Non è facile trovare un racing sportivo 2d nel 2018. Il genere andava di moda soprattutto negli anni ’80 e fino ai primi anni ’90. Poi titoli sempre più complessi e votati alla simulazione hanno avuto il sopravvento.
Ricordiamo tra questi Hot Rod, di SEGA, titolo arcade uscito nel 1988 e convertito anche per i computer e console ad 8 e 16 bit dell’epoca, e l’italianissimo Warm Up firmato da Genias e pubblicato nel 1991
In tempi più recenti, il mercato indie ricorda New Star GP. Ecco quindi che arriviamo rapidissimamente ai nostri giorni per parlarvi di un nuovo titolo che va a rinfoltire i ranghi di questo genere dedicato soprattutto ai nostalgici o a chi ama il 2d.
Ultimate Racing 2D, pubblicato lo scorso 24 maggio su Steam per Pc, è la nuova fatica di Applimazing, un team indie olandese che ha maturato esperienza in campo mobile pubblicando anche Formula Racing 2D che in sostanza ha fatto da base per questo nuovo gioco di cui vi parleremo.
Buona lettura.
TANTI CONTENUTI
Ultimate Racing 2D si presenta subito per la mole di contenuti presenti. L’offerta per il giocatore è veramente ampia. Sembra quasi di trovarsi di fronte ad una sorta di Gran Turismo, che come si sa offre una quantità invidiabile di contenuti. Soltanto che anziché trovarsi di fronte ad un titolo che ha le velleità di simulare in modo approfondito, qui il tono è piuttosto arcade e votato all’action ma ne parleremo a breve.
Nel gioco troviamo una lista di tracciati interessante con quasi 50 circuiti internazionali di tutti i continenti e di tutte le tipologie. Troviamo location prestigiose e conosciute come Montecarlo o Monza, o anche kartodromi, o ovali con manto diverso tra i quali asfalto, fango e ghiaccio.
Diversi campionati e discipline disponibili con monoposto, kart, ma anche vetture a ruote coperte (turismo ad esempio). Non mancano le gare stravaganti come quelle su limousine o sui trattori e segnaliamo ancora la presenza delle auto storiche, quad e motorbike. Ci sono oltre 300 vetture diverse.
Le modalità variano dalla gara veloce che consente di manipolare diversi dettagli dalle opzioni come ad esempio il numero di concorrenti in pista (fino ad un massimo di 20), il numero di giri o l’usura delle gomme che se attivata obbliga alla sosta ai box. Opzioni un po’ più limitate, ma è giusto che sia così, per le modalità Campionato e per la modalità Carriera che permette di fare una panoramica interessante di tutti i contenuti. È presente anche l’editor per editare i nomi dei team e dei piloti.
Si parte dalla base, ossia dai kart, se si termina il campionato almeno al sesto posto di questa kermesse si sblocca la categoria successiva e così via. Ogni campionato ha regole, tracciati e numero di “tappe” differenti. Si arriva alle formule più prestigiose come la Formula A ed andare oltre. Ogni piazzamento offre sia punti per il campionato che premi in denaro che variano a seconda della difficoltà scelta per l’intelligenza artificiale (facile, media, difficile) e per il campionato (Amatore, Professionista ed Esperto). Con questi proventi è possibile acquistare mezzi sempre più potenti tra quelli messi a disposizione (10 per ogni campionato). Ogni veicolo ha infatti le sue caratteristiche (che non possono essere modificate, però) riguardanti la velocità, il grip, accelerazione e turbo.
Si può scegliere in questa modalità anche, ed è interessantissimo, se effettuare dei giri di prove cronometrate per determinare la posizione in griglia di partenza nella gara: diversamente si parte sempre dal fondo dello schieramento e non è sempre facile trovare la rimonta.
Va da sé che ogni campionato ha il suo iter per numero di gare o meno. Alcune competizioni prevedono anche l’uso del turbo (nei kart ad esempio è precluso).
Insomma, dal punto di vista contenutistico è senza dubbio un’offerta interessante anche per varietà e longevità: c’è anche la possibilità di giocare online con altri 19 avversari.
Manca, però, se vogliamo essere puntigliosi, un editor reale per le vetture e la possibilità di personalizzarle modificandone le caratteristiche che rimangono fisse e non possono essere aggiornate. L’unico “aggiornamento” che si può fare è quello di cambiare i nomi a squadra e piloti ed acquistare un veicolo più potente. Manca così una vera e propria sensazione di progressione che si avverte solo nell’accumulo di soldi e nella possibilità di acquistare veicoli più potenti che permettono per forza di cose, prestazioni migliori anche se è possibile fare un buon lavoro anche con mezzi meno performanti. Per il resto, c’è massima libertà di giocare quante volte si voglia qualsiasi campionato e con qualsiasi vettura a patto di aver sbloccato quel determinato campionato ed avere la moneta per acquistare quell’auto.
