Monster Energy Supercross 2, Recensione
Il nostro DannyDSC ha giocato il nuovo capitolo della serie targata Milestone. Ecco cosa la recensione
Se c’è una cosa che la nostrana Milestone sa fare, sono i giochi di corse. Specialmente quelli rivolti al mondo delle due ruote.
Dopo l’ormai noto passaggio all’Unreal Engine 4, che ha portato in dote grafica ed effetti migliorati, la Software House italiana ci ha proposto Ride 3, una lettera d’amore a tutti gli amanti delle moto, che pur con qualche piccola sbavatura, è davvero un buon titolo. Il passo successivo, è stato quello di rivisitare il mondo delle 2 ruote da cross, e con Monster Energy Supercross 2, Milestone ha voluto migliorare la già buona esperienza del primo capitolo, affinando il gameplay e migliorando sensibilmente la grafica.
Il titolo in questione è uscito lo scorso 8 febbraio su Pc, PS4, Xbox One e Switch. Il nostro DannyDSC recensisce per noi il nuovo episodio della serie dedicata agli amanti delle moto scoperte e degli sterrati. Per l’esattezza si occupa della versione PS4.
MOTORI ACCESI
Il Supercross è la versione sotto “steroidi” del motocross, e Milestone ne sa una più del diavolo quando si parla di due ruote. Chi, se non la software house milanese, poteva sfruttare la licenza ufficiale AMA (American Motorcyclist Association)? In realtà, l’occasione l’aveva colta già l’anno scorso (proprio 365 giorni fa), proprio con il primo episodio di questa serie, e con risultati tutto sommato positivi.
Probabilmente non soddisfatta dei risultati, ha deciso di tornare nuovamente sui suoi passi in questo secondo capitolo per fornire un’esperienza ulteriormente migliorata, grazie all’uso del nuovo Unreal Engine, e all’esperienza maturata con Ride 3 e Gravel.
Avviato il gioco, prima di passare al menu principale verremo introdotti nel tutorial, che ci spiegherà i comandi base della moto su un tracciato di prova.
Inizialmente, soprattutto per chi non è avezzo al genere o non ha provato il capitolo precedente, l’impatto è quantomeno spiazzante. Tenere la moto sul tracciato è davvero difficile, e abituati come siamo ai giochi di corse, ci intestardiamo ad usare il freno cercando di tagliare le curve come fossimo su un gioco di formula uno.
Il risultato è una sequela di cadute su cadute, errori grossolani e non, con il nostro povero pilota che vola dalla moto e cade a terra (o si stampa su un paletto) nei modi più disparati. Al termine della gara, abbiamo appreso si qualche nozione, ma ancora non abbiamo capito come tenere la nostra moto sul tracciato. Consci delle nostre debolezze, decidiamo di passare oltre e dare uno sguardo al menu principale, sicuri che allenamento e dedizione daranno i loro benefici.
AL VIA
Il menu principale presenta oltre all’immancabile modalità multiplayer, anche l’editor dei tracciati, la possibilità di personalizzare il nostro pilota e ovviamente tutte le modalità legate al gioco offline. Per quel che concerne queste modalità, vero fulcro dell’intera esperienza, passiamo dal singolo evento alle prove a tempo, dal campionato personalizzato al compound, una sorta di area open world dove potremo esercitarci liberamente a affrontare sfide di vario tipo.
Tale area, si ingrandirà man mano che vinceremo sfide e campionati, così da permetterci una più ricca esplorazione. È anche un’ottima modalità per allenarsi in tranquillità. Da notare che rispetto all’iterazione precedente, il compound è attivo da subito, quindi non avremo bisogno di sbloccarlo. Ma la modalità principe (chiaramente) di Monster Energy Suprecross 2 è la carriera.
Il gioco, che gode della licenza AMA, porta con sé tutti i piloti ufficiali delle categorie 250 East, 250 West, e 450. Prima di scegliere se partire dalla East o West, dovremmo decidere quale moto usare tra quelle disponibili, e personalizzare il nostro avatar. Sia per quel che riguarda le moto, che la personalizzazione del nostro pilota, c’è davvero l’imbarazzo della scelta tra livree, volti, tute, fino a poter personalizzare il colore delle singole parti della moto.
Pronti a partire, è il momento di scegliere lo sponsor che ci supporterà durante la lunga stagione di corse. Ogni sponsor ha dei requisiti in base al piazzamento in gara, che se soddisfatti porteranno moneta sonante nelle nostre casse, utile per migliorare la nostra moto e personalizzare ulteriormente il nostro pilota con caschi o tute griffate. Più lo sponsor è importante (e con le tasche belle profonde), più i requisiti saranno alti. Altra novità introdotta in questo capitolo è il passare del tempo durante la stagione, che si traduce in un calendario dove avremo la possibilità di decidere cosa fare durante la settimana che precede la corsa. Potremo allenarci, migliorando ad esempio la stabilità in curva e gli scrubs (ci arriveremo tra poco), oppure potremo cimentarci in una sfida (che si terrà nel compound) con un altro pilota con cui abbiamo acceso una rivalità dopo averlo preso a ruotate nella gara precedente. Potremo poi decidere di metterci in posa per lo sponsor e guadagnare qualcosina o proporci ai media e ai fan per migliorare la nostra fama.
