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Ride 3, Recensione

Il terzo capitolo della serie motociclistica di Milestone mostra tanta maturità

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Gli amanti delle due ruote aspettavano da tempo l’uscita di Ride 3. La serie motociclistica griffata Milestone ha fatto il suo esordio a fine novembre (giorno 30) uscendo su Pc, PS4 ed Xbox One. Tante le novità per questo capitolo che vuole offrire – grazie alla passione degli sviluppatori – una panoramica enciclopedica sul mondo delle moto.

Al tempo stesso, però, grazie all’utilizzo dell’Unreal Engine 4, ha voluto fare un salto di qualità svoltando col passato, un po’ come per altri suoi titoli racing recenti.

Insomma, Ride 3 vuole essere la summa delle esperienze passate ed un punto sempre più autorevole per i supporter della motocicletta. Ecco il nostro racconto su questo titolo che porta, lo diciamo fin da subito, la serie – nata nel 2015 – a nuove vette.

UN GIOCO SEMPRE PIU’ ENCICLOPEDICO

Giusto, iniziare la nostra recensione, relativa alla versione Pc, parlando dei numeri di Ride 3. Perché i contenuti base sono già impressionanti. Ne abbiamo parlato in questo nostro articolo ma riproponiamo in sintesi alcune cifre indicative che danno il senso della varietà e della longevità di questo nuovo titolo.

Da sempre gli sviluppatori italiani hanno sperato di far diventare Ride come la serie Gran Turismo per le due ruote. Mai come quest’anno, dobbiamo aggiungere, ci sono andati vicini. E definirlo così non è più un’utopia e neppure è sintomo di essere troppo “nazionalisti” ma un possiamo scrivere con una punta di orgoglio che Ride 3 può davvero essere considerato anche all’estero come il Gran Turismo delle moto.

I numeri sono dalla sua. La versione base del gioco include più 240 moto in partenza con 26 marchi. Tali motoclette sono suddivise in sette categorie:

  • Naked & Heritage – l’ideale per chi vuole avere il vento fra i capelli, ma con stile.
  • 2 strokes – il suono acuto e malinconico dello sprint “vecchia scuola”, ancora oggi nel cuore di tanti biker.
  • Vintage Bike – per chi ama le due ruote, non c’è niente di meglio che guidare un pezzo di storia del motociclismo. Bisogna conoscere il passato, per apprezzare al meglio le novità che ha in serbo il futuro!
  • Maxienduro– una delle novità di RIDE 3, il mezzo perfetto per andare ovunque (e più veloce degli altri).
  • Supermotard – ad ogni curva una scarica di adrenalina. Grazie ai tracciati dedicati con sezioni off road, sarà possibile sfruttare al meglio la potenza di questi mostri a ruote liscie.
  • Sportbikes– le regine della pista, aggressive e velocissime. Sono incluse anche le moto di alcuni dei team più importanti del campionato BSB (British Superbike), come Anvil Hire TAG Racing Yamaha, il Bournemouth Kawasaki, o il Be Wiser Ducati con cui Shane Byrne ha vinto gli ultimi due campionati.

Capirete, quindi, che oggettivamente la varietà di condizioni delle piste sia molto grande.

Ogni modello di motocicletta, infatti, non è differente solo esteticamente ma ha la sua guidabilità differente ed è possibile personalizzarlo non solo visivamente grazie all’editor delle visiere ma anche potenziarlo in diverse parti della componentistica in maniera molto simile a quanto si fa in Gran Turismo.

Possiamo potenziare il motore, la trasmissione, la centralina elettronica, i freni, gli scarichi, montare gomme da gara e così via. Queste caratteristiche andranno a migliorare i parametri di ogni singola moto quali accelerazione, velocità massima, maneggevolezza e forza frenante. La valutazione di questi parametri va da uno a dieci. Inoltre ci sono i punti prestazione che servono a capire quanto questo o quel modello sia effettivamente performante.

Le diverse gare della modalità carriera, inoltre, hanno dei limiti minimi e massimi nei quali le moto possono partecipare.

