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Aragami, Recensione

Lo stealth rimasto nell’ombra, lo abbiamo provato

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Siamo ben consapevoli dell’aumento esponenziale dei titoli stealth o presunti tali negli ultimi anni. Raramente, infatti, le tecniche furtive sono gli unici strumenti utili per proseguire in un gioco poiché l’opzione dell’attacco frontale è sempre contemplata.

Una delle poche eccezioni è rappresentata da Aragami. In questo action stealth in terza persona, nato come progetto universitario, l’unico modo per poter proseguire è quello di far fuori i nemici in maniera silenziosa. Il lavoro dello studio indipendente Lince Works prende spunto da alcuni titoli sia nell’ambito gameplay, come Tenchu o Dishonored, sia nell’ aspetto grafico, vedi Okami e Journey. Andiamo quindi a vedere come Aragami se e come ha sviluppato e fatto suoi questi aspetti e non solo.

Ecco la nostra recensione della versione Pc a cura del nostro Giuseppe Stecchi. Buona lettura.

L’ETERNO SCONTRO TRA IL BENE ED IL MALE

Lo scontro eterno tra bene e male, tra luce e ombra è alla base di Aragami. Lo spirito oscuro che dà il titolo al gioco, viene evocato da una proiezione astrale di Yamiko. Quest’ultima chiede di essere liberata dai componenti del clan Kaiho che, secondo quanto detto dalla ragazza, hanno conquistato la terra dall’ombra Nisshoku, guidata dall’Imperatrice dell’Ombra. Afferma che dopo aver vinto la guerra, hanno imprigionato l’Imperatrice e i suoi servitori nel tempio principale di Nisshoku, tra cui Yamiko.

Per liberarla, l’Aragami dovrà trovare sei talismani per sbloccare la prigione. Questi preziosi oggetti dovranno essere trovati però prima della fine della notte. In caso contrario l’Aragami si dissolverà non appena la luce del sole lo colpirà.

La trama, non cosi banale come potrebbe sembrare, non viene mostrata immediatamente ma ci viene rivelata poco alla volta. Scopriremo la storia grazie a dei flashback o a conversazioni dei nemici, che possiamo ascoltare prima di eliminarli nell’ombra. Aspetto fondamentale inoltre, è che contrariamente a quanto la storia ci insegna, qui le ombre rappresentano il bene contro il regno della luce e i suoi infidi scopi.

UNA CONTINUA SFIDA

Da quanto prima detto, si evince che controlliamo uno spirito oscuro, Aragami, con le sembianze di un assassino, in grado di sfruttare le ombre a proprio vantaggio per eliminare i nemici senza essere notato. Fin da subito notiamo come l’ombra è la nostra unica alleata, un’alleata con la a maiuscola.

Letteralmente con il favore delle tenebre dobbiamo avanzare in varie zone controllate dai soldati del clan Kaiho, raccogliere pergamene utili per le abilità e arrivare alla fortezza senza essere scoperti. La prima abilità con cui dobbiamo destreggiarci è quella del teletrasporto. Aragami può infatti teletrasportarsi su quelle parte di ombra della mappa, ma così facendo impiega “Shadow Essence”, raffigurata sotto forma di rune sul suo mantello. Shadow Essence che si carica e scarica a seconda che ci troviamo nell’ombra o esposti alla luce. Nelle vicinanze di fonti di luce il mantello allora, inizierà a scolorirsi, ed i simboli intessuti su di esso scompariranno e saremo costretti a cercare uno spazio d’ombra.