Mentre mancano alcune opzioni per la personalizzazione delle stagioni e dei campionati a nostro avviso. Sarebbe utile, infatti, poter modificare il sistema di punteggio che non ci piace un granché. Inoltre sarebbe stato bello offrire punti per la pole position o per il giro veloce come in alcuni campionati GT o di Formula viene fatto.
GAMEPLAY IMMEDIATO E DISCRETAMENTE PROFONDO VOTATO ALL’ACTION
Il gameplay di Ultimate Racing 2D è immediato. Tantissima azione ovviamente ma c’è anche un po’ spazio per un pizzico di tatticismo e per l’attenzione perché ogni uscita di strada ed ogni contatto può essere decisivo. Inoltre le prestazioni tra un veicolo all’altro sono effettivamente differenti per cui anche lo stile di gioco ne risente.
È positivo che anche con un mezzo più scarso si possa competere con gli altri ma a patto, giustamente, di dosare bene la velocità e di trovare traiettorie pulite. Le uscite di pista rallentano parecchio e rendono arduo il recupero a meno che il proprio veicolo non sia nettamente superiore e quindi permetta un poderoso recupero. La “guidabilità” di ogni macchina, kart, monoposto e così via è diversa e troviamo alcune differenze. Ma queste, paradossalmente, sono più evidenti tra i mezzi della stessa categoria che non tra auto di diverse categorie. Guidare un kart sarà certamente diverso dal condurre la motrice di un camion (truck) o un trattore ma, paradossalmente la differenza non si avverte troppo tra camion o limousine o tra una formula o un kart ma tra mezzi della stessa categoria. Tra il kart base e quello più potente c’è un enorme divario, così come tra un trattore ed un altro trattore.
La sfida, comunque, rimane interessante anche perché l’intelligenza artificiale si comporta discretamente bene: aggressiva quanto basta ma anche in grado di fare una buona opposizione e di sfruttare gli errori ed in alcuni casi è brava anche a fare ostruzionismo o a indurre all’errore. Certo, fa poco per evitare gli impatti che però non hanno conseguenze sulle prestazioni della vettura che non subisce danno, ma sono molto influenti dal punto di vista prestazionale perché comunque rallentano parecchio.
Un giusto equilibrio per una coperta un po’ corta dovuta sicuramente a questioni di budget. E qui la capacità degli sviluppatori di saper ovviare ad alcune mancanze è evidente. Inoltre, a dare ulteriore pepe, è la possibilità di usufruire del boost. Una sorta di turbo da dosare giro per giro.
Come detto, inoltre, le uscite di pista e le escursioni in superfici diverse dall’asfalto sono rese molto bene e penalizzano, giustamente, le prestazioni. Andare sull’erba o sulla sabbia equivale a compromettere il giro se non la gara stessa soprattutto se condensata in poche tornate. Difficile, ma non impossibile, recuperare. Gioco votato all’azione pura ma senza disdegnare un po’ la sensibilità: non basterà solo pigiare sull’acceleratore.
Inoltre, non c’è una gara monotona in Ultimate Racing 2D e l’azione è molto condensata e divertente. Un pizzico di profondità in più è dato dalla possibilità di entrare ai box per l’usura delle gomme. E questa è tangibile: i tempi con pneumatici non al top si alzano vertiginosamente. Una pecca, però, da segnalare: esiste solo una mescola e tutte le gomme si consumano alla stessa velocità. Se questo in futuro cambiasse e se ci fosse anche la possibilità di scegliere con un altro tipo di mescola (morbida o dura ad esempio ed utilizzare pneumatici da qualifica nei giri di qualificazione) darebbe più profondità e tatticismo ad un titolo votato tantissimo sull’azione.
Tuttavia, una volta trovata la quadra che si concretizza con una discreta sensibilità nei comandi e con la conoscenza delle vetture e dei circuiti i compiti vengono facilitati ed i risultati positivi diventano sempre più costanti.
VISTA DALL’ALTO CON QUALCHE DETTAGLIO GRAZIOSO
L’occhio vuole la sua parte ed anche in un titolo come Ultimate Racing 2D pur presentando un comparto grafico datato ed all’apparenza modesto offre qualche spunto interessante.
