Carissimi tutti, buongiorno. Come avrete notato, da quasi una settimana campeggia sulla nostra home la recensione di Red Dead Redemption 2 a firma del nostro caro amico e collega Massimo Reina.
Avrete senza dubbio notato il 10 per premiare il lavoro di Rockstar Games ma anche per segnalare il nostro più totale apprezzamento. Chiaramente il 10 è una rarità. E lo è anche nel nostro sito: Red Dead Redemption 2 si aggiunge al “perfect score” dato in precedenza soltanto a The Witcher 3: Wild Hunt e ad Undertale, unici titoli, nelle nostre pagine ad avere questo gran voto.
Red Dead Redemption 2 è un capolavoro annunciato, in grado di far parlare di sé anche per motivi più assurdi (ricordiamo vari attributi riproduttivi equini a caso), ma anche per la bellezza di quanto proposto nel western firmato dagli autori, Rockstar Games.
Certo, non è un gioco perfetto. Ma cosa è perfetto? Umanamente lo è, tecnicamente no perché come è ovvio che sia ogni tanto troviamo piccole imprecisioni. Eppure abbiamo dato 10, il voto per indicare la perfezione. Ma è sempre un numero, un qualcosa di astratto e frutto, probabilmente, di una utopia tipicamente umana: la perfezione.
Ma perché abbiamo dato 10? Le emozioni in primis: Red Dead Redemption 2 ha saputo catturarci e rapirci in un mondo west ricreato con tutti i crismi in cui si ha la massima libertà di far quel che si vuole. Nondimeno a breve arriverà anche la possibilità di giocare online, caratteristica che in GTA V, altro capolavoro di Rockstar Games, e di organizzarsi, soprattutto, con amici.
Sono i dettagli che fanno la differenza. E nel gioco in questione, troviamo tantissime cose da fare che già sono presenti in altri titoli ma che sono potenziate all’ennesima potenza. Il solo vagare in lande innevate con la neve alta che rende l’andatura difficoltosa è già da applausi.
Ma questo è solo uno dei molteplici dettagli che fanno di Red Dead Redemption 2 un capolavoro. Ci sono i glitch? Sono presenti in altri titoli osannati quali Skyrim, Oblivion, Fallout e così via. Nessuno si è lamentato più di tanto. Si perché non ci sarà mai un gioco tecnicamente perfetto soprattutto vista la portata del mondo riproposto, davvero enorme e suddiviso in svariati chilometri quadrati.
Il glitch o l’imperfezione tecnica può manifestarsi in qualunque momento. Ma umanamente, quanto proposto, scalda il cuore nonostante dietro ci siano freddi numeri, righe di codice abbellite da una trama, da dei dialoghi, dal doppiaggio e da un affresco grafico veramente di gran livello considerando che il tutto gira su hardware buoni, per carità, ma assolutamente arretrati ormai vista la corsa al miglioramento tecnologico. Non osiamo immaginare cosa possa essere possibile con un hardware Pc all’ultimo grido.
Red Dead Redemption 2 ci offre un mondo vivo, credibile, tante piccole storie da vivere e da raccontare, tante cose da fare che possono anche rimanere impresse nella mente e scaldare il cuore di molti appassionati videogiocatori. Ah, a proposito, chiamatela esperienza, chiamatelo come volete, ma rimane sempre un videogioco e se magari qualche mente sopraffina avrà trovato alcune incongruenze, queste sono comunque umane. Ed ecco che si materializza il 10. Un ossimoro, del tutto umano, ma al tempo stesso perfetto nella sua imperfezione.
Buon gioco a tutti, amici.
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