Detective Gallo, Recensione Pc
Una divertente avventura grafica punta e clicca dai toni noir e cartooneschi
Le avventure grafiche stanno vivendo una seconda giovinezza. In realtà questo genere. molto amato negli anni ’80 e ’90 pur essendo andato un attimino fuori dai grandi giri, non è mai tramontato definitivamente. Forse è finito in secondo piano, magari soppiantato da altri generi che senza dubbio hanno beneficiato dell’evolversi della tecnologia più di altri, ma mai sparito dai radar.
Tanti gli esempi anche negli ultimi tempi e se ne vogliamo citare uno su tutti, potremmo senza dubbio parlare di Thimbleweed Park. Ma oltre a questo vero e proprio colossal per i punta e clicca, possiamo nominare altri lavori interessanti, come quelli pixellosi di Wadget Eye Games (Gemini Rue, Shardlight e molti altri), o il simpaticissimo Bear With Me, opera prima di Exordium Games. E gli italiani? Beh, non stanno certo a guardare. Ricordiamo rapidamente (in ordine sparso) da Belpaese Homecoming a The Chronicles of Innsmouth a The Wardrobe, e potremmo continuare. Le storie da raccontare non mancano.
A questi lavori targati made in Italy si è aggiunto, molto di recente, Detective Gallo, titolo d’esordio di Footprints Games, che ha fatto il suo debutto su Steam a firma Adventure Productions, per Pc Windows, lo scorso 30 maggio. Il titolo è giunto sul mercato al termine di uno sviluppo caratterizzato da una raccolta fondi su Eppela che sul finire del 2016 ha visto finanziare il progetto con poco più di 15.550 euro.
Si tratta di un giallo noir dai toni piuttosto scanzonati e dalle forme rotonde. Un gioco che, vi diciamo fin da subito, è stato in grado di tenere alta l’attenzione senza tuttavia frustrare. Ma sarà veramente riuscito a far centro?
Ecco cosa ne pensiamo.
IL MIO NOME E’ GALLO… DETECTIVE GALLO
L’avventura mostra subito la sua venatura Noir mista a sfumature umoristiche. Il protagonista indiscusso (nomen omen) è Detective Gallo, un investigatore privato dai modi rozzi, duri, sicuro di sé ma al tempo stesso imbranato e goffo.
Il suo compito? Arduo, perché deve scoprire chi e cosa si cela dietro ad una serie di crimini inenarrabili. La città, infatti, è in preda al panico ed all’ansia perché da qualche tempo, le amate piante di tutti gli abitanti stanno morendo. Ma chi è stato? E perché? Di certo non ve lo diremo né tanto meno daremo anticipazioni decisive perché siamo buoni e non vogliamo rovinarvi il gusto. Starà a noi guidare il detective Gallo lungo una serie di strampalate situazioni, enigmi e dialoghi in un’avventura che vuole essere seriosa ma che ha molta autoironia e tante citazioni (anche cinematografiche) che omaggiano sia i classici sia altre avventure grafiche del publisher.
REGOLA NUMERO # DI GALLO: ESSERE UN PUNTA E CLICCA DI STAMPO CLASSICO
Impersonare Gallo significa un po’ vestire i panni di suoi illustri predecessori già protagonisti in altri titoli del genere. Può sembrare una cosa ovvia ma serve per dire che il nostro ha tutte le caratteristiche per essere un personaggio memorabile nel contesto delle avventure punta e clicca di stampo tradizionale. Il protagonista è una vera e propria macchietta.
Arguto, sagace ma al tempo stesso ironico, sarcastico e menefreghista nel suo impeccabile completo impermeabile-cappello giallo. Le giuste doti, ed abbigliamento, per un investigatore privato che deve risolvere un caso. Ma anche lui ha le sue peculiarità. Il nostro detective ha sempre la risposta per tutto. E si concretizza in una delle sue innumerevoli regole di vita. Una più strampalata dell’altra. Ad avvalorare il tutto – ne parleremo presto – anche il doppiaggio che fa assomigliare la massima ai flash parodistici su Cuck Norris. Tutto da ridere.
Gallo, inoltre, ha un fedele compagno: Spina, un piccolo cactus muto con il quale però riesce ad instaurare un rapporto amichevole. Forse proprio perché non parla.
Ma anche altri personaggi sono molto graziosi e molto ben caratterizzati. Soprattutto quelli principali. Da Candy Bop, pasticcera eternamente innamorata del nostro Gallo, al baby gangster che si inventa sempre nuovi business, per non parlare del commerciante avido e viscido quanto basta.
GAMEPLAY EQUILIBRATO TRA STORIA E PUZZLE
Uno dei punti forti di Detective Gallo è senza dubbio l’equilibrio del gameplay. Footprints Games è riuscito dove molti altri team più esperti hanno sbagliato il tiro o clamorosamente fallito. La trama, infatti, è molto interessante così come i dialoghi a risposte multiple.
Le risposte hanno la loro importanza ma raramente ci troveremo di fronte ad un dialogo che deve essere condotto in un certo modo per ottenere determinate risposte o sbloccare altre fasi della conversazione.
La narrazione si fonde all’atmosfera Noir e “paperosa” mentre i puzzle non sono insormontabili ed anzi, consultare il proprio informatore tramite cellulare, può dare dei suggerimenti in game mica male. Basterà il solito colpo d’occhio ed un pizzico di fantasia nel combinare i vari oggetti nell’inventario.