I nemici rappresentati dalle guardie della Luce, possono metterci KO con un solo colpo. La pianificazione è fondamentale. È indispensabile identificare con esattezza la posizione e i movimenti di ogni sentinella prima di decidere cosa fare, vista l’impossibilità di usare l’attacco frontale. Una volta averci preso la mano, saremo in grado di concatenare gli spostamenti. Ad esempio possiamo creare zone d’ombra come ponte per raggiungere una guardia, abbatterla e tornare immediatamente al sicuro negli angoli meno esposti della mappa.
Alla fine di ogni livello riceveremo una valutazione che considera vari fattori come il tempo impiegato per completare il percorso, la quantità di volte che si è stati individuati e il tipo di approccio adottato. Riceveremo bonus diversi a seconda che il livello sia stato completato senza essere stati scoperti, senza aver ucciso nessuno o se abbiamo eliminato tutte le guardie. Nonostante il loro essere numerosi e la loro cattiveria, l’IA dei nemici non è proprio brillante. Potremo, quindi, eliminarli senza nessuna difficoltà dopo aver ottenuto un cospicuo numero di abilità.

Come sopra anticipato, le pergamene raccolte serviranno ad Aragami a salire di livello e a far crescere l’albero delle abilità, divise in tre categorie: poteri dell’ombra, tecniche offensive, tecniche difensive. Il nostro spirito non sarà da solo. Ad aiutarlo infatti, ci sarà il corvo Kurosu grazie al quale riusciremo ad orientarci meglio e contrassegnare i nemici in modo tale da seguire i loro spostamenti.

È giusto ricordare come il titolo abbia anche un’opzione per giocare in cooperativa. Giocare in compagnia di un amico dà quel pizzico in più che serve.

Inoltre, l’espansione Nightfall, offre una nuova campagna ambientata prima degli eventi della trama principale. Questa permette ai giocatori di cimentarsi in nuove sfide e scenari ancora più complicati offrendo un capitolo importante nella storia della trama originale. Sono presenti gli assassini dell’Ombra Hyo e Shinobu sulle tracce del misterioso “Alchimista” durante una missione conclusiva per recuperare un compagno perduto molto tempo fa. Gli appassionati utilizzano i nuovi poteri dell’Ombra in una campagna diversa che offre tre nuove tecniche dell’ombra e quattro nuovi capitoli.

ASPETTO CLASSICO MA CON STILE

Dal punto di vista grafico Aragami propone uno stile classico e caratteristico, ispirato ai disegni classici orientali. Lo scontro tra luce e oscurità diventa a livello grafico, un piacevole incontro: degni di nota sono i passaggi dalle zone di ombra a quelle di luce. Anche i luoghi presenti sono ispirati dalla cultura nipponica come i santuari del Monte Koya e di Itsukushima. I dettagli delle ambientazioni sono ben curati, anche senza le opzioni grafiche al massimo e senza necessità di un computer di alta gamma.

Grande difetto invece, è l’instabilità del frame-rate: durante le fasi di teletrasporto o di esecuzione di un nemico, ecco che gli scatti prendono il sopravvento. Situazione che mette a rischio la missione o che ce la fa addirittura fallire.

Il comparto sonoro, invece, fa il suo dovere creando ulteriormente atmosfera grazie a buoni pezzi.

COMMENTO FINALE

Nelle ultime battute possiamo dire che Aragami è un buon titolo e ben realizzato. Purtroppo, la modalità stealth diventa ripetitiva: le missioni risultano essere alla lunga simili. Una volta compresa la tecnica, i movimenti e i tempi dei nemici, non ci vorrà molto per arrivare alla fine dello stage.

Tempo che diminuirà ancora se decidiamo di procedere senza uccidere alcun nemico e che aumenterà se portiamo avanti le missioni in cooperativa con un amico, sempre calcolando all’unisono le azioni da compiere, a rischio il fallimento della missione.

Per fortuna, l’espansione Nightfall aumenta i contenuti e migliora la varietà del gioco che aumenta di interesse.

Un buon titolo a livello generale, adatto per chi ama la pazienza e la pianificazione nonché a chi piace giocare in cooperativa con un amico… a patto che sia quello giusto.

Pregi

Vero stealth. buon design. trama non scontata. Modalità cooperativa.

Difetti

Una certa ripetitività. Il frame-rate ballerino.

Voto

8+

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