I circuiti, invece, sono 3012 in più rispetto al capitolo precedente – le varianti, dovute alle diverse configurazioni, sono quasi una sessantina. Troviamo location come Monza, Imola, Laguna Seca, Daytona, Brands Hatch, Franciacorta, l’Algarve, Macao e molti altri. Ovviamente, anche i vari tracciati hanno le loro categorie:

  • GP– la massima espressione della velocità, su circuiti iconici come Autodromo Nazionale Di Monza, Donington Park Circuit, Circuit De Nevers Magny-Cours, Nürburgring e molti altri.
  • COUNTRY– per correre immersi in alcuni dei panorami più belli del mondo, sulle strade più amate dai motociclisti come Garda e Tenerife.
  • CITY CIRCUIT – una delle sfide più ardue, una gara in notturna sulle strette strade cittadine di Macau.
  • SUPERMOTARD – per driftare come si deve è necessario correre su circuiti che permettano di sfruttare al meglio le caratteristiche del mezzo, come Autodromo di Franciacorta e Pista South Milano – Ottobiano, su cui è disponibile anche la variante off-road, e Castelletto Circuit.
  • ROAD RACING – strade cittadine che in particolari occasioni si trasformano in circuiti per bolidi a due ruote come Ulster GP, Southern 100, Imatra e molti altri.
  • DRAG RACE – molti cavalli, una lunga strada dritta e un solo obiettivo, essere il più veloce. Mai sentito parlare di Route 66 o Salt Flats?

Qui troverete la lista completa.

LA CARRIERA E’ IL FIORE ALL’OCCHIELLO, UNA VERA ENCICLOPEDIA

La modalità Carriera è senza dubbio la più corposa del gioco ed è quella che forma ogni pilota. Per fare strada attraverso le centinaia (letteralmente) di eventi itineranti in tutto il mondo dovremo provare tutte le categorie di moto presenti.
Per andare avanti, però, servono i risultati in pista per ottenere crediti (i soldi) da spendere per l’acquisto di altre moto e dei relativi aggiornamenti tecnici, e le stelle. Quest’ultime si ottengono conquistando i primi tre posti di ogni singola gara e sbloccano capitoli successivi oltre che ricompense.

Ogni segmento della Carriera vanta un minimo di cinque eventi che vanno dalle classiche gare alle corse a tempo o, man mano che si andrà avanti, a gare punto a punto o campionati interi. Una modalità davvero profonda, ben realizzata e calibrata che ci permette di evolvere anche il nostro parco moto presenti nel nostro garage oltre a partecipare a competizioni sempre più stimolanti ed articolate. Anche qui, i riferimenti alla serie Gran Turismo sono evidenti.

Troviamo anche opzioni veloci come la corsa singola, il time attack e la drag race, oltre agli eventi settimanali. Sono presenti, naturalmente, gare multiplayer online. Insomma, Ride 3 permette di cimentarsi in tante specialità.

La longevità del titolo si fonda senza dubbio sulla Carriera davvero imponente e sicuramente punto di forza di questa produzione italiana. È certamente il fiore all’occhiello del gioco anche perché offre tantissime informazioni. Una vera e propria enciclopedia delle due ruote visto che propone cenni su tutti i modelli che utilizzeremo con preziose schede informative sia dal punto di vista storico che tecnico.

GAMEPLAY SCALABILE ED ADATTO A TUTTI

Milestone ha ovviamente puntato anche al gameplay. Una cosa fondamentale per divertire. Da sempre i suoi titoli sono caratterizzati dalla possibilità di regolare le diverse opzioni di guida. Ne deriva un gameplay adatto a tutti. Ai bimbi alle prime esperienze, ai più esperti e smaliziati.

Ovviamente ci sono anche i livelli di difficoltà preselezionati ma anche modificare la percentuale dell’intelligenza artificiale degli avversari. Questa opzione influisce sulla velocità, aggressività e comportamento complessivo dei piloti. Peccato che alcune volte i nostri avversari abbiano comportamenti non impeccabili. Il livello di simulazione influirà, invece, sulla semplicità o meno di rimanere in sella al nostro bolide. Non manca l’attivazione delle traiettorie ideali, la possibilità di cambiare marcia automaticamente o manualmente ed utilizzare la funzione rewind che permette di riavvolgere il tempo e ripetere un determinato passaggio anziché riavviare la gara. Ci sono anche gli aiuti alla guida come la frenata automatica, i freni congiunti, l’ABS, l’anti impennate e l’aiuto fuoripista che però per un autentico rider sono come l’aglio per i vampiri.

Insomma, l’esperienza migliore è, chiaramente, quella nuda e cruda, senza aiuti di sorta. Ma chi non vuole frustrazioni può certamente optare per un determinato aiuto piuttosto che per un altro e personalizzare la difficoltà a seconda della propria esperienza. Nessuno vieta di rimodulare in continuazione queste opzioni  permettendo al gioco di offrire esperienze simulative intense quanto divertenti prove in stile arcade.

In pista, inoltre, il gameplay è condizionato dalla motocicletta che utilizzeremo nonché dalle sue eventuali modifiche. Un risultato davvero notevole che ci permetterà di trovare effettivamente delle differenze tra una moto vintage ed una da competizione. Il comportamento è notevolmente differente e si apprezzano anche i miglioramenti apportati dalle modifiche, anche se lievi.