APRITE I CANCELLLI!
Allenamento e dedizione hanno dato i loro frutti, siamo pronti per la nostra prima gara. Oltre ad una buona partenza, che otterremo se sapremo usare frizione e acceleratore con sapienza, salti, scrubs e un buon uso del cambio saranno fondamentali per portare a casa un buon piazzamento. Per quel che riguarda i salti e gli scubs (ossia vere e proprie evoluzioni in cui i piloti si cimentano durante i salti), dovremo imparare bene a gestirli cercando di atterrare nel minor tempo possibile, e al contempo avere una buona accelerazione per non perdere terreno nei confronti degli avversari.
Questo nuovo capitolo, propone proprio per questo una nuova fisica e gestione dei pesi, molto più realistica ma anche ostica nell’apprendimento. Il risultato però, è appagante, e grazie anche all’aiuto “in-game” sotto forma di “frecce” che ci indicheranno la traiettoria migliore per eseguire il salto, il compito sarà un po’ meno gravoso. Il modello di guida è realistico e davvero profondo, tanto che anche a livello “molto facile”, il gioco propone un buon livello di sfida. Per i neofiti (per il nostro DannyDSC che ha scritto l’articolo ndr.) ci viene in aiuto anche il tasto Rewind, che in caso di caduta ci permetterà di “riavvolgere” una porzione della gara cercando di non commettere lo stesso errore. Il Rewind è disponibile in quantità illimitata, e soprattutto durante i primi approcci alle gare, ne faremo un largo uso.
Sebbene tolga qualcosa al realismo, si dimostra utile e tutto sommato si armonizza perfettamente nel contesto di gioco. Anche la gestione del cambio (con la possibilità di scegliere tra manuale e semi-automatico) e della frenata sono molto realistiche, tanto che si impara subito che è molto meglio togliere il piede dall’acceleratore al momento giusto e approntare la curva piuttosto che intestardirci ad usare il freno che altro non farà che farci scivolare per terra. Uno spettacolo alla partenza il “gruppone” che si forma, e anche se assisteremo a qualche scena divertente (andando addosso ad un avversario nel tentativo di usarlo come freno umano, finiremo a terra perchè un’altro ci ha appena sfiorato), e quindi con un sistema di collisioni da rivedere, c’è sempre da divertirsi.
GRAFICA E SONORO
Graficamente parlando, il gioco si difende bene, segno che Milestone sta migliorando molto nell’uso dell’Unreal Engine 4. Gli stadi, il bordo pista, e anche il terreno sono davvero ben realizzati, e anche se le scie delle ruote non sempre rimangono impresse per bene sul terreno, il risultato è pregevole. La realizzazione dei piloti e delle moto è davvero magnifica, tanto che a volte, durante la gara, siamo riusciti a distinguere la sospensione che avevamo acquistato dallo store poco prima.
Anche il compund ha subito un netto miglioramento, e anche se i modelli degli stabili appaiono un po’ spigolosi, il risultato finale è buono, anche se l’acqua è ancora il tallone d’achille del titolo a livello grafico. Meno buoni anche i modelli dei personaggi quando non sono in gara, un po’ troppo spigolosi. Questo comunque non va a compromettere l’esperienza di gioco, che come dicevamo, sia per quel che riguarda il gameplay che per il “colpo d’occhio”, è davvero di ottimo livello. Buona anche la colonna sonora, che ci accompagnerà in questa avventura con brani rock molto orecchiabili.
COMMENTO FINALE
Milestone ha saputo sfruttare l’esperienza di Ride 3 e del primo Supecross per proporre una nuova iterazione che non va a rivoluzionare la formula, ma la migliora decisamente. La mole già corposa di contenuti è stata affinata per far si che l’esperienza sia più coinvolgente ed appagante che mai.
La fisica di gioco si rivolge sia a chi non è avvezzo a questo tipo di giochi, e soprattutto a chi è un fedele appassionato delle due ruote da cross. Il fango che si deforma, gli stadi che sembrano vivi, rendono le sessioni di gioco vibranti e soddisfacenti.
La software house italiana è chiaramente favorita quando si parla di titoli che hanno come protagonista le 2 ruote, e sia in Ride 3, che in questo Monster Energy Supercross 2, questo amore è tradotto in un’esperienza che vi invitiamo a provare.
Pregi
Grafica di ottimo livello. Buon livello di sfida. Personalizzazione di moto e avatar ai massimi. Buona (ma sempre migliorabile) la modalità Carriera.
Difetti
Modelli dei personaggi inferiori rispetto al resto. Gestione dei pesi e delle traiettorie che richiede tempo e dedizione per un corretto apprendimento.
Voto
8