La visuale dall’alto, pratica per questo tipo di giochi, in rigoroso 2d (come da titolo, ovviamente) offre delle piste ben riprodotte e con dovizia di particolari nonché di finezze. Montecarlo, Monza ma anche tanti tracciati e kartodromi sono ben riportati. Ve ne sono quasi una cinquantina, un numero interessante per un tipo di giochi del genere, tutti diversi e con proprie caratteristiche. Le tribunette, le protezioni con muretti o con gomme, vie di fuga e quant’altro con contorni abitativi o la presenza di alberi di vario genere. Monza ad esempio è caratterizzato da un’enorme macchia verde, in Bahrein troveremo la sabbia mentre nelle gare con le moto troveremo lo sterrato e così via. Quantità e varietà grafica per le location che fanno certamente bene.
Le vetture, dal canto loro, non differiscono troppo se non per il colore della livrea e per qualche piccolo dettaglio quasi impercettibile. I modelli sono praticamente quelli ed ovviamente differiscono di categoria in categoria. Ci sono anche inquadrature che permettono una sorta di zoom dal quale si evincono di più i singoli particolari ma che non favoriscono il gameplay almeno nelle fasi iniziali perché riducono la visuale d’insieme utile soprattutto per imparare a memorizzare il circuito e vedere il comportamento degli avversari.
Buone, invece, alcune animazioni quando si esce fuori pista: il contatto degli pneumatici con il terriccio o con l’erba fa sollevare materiale per un effetto simil particellare interessante. Ovviamente se pensiamo che si tratta sempre di un titolo che si rifà alla scuola retro.
Il sonoro svolge il suo compito senza particolari estri sia per quanto riguarda la colonna sonora che per gli effetti. Quest’ultimi hanno lasciato più il segno rispetto alle musiche.
COMMENTO FINALE
Ultimate Racing 2D è un titolo da tenere sott’occhio. Gli appassionati dei titoli di corse sportive in stile retro possono esultare perché si tratta di un piccolo gioiello. Allo stato grezzo, tuttavia. Se da un lato i contenuti non mancano (sono anche generosi) e la giocabilità è comunque buona, dall’altro mancano alcune piccolezze che se fossero state presenti (e non è detto che non vengano aggiunte in futuro), avrebbero consegnato Ultimate Racing 2D alla storia.
Ci ha convinto sotto quasi tutti i punti di vista ma in alcuni dettagli un po’ meno. È vero: il gioco offre numeri importanti ma le vetture, anche se sono oltre 300, hanno differenze sostanziali sono minime. Esistono, e ne avevamo parlato, ma le particolarità prestazionali hanno sfumature molto ridotte e sono più evidenti tra i mezzi della stessa categoria.
Inoltre, benché l’intelligenza artificiale sia discreta, avremmo preferito un filino più di tatticismo. Poteva essere il cambio gomme che esiste ma che è sostanzialmente uguale per tutti.
È comunque altrettanto vero che si tratta di un titolo arcade vecchio stile e come tale va preso. Ai tempi in cui giocavamo ad Hot Rod o a Warm Up, tutto questo sarebbe stato un sogno quindi è giusto ricordare questo dettaglio che non è secondario. Il comparto tecnico è semplice (e qui la natura del progetto indie e destinato inizialmente al mercato mobile si fa sentire), ma non per questo poco gradevole. Anzi, colpisce la varietà e la ricerca del dettaglio a qualunque livello di zoom della telecamera. Ma la cosa più importante da dire è che si tratta di un gioco molto divertente. Questo grazie alla sua immediatezza che esalta fin da subito un feeling retro da non sottovalutare. Non si può pretendere oltre, visto anche il prezzo offerto.
Insomma, Ultimate Racing 2D è dedicato ai fan retro ma anche a chi si diverte con questo tipo di titoli che vanno direttamente al sodo puntando sull’azione. Assolutamente consigliato in tal senso e con qualche limatura sarebbe perfetto.
Pregi
Contenuti molto ampi con più di 300 vetture, oltre 35 tipi di gare e quasi 50 tracciati di ogni genere. Modalità Carriera ampia e libera. Discreta intelligenza artificiale. Immediato. È molto divertente. Grafica molto carina a qualunque livello di zoom. Feelling retro immediato. Longevo. Rigiocabile.
Difetti
Qualche opzione di personalizzazione in più come ad esempio l'assegnazione dei punteggi avrebbe giovato. Un filino di tatticismo in più. Il senso di progressione nella Carriera è un po' attenuato.
Voto
8+
2 commenti su “Ultimate Racing 2D, Recensione Pc”