Ride 3 ci porta nel mondo di gioco grazie ad un hub molto bello dove possiamo tenere sotto controllo tutto quello che ci serve: il nostro garage con i nostri veicoli, le concessionarie per poter acquistare direttamente le moto, la personalizzazione visiva anche del nostro alter ego (peccato per i pochissimi modelli presenti nell’editor del pilota) che possiamo modificare anche nell’abbigliamento acquistando giacche, pantaloni, magliette, scarpe e tute.

L’editor delle livree, inoltre ci permette di sbizzarrirci nella realizzazione di livree. Sarà possibile salvarle e condividerle. Questo vuol dire che potremo scaricare le creazioni degli altri appassionati.

L’UNREAL ENGINE 4 CI REGALA ALCUNI SCORCI MOZZAFIATO

Milestone sta puntando molto sull’Unreal Engine 4. Il motore grafico di Epic Games è già stato utilizzato per Gravel, ma anche per gli ultimi titoli della serie MXGP dedicata al motocross ed a MotoGp 18. La software house milanese sta prendendo, quindi, grande confidenza con il potente engine ed il risultato tecnico in Ride 3 è molto buono.

Il titolo è molto fluido ed in pochissime occasioni c’è stato un calo di frame-rate. Tolti, sostanzialmente, gli effetti pop-up e questo è ovviamente una gran notizia. In pista i dettagli sono buoni anche se non eccellenti. I circuiti sportivi sono infatti un po’ “troppo puliti”. Ride 3 dà il meglio di sé nelle piste urbane ed extra urbane che hanno degli scorci mozzafiato. Ci hanno convinti i vari effetti particellari ed anche sotto la pioggia siamo rimasti impressionati con una menzione di merito anche per le gare in notturna.

Rispetto al suo predecessore, Ride 3 è un deciso passo in avanti. Ci ha impressionato il comparto sonoro. Sia perché le musiche sono ottime sia per la vera colonna sonora, ovvero il rombo dei motori. Quest’ultima parte è resa molto bene e con una buona fedeltà. Il tutto accompagnato dall’audio ambientale che fa in pieno il suo dovere ed amplifica quanto appena descritto. L’avvicinarsi degli avversari è tangibile grazie al coro dei rombi dei vari motori così come una staccata o dei cambi di marcia decisi o decelerazioni improvvise alzano i toni di un concerto che per gli appassionati può essere un concerto imperdibile.

COMMENTO FINALE

Ride 3 è un titolo assolutamente consigliato a tutti gli amanti delle due ruote. Potenzialmente ha tutto quello che serve per essere giocato per centinaia e centinaia di ore. Merito di un parco moto enorme che via via si incrementerà grazie all’uscita dei vari dlc, una varietà di tracciati davvero notevole ed una modalità Carriera davvero encomiabile. Se siete amanti di Gran Turismo, potrete senza dubbio considerare Ride 3 come il Gran Turismo delle due ruote.

Anche il gameplay ampiamente scalabile offre ad una vastissima gamma di appassionati – dal neofita al più esperto – soluzioni utili ed adatte al proprio livello di abilità. Le opzioni permettono di non far frustare chi si affaccia per la prima volta a questo genere di gioco e accompagnano i vari utenti ad una crescita graduale che è davvero ottima.

Dal punto di vista tecnico, c’è un enorme balzo in avanti rispetto al pur ottimo Ride 2, uscito due anni fa. L’utilizzo dell’Unreal Engine 4 si nota anche se ci sono alcune piccole sbavature qua e la ed alcuni circuiti, per quanto ben riprodotti, sono un po’ poveri di dettagli. Di contro, i tracciati stradali ed urbani offrono meraviglie paesaggistiche. Le gare in notturna e sotto la pioggia fanno il resto. Ride 3 ha sostanzialmente tutto quello che serve per divertire ed appassionare. Le tante modalità sono valide, notevole anche quella per l’editor delle livree che possono essere condivise dagli utenti. Ma il clou, nonostante la presenza del multiplayer online e delle sfide settimanali, è la modalità Carriera: grande, varia, longeva, rigiocabile. Milestone sembra aver trovato la quadra e Ride 3 rappresenta la maturità alla serie.

Pregi

E’ il Gran Turismo delle moto. Modalità Carriera davvero ben fatta. Numeri contenutistici enormi ed in aumento. Ottimo gameplay. Graficamente offre diversi spunti convincenti…

Difetti

… ma in alcuni dettagli perde l’impatto. Piccole sbavature qua e la. Intelligenza artificiale discreta ma da migliorare.

Voto

9-

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2 commenti su “Ride 3, Recensione”

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