Dopo Skyrim SE e le ultime espansioni per The Elder Scroll Online, Bethesda ha quindi proposto la beta preview di Fallout 76 del nuovo progetto multiplayer basato sul setting della celebre serie ruolistica post apocalittica. Le premesse parlano di un titolo che vuole sorprendere, divertire, farci incontrare nuovi amici, e soprattutto… sopravvivere.
In attesa del debutto ufficiale dell’action gdr in arrivo in versione definitiva il prossimo 14 novembre su Pc, PS4 ed Xbox One, abbiamo effettuato i test.
Come sarà andata? Ecco il racconto del nostro DannyDSC, tra orari problematici e download infiniti (l’ultimo addirittura di 30 GB), della B.E.T.A., di Fallout 76.
RISVEGLI
Concluso il filmato iniziale, in pieno stile Fallout, il nostro personaggio si sveglierà nella sua stanza da letto, pronto per la sua missione: ripopolare l’Appalachia dopo la fine della guerra e della caduta delle bombe. Di lì a poco ci verrà data la possibilità di editare l’aspetto del nostro alter ego virtuale con un’interfaccia in tutto e per tutto simile a quella di Fallout 4, pur con una serie di migliorie.
Appena usciti dalla nostra stanza potremo girare per il Vault (il nostro rifugio antiatomico tecnologico) scoprendo come tutte le stanze siano totalmente identiche (questo, mentre osserviamo personaggi di altri giocatori correre e saltare all’impazzata nel tentativo di trovare la via d’uscita). Percorrendo i corridoi, ci soffermeremo per ascoltare alcuni Mr. Gutsy mentre ci indicano gli oggetti che dovremo recuperare, perfettamente ordinati e pronti per il ritiro. Ammettiamo che una scelta così “semplicistica” ci abbia spiazzato. Usciti dal Vault siamo già passati di livello solo per aver preso qualche oggetto curativo e un’attrezzatura per costruire un campo base. A questo punto potremo seguire la quest principale ma senza dire una parola. Non ai soliti npc (personaggi non giocanti) con cui siamo abituati ad interagire almeno.
CHIACCHIERIAMO?
Nel gioco non è compreso Nessun npc. In questo mondo, ambientato circa 25 anni dopo la fine della guerra, saremo soli. O meglio, saremo noi ed altri giocatori. Va da se che la cooperazione diventi fondamentale, soprattutto se siamo attaccati da un nugolo di feroci ardenti. È anche possibile darsi battaglia nel più classico dei PVP ma con delle regole ben precise. Una su tutte è il fatto che se decidiamo di duellare con altri giocatori, ognuno dei partecipanti dovrà acconsentire al combattimento. Altrimenti ogni colpo che manderemo a segno non farà praticamente danni. Nel caso volessimo a tutti i costi dar noie a qualcuno che ha rifiutato il nostro invito, verremo marchiati come “ricercati” facendo partire una sorta di caccia all’uomo.
Inutile dire che questa meccanica può essere divertente se fatta con un gruppo numeroso, magari tra amici dove qualcuno scappa e va a nascondersi mentre gli altri lo cercano, giusto per fare un esempio. Diversamente è comunque un modo per tutelare chi vuol godersi l’esperienza in “santa pace” sfidando il ruvido, desolato e pericoloso mondo di gioco.
Detto questo, Fallout 76 dà il suo meglio nella parte cooperativa, specialmente nelle missioni Evento che ci vedranno impegnati con altri sopravvissuti ad affrontare una serie di nemici più o meno ostica entro un determinato lasso di tempo. L’assenza di personaggi e companions però, si fa davvero sentire. Soprattutto durante le quest.
LA STRADA
…Quest che si snoderanno solo attraverso olonastri, terminali e messaggi radio. Possiamo ardire che questo sistema, sia stato scelto per tentare di “innovare” il più classico dei: “parla con, vai lì, fai quello, torna per la ricompensa”.
Idea interessante ma che non cambia affatto la formula, anzi in un certo senso è pure peggio. Di fatto, continueremo ad andare in quel punto per cercare o recuperare quell’oggetto, spareremo a tutto ciò che si muove, e torneremo indietro per la ricompensa.
Questo sistema di progressione delle avventure, tende a far perdere di mordente all’immedesimazione, all’emozione suscitata dalla storia che fa da base. La mancanza di personaggi non giocanti ben caratterizzati purtroppo, peggiora il tutto.
Oltre alle quest, abbiamo un ricco sistema di crafting, che avvicinano ancor più il titolo ad un “light survival”. Oltre alle avventure, quindi, le nostre sessioni di gioco saranno incentrate sulle meccaniche di creazione degli oggetti, personalizzazione del nostro accampamento, soddisfazione dei bisogni del nostro personaggio. Di positivo, troviamo il tentativo molto forte di portare il giocatore ad esplorare il più possibile la mappa di gioco. E che esplorazione! Bisogna dirlo. La mappa di Fallout 76 è davvero immensa, ricca di scorci unici, location ben caratterizzate, ed è anche più ampia rispetto a quella di Fallout 4. Difficilmente troverete zone uguali tra loro. L’ambientazione di gioco ad oggi secondo noi è il fiore all’occhiello di Fallout 76.