Tutto questo rende il gameplay decisamente equilibrato e consigliato soprattutto ai neofiti delle avventure punta e clicca mentre i più esperti troveranno piacevole lo scorrere dei dialoghi e della storia che si può concludere anche in meno di dieci ore, dipende dalle esperienze passate. Si fa molto uso del backtraking, ossia si torna e si ritorna sugli stessi luoghi per sbloccare le indagini o altri luoghi da esplorare. Ma è un fenomeno comune per cui non ci si fa troppo caso.
DISEGNI A MANO ROTONDI, OTTIMO COMPARTO AUDIO, BUON DOPPIAGGIO
Detective Gallo è frutto di un lavoro interessante. Tecnicamente il gioco si presenta abbastanza pulito. Graficamente propone uno stile molto fumettistico realizzato a mano. A tratti sembra di leggere un fumetto Disney ambientato a Paperopoli. Non stiamo osando ma è un dato di fatto.
Tutto questo senza rinunciare ad una propria identità. L’atmosfera noir è data dalle tonalità ombrose e da ottimi giochi di luci ed ombre dati anche dal fatto che la nostra storia si svolge di notte. Non mancano i dettagli con alcune location davvero notevoli. Un peccato che tali location siano un po’ pochine e che favoriscono una dose massiccia di backtraking come già accennato prima.
Buonissima l’interfaccia, piuttosto semplice ma efficace con un inventario intuitivo e la possibilità anche di ricevere aiuti premendo la barra spazzatrice che evidenzia i punti di interesse di ogni schermata.
Le animazioni sono carine: l’incedere di Gallo è molto caratteristico mentre le espressioni facciali degli altri personaggi lasciano intravedere un ottimo lavoro. Ogni tanto, però, le animazioni non sono precisissime soprattutto nella raccolta degli oggetti. Nulla di particolarmente grave.
Le musiche di sottofondo sono molto belle. Gennaro Nocerino ha firmato una colonna sonora all’altezza che si sposa perfettamente con le scene ed anzi ne esalta i toni. Alcuni motivi, come quello ad esempio che si ascolta nel quartiere dei Coltelli o quello vicino alla villa del riccone che ha denunciato il primo caso di piante morte, sono molto orecchiabili. Gli altri sono piuttosto incalzanti e comunque davvero pertinenti. Meriterebbero di essere ascoltati in dlc apposito dedicato alla colonna sonora.
Il doppiaggio dei personaggi principali è molto divertente e di buona qualità. Questo mette l’accento ai toni comici e quasi scanzonati dell’avventura. Splendidi i dialoghi telefonici tra Gallo ed il suo informatore. Le gag si sprecano ed anche Gallo quando dice le sue regole ricorda molto la voce narrante che si sente nella parodia di qualche anno fa su Chuck Norris. Ma questo lo avevamo già detto. Caratteristica la voce del baby gangster mentre i personaggi secondari hanno un doppiaggio inferiore.
Va sottolineato, inoltre, come ci sia la presenza del doppiaggio in inglese. Piuttosto buono anche se preferiamo nel complesso quello italiano.
Complessivamente, però, quanto fatto dai fratelli Francesco e Maurizio De Angelis e da Mauro Sorghienti, è di pregevole fattura se consideriamo che si tratta del primo gioco.
COMMENTO FINALE
Detective Gallo ci ha convinti. E prima ancora ci ha divertito. Nelle ore che gli abbiamo dedicato ci ha strappato in più di un’occasione dei sorrisi. Grazie anche ad alcune citazioni rese elegantemente ma anche al doppiaggio ispirato di alcuni personaggi principali.
La qualità media è piuttosto buona con un ottimo commento sonoro ed un bel taglio artistico. La trama è resa bene da buoni dialoghi e da enigmi ben studiati ma mai impossibili ed in grado di regalare anche una decina di ore.
Un peccato per le poche location. Il motivo è presto detto: un backtraking un filino alto (anche se nulla di grave) e una varietà che poteva essere un filino più alta. E poi visto che quelle presenti ci sono ci sono piaciute molto (alcune sono davvero belle), avremmo voluto far godere di più i nostri occhi in questa ambientazione “paper-noir”. Qui e li ci sono delle incertezze nelle animazioni (ma è un fatto secondario) mentre c’è la presenza di qualche bug. Nulla di grave anche se consigliamo spesso di salvare la partita in attesa che questo problema venga risolto con delle patch che sono in programma.
A questo punto ci aspettiamo e ci auspichiamo un nuovo capitolo delle avventure di Detective Gallo, possibilmente ancora con Spina, sempre più all’altezza.
Un plauso va all’ottimo equilibrio nel gameplay adatto soprattutto ai neofiti. Una produzione indie di grande pregio che omaggia in modo ossequioso e degno i grandi classici del passato.
Pregi
Storia carina e ben raccontata. Comparto grafico tondo e particolareggiato. Personaggi ben caratterizzati. Protagonista goffo e carismatico al tempo stesso. Molte citazioni. Atmosfera paper-noir deliziosa. Ottima colonna sonora. Finezze nel doppiaggio. Sfida giusta ed equilibrata.
Difetti
Qualche animazione da potenziare. Ottime location ma un po’ pochine. Doppiaggio dei personaggi secondari così così.
Voto
8+