Ci sono nuovi dettagli su Fallout 76, nuovo titolo della serie gdr post-apocalittica di Bethesda che arriverà il prossimo 14 novembre su Pc e console.
Todd Howard, una delle figure chiavi della software house americana, ha svelato in una interessante e lunga intervista al The Guardian alcuni elementi interessanti.
Il primo riguarda il fatto di come Bethesda sia spaventata dalla piega online intrapresa per Fallout 76.
Howard ha detto:
“Avevamo l’idea e per un po’ abbiamo pensato come avremmo potuto provarla. È vero: a volte siamo spaventati all’idea di farlo, così come lo sono i nostri fan nel vederci farlo. Ma dobbiamo provare cose nuove. Vogliamo essere attenti con i nostri fan e con le altre persone che ci chiedono ‘Fallout sarà così per sempre d’ora in poi?’. Sicuramente non sarà così. Sicuramente questa è una cosa a sé stante”.
Ma c’è dell’altro. Nella stessa intervista, Howard, parla dello stile di gioco. In molti, infatti, cominciano a definire – grazie alle informazioni fin qui raccolte – un titolo survival. Proprio Howard smentisce e chiarifica volendo evitare l’uso della parola “survival” perché rischia di generare fraintendimenti sulla struttura di Fallout 76. Questi paragoni non rifletterebbero le caratteristiche del nuovo capitolo.
Howard ha chiarito:
“Evitiamo la parola ‘survival’ perché la gente immediatamente pensa a DayZ e Rust, o altri titoli del genere, e questi paragoni non sono accurati rispetto a quello che stiamo realizzando. Se pensate alle modalità survival che abbiamo realizzato in Fallout 4, avevano quell’atmosfera. Fallout 76, nonostante sia un gioco online, può essere giocato prevalentemente da soli. Apprezziamo queste esperienze tanto quanto i nostri fan”.
Howard ha anche detto che l’idea alla base di Fallout 76 è nata durante lo sviluppo di Fallout 4 e che il team di sviluppo voleva esaltare gli incontri occasionali che sono un tratto caratteristico della saga. A differenza dei titoli da cui Bethesda vuole affermare che Fallout 76 avrà dei vincoli che eviteranno scontro impari: gli utenti più equipaggiati non potranno colpire i giocatori inesperti nelle fasi iniziali del gioco.
“Non sarebbe divertente – ha concluso Howard – lo sarebbe, probabilmente, per chi effettuerebbe la kill ma non per gli utenti alle prime armi o con poca esperienza. La morte è già abbastanza brutta in una partita, perché si perde tempo. Non ci sembrava opportuno aggiungere ulteriori penalità. Abbiamo voluto assicurarci di non far perdere ai giocatori la progressione”.