ADDESTRAMENTO
Qualche riga sulla progressione del nostro personaggio dobbiamo spenderla. In pratica, al passaggio di livello ( che avverrà tramite punti esperienza acquisiti durante il completamento delle quest, dei compiti e delle uccisioni ) ci si aprirà la schermata di livellamento dove potremo spendere un punto nelle classiche abilità SPECIAL ( FORZA – PERCEZIONE – COSTITUZIONE – CARISMA – INTELLIGENZA – AGILITA’ – FORTUNA ).
Oltre a questo, ci verrà regalata una carta abilità (carta PERK) che potremo utilizzare per migliorare il nostro alter ego. Queste carte potranno anche essere “fuse” tra loro al fine di potenziarle. Potremo scegliere la carta da utilizzare in base alle nostre esigenze e potremo cambiarla ogni volta che vogliamo, perfino scambiarla con i nostri amici. Il sistema, è carino, e ad alti livelli anche discretamente strategico. Ma almeno per il momento mi sento di dire che sembra fin troppo semplicistico.
Bethesda ha già dichiarato che le microtransazioni presenti al lancio di gioco riguarderannno solo l’estetica, quindi almeno per adesso non dobbiamo temere un possibile passaggio ad un sistema orientato al “pay to win”.
TRANSISTOR E CIRCUITI STAMPATI
Tecnicamente parlando, il gioco si difende. Gli scorci come dicevamo, sono molto belli ed a tratti davvero ispirati. Ma analizzando più in profondità, è facilissimo notare tanti ma davvero tanti assets riciclati da Fallout 4. Anche le texture del mondo di gioco, paiono come una rivisitazione del vecchio engine.
Un’operazione alla Skyrim SE insomma. Naturalmente la grafica può non essere il fattore principale per perdersi nel mondo di gioco di Fallout 76, ma non possiamo davvero non far notare un “field of view” molto ridotto, texture di qualità altalenante, modelli dei personaggi non troppo curati e alcune animazioni decisamente legnose. Dobbiamo però sottolineare che rispetto alla prima Beta, problemi sopracitati a parte, almeno per quel che riguarda le prestazioni si è avuto un deciso miglioramento.
Ad oggi, con un Asus Rog dotato di gpu GTX 1070 è possibile esplorare le lande dell’Appalachia a dettagli ultra e con un framerate che difficilmente scende sotto i 30 fotogrammi per secondo. Certo, niente di eccezionale, ma decisamente meglio delle premesse iniziali (nella precedente build il framerate era a dir poco inaccettabile, per non parlare dei vertiginosi cali in presenza anche di un solo nemico).
COMMENTO FINALE
Siamo alle battute finali. Ci è piaciuta la beta di Fallout 76? La miglior risposta che possiamo darvi è si ma con qualche riserva.
Mappa, mondo di gioco (texture e assets a parte) mi ci sono piaciuti molto. Il multiplayer, parlando da giocatore orientato principalmente a giochi single player, troviamo che sia ben implementato, divertente e appagante. Soprattutto per chi vuole farsi una serata di gioco in compagnia degli amici per esplorare le wasteland dell’Appalachia. Al momento il PVP ci sembra sia stato volutamente posto in secondo piano, per favorire la cooperazione tra i giocatori.
Purtroppo, la mancanza di personaggi non giocanti, la progressione delle quest forzatamente incentrata su olonastri e messaggi, un’eccessiva semplicità sullo sviluppo del nostro personaggio, e una qualità grafica di livello medio, danno l’idea che questo titolo sia stato sviluppato un po’ di fretta, e siamo piuttosto sicuri che andrà a scontentare una buona parte dell’utenza, accontentandone un’altra. Ovviamente se la versione finale dovesse rimanere così.
Come scritto sopra, Fallout 76 è un “light” survival di stampo cooperativo con elementi rpg, niente di più e niente di meno. Crafting, multyplayer, e progressione accessibile la fanno da padroni. Inutile dire che se cercate un action rpg, più o meno ispirato, potreste rimanere delusi. Se però volete provare un gioco multiplayer con delle variazioni sul tema, potrebbe essere il titolo che fa per voi.
PREGI: Mondo davvero vasto e vario. In Single Player è appagante. Divertente anche in Multiplayer. Comparto grafico discreto. Qualche bello scorcio…
DIFETTI: … Ma texture simili a quelle di Fallout 4. La mancanza di NPC può avere un certo peso. Aspetto gdr molto semplificato.