado di far letteralmente volare i bolidi elettrici anche a 400Km orari. Ci preme ricordare che, fino allo scorso anno, nella Formula E reale, le batterie delle monoposto non consentivano di concludere un gran premio intero e si doveva fare il cambio della vettura (gemella ovviamente) per vedere la bandiera a scacchi.

Tornando a noi, la nota dolente sta in alcuni rallentamenti che abbiamo notato saltuariamente. Nulla di grave, ci mancherebbe, ma sono presenti ogni tanto dei cali che tuttavia non inficiano troppo sul gameplay ma che, tuttavia, possono far perdere quella frazione di secondo decisiva.

Nondimeno, troviamo anche alcuni sporadici effetti pop-up durante la presentazione delle gare.

Apprezzabile, invece, l’interfaccia grafica che ci mostra tutti i dati essenziali in maniera egregia e con un bello stile. Tra le finezze notiamo sulla mappa del circuito le sagome olografiche delle vetture degli avversari quando siamo nelle vicinanze nonché la distanza che ci separa dagli altri.

Sempre nei punti forti, possiamo sicuramente annoverare la colonna sonora che offre diversi brani interessanti dai diversi stili in grado di accompagnare molto bene l’azione in pista. Non ci stupiremmo di trovare un dlc dedicato alla OST.

COMMENTO FINALE

Xenon Racer ci ha convinti. 3DClouds ha svolto un buonissimo lavoro grazie ad un prodotto decisamente solido sotto diversi aspetti, ad un gameplay senza particolari fronzoli. Offre, inoltre, un interessante visione – vogliamo pensarla così – della Formula E del futuro.

La giocabilità, di contro, non offre compromessi: si spinge a tavoletta come forsennati e si derapa come neanche Tazio Nuvolari, al quale generalmente si attribuisce l’invenzione della sbandata controllata (o derapata, ndr), fece nella sua immensa carriera. Semplice, diretto ma in grado anche di offrire qua e la spunti per la tattica (spiccia, ovviamente) e comunque una sfida continua.

I contenuti non mancano: la Carriera è lunga, e si sbloccheranno diverse vetture e personalizzazioni. La customizzazione permette di modificare oculatamente i nostri mezzi sia a livello prestazionale che prettamente estetico. Non mancano le modalità online.

Tecnicamente, grazie anche al buon utilizzo dell’Unreal Engine che muove il tutto, il titolo offre generalmente un bel vedere. Peccato per il numero delle location davvero esiguo. Anche le vetture non sono tante ma si tratta pur sempre di un gioco che si ispira a monoposto. Alla fine può andar bene così. Inoltre, tali monoposto sono veramente di ottima fattura. La grafica è molto pulita, fluida e discretamente dettagliata. Non mancano effetti speciali ma ogni tanto ci sono cali di framerate e degli effetti pop-up lievi durante la fase introduttiva delle corse. Buona la colonna sonora con una ventina di brani ben assortiti. Se cercate un buon gioco di corse futuristiche che rievochi Rdige Racer, Xenon Racer può fare al caso vostro.

Pregi

Un buon gioco di corse futuristiche. Gameplay arcade interessante. Grafica gradevole. Design delle vetture piacevolmente avveniristico. Personalizzazione delle vetture. Bella colonna sonora. Modalità Carriera tutto sommato ricca.

Difetti

Qualche sporadica incertezza grafica. Lievi cali di framerate. Poche location.

Voto

8