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Destiny 2: La Mente Bellica, Recensione PS4

Un piccolo passo per un grande ritorno di fiamma?

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Arrivato sui nostri schermi il 6 settembre dell’anno scorso, Destiny 2 ci aveva positivamente colpito per i suoi ritmi sostenuti e per le novità che gravitavano intorno al sistema di ricompense e di esplorazione. Lo sparatutto in soggettiva sviluppato da Bungie per Activision, con elementi Mmorpg non ha compiuto nemmeno un anno e abbiamo visto approdare la prima espansione il 6 dicembre 2017 (La Maledizione di Osiride) e La Mente Bellica lo scorso 8 maggio, che è l’oggetto principale della nostra recensione.

UN PASSO INDIETRO…

Dopo aver partecipato alla Guerra Rossa contro il condottiero Cabal di nome Ghaul, siamo rimasti su Destiny 2 per poco tempo, sfrondandolo in quasi ogni sua parte e godendo dei buonissimi ritmi di esplorazione e ricompense, queste anche sul fronte PvP.

Tuttavia, nonostante le buone basi di partenza, la reiterazione delle attività finisce per venire a noia e la pubblicazione de La Maledizione di Osiride a dicembre è riuscita solo in parte a placare la voglia di “vivere” Destiny 2 come è stato vissuto il primo. Non sono bastate 3 ore di espansione narrativa, armi e parti estetiche nuove, mappe aggiuntive e Mercurio – un’ambientazione nuova di pacca – per risollevare le sorti del titolo di Bungie e Activision.

Per chi non lo sapesse, La Maledizione di Osiride parla di questo fantomatico guardiano (Osiride, per l’appunto) che si scopre essere il mentore di Ikora, il capo degli stregoni. Il nostro alter-ego, la sua maestra e il mentore di questa vengono coinvolti nella lotta contro un potentissimo Vex (i robot ostili che minacciano l’umanità, al fianco di Alveare, Cabal e Caduti) di nome Panoptes. Senza nulla rivelare di una trama intrigante – e della quale, probabilmente, saprete già tutto – qui possiamo solo dire che le avventure ci porteranno su una location inedita, come accennato più su, che il pianeta Mercurio, affascinante come mai sospettiamo, anche per merito della cosiddetta “Foresta Infinita” ordita dai Vex.

La distrazione di Panoptes dei Vex, tuttavia, ha distolto l’attenzione da quella che, durante la campagna principale di Destiny 2 era soltanto accennata come una minaccia: la Mente Bellica che ci trovavamo a difendere agli inizi non era che una piccola frazione di un problema più grande.

… DUE PASSI AVANTI

Dall’8 maggio scorso abbiamo avuto modo di comprendere cosa fosse, in realtà, La Mente Bellica tanto temuta e desiderata in egual misura dai guardiani della Terra e dai loro nemici. Il suo nome in codice è Rasputin, “riposa” su Marte ed è una potentissima intelligenza artificiale, concepita dall’Umanità come estrema e definitiva risorsa per difendere l’intero sistema solare, forse anche l’intera galassia.

La Mente Bellica è situata su Marte, all’interno di laboratori abbandonati che rispondono al nome di Clovis Bray. L’erede della famiglia Bray, Anastasia, è un guardiano che – a detta del capo dei Titani, Zavala – ha abbandonato la guerra contro Ghaul sia per paura che per provare ad attivare Rasputin, da tutti considerato più una minaccia che una risorsa. Il nostro compito è quello di dare man forte ad Ana Bray nel suo cammino per ripristinare la piena funzionalità di Rasputin. Tra noi e il nostro scopo si ergeranno le mostruosità di un Alveare ghiacciato, guidate da una divinità di nome Xol.

Al di là dell’avvincente missione di storia, che ci impegnerà per tre o quattro ore a seconda del nostro modo di approcciare il gioco, quello che ci preme sottolineare qui è la bellezza delle ambientazioni riprodotte su Marte che risultano varie e ben disegnate. Le distese rosse, i laboratori Bray, le vicinanze e gli interni che caratterizzano La Mente Bellica sono molto convincenti.

ANCORA MOLTO LAVORO DA FARE

Non mancano armi nuove, nuovi aspetti per spettri ed equipaggiamenti, mappe per il gioco competitivo PvP, cioè contro altri giocatori (giocabili anche da chi non ha acquistato il Dlc), la possibilità di creare partite personalizzate e chiuse per scontrarsi tra amici, tra squadre o tra interi clan.

Altra novità degna di attenzione sono i sistemi di Valore e Gloria che gravitano intorno al Crogiolo. Il Valore è un indice di quanto giochiamo in PvP e quanto lo facciamo bene. Le sconfitte non intaccano questo indice che andrà solo ad aumentare e con esso le ricompense e il prestigio personale del giocatore.
La statistica più stimolante ed intrigante è certamente la Gloria: questa cresce vincendo le partite competitive ma decresce se le partite le perdiamo. Va da sé che senza un gruppo affiatato e una buona sequenza di risultati positivi, non possiamo farne bella mostra né mostrarne un alto indice.

La cosa più piacevole di tutta la faccenda è che di queste novità possono godere anche i giocatori che non hanno acquistato il dlc La Mente Bellica o il Season Pass. Questo permette alla community di uniformarsi e di poter giocare/competere senza distinzioni fra “patrizi” e “plebei”. Tutti questi accorgimenti ed incoraggiamenti sembrano mirati a richiamare alle armi una community abbastanza sfilacciata, che dopo un periodo di sovrabbondanza portato dal primo Destiny, da espansioni sempre di grande spessore e da un tam tam mediatico che è culminato con un’offerta pressoché perfetta, incoronata da I Signori del Ferro sembra si sia stancata di reiterare sempre le stesse attività, avendo perso mordente.

La Maledizione di Osiride e La Mente Bellica (sopratutto quest’ultima) si figurano, quindi, come delle espansioni di transizione in attesa – e nella stragrande speranza – che il compimento di un anno possa portare a Destiny 2 i mezzi e i modi per far divampare la voglia di imbracciare i fucili contro le minacce dell’umanità. Una grande espansione è prevista per l’anniversario o comunque intorno a quel periodo e potrebbe essere l’ultima, grande, occasione di Bungie di rinverdire i fasti di un gioco che era stato capace di eclissarne molti altri (pensiamo a Warframe di Digital Extremes e a Defiance di Trion Worlds).

COMMENTO FINALE

Ultima espansione uscita, in termini di tempo, La Mente Bellica è la seconda “costola” di Destiny 2 ad essere pubblicata entro il primo anno di vita dell’ultimo sparatutto in soggettiva con velleità Mmorpg di Bungie. Segue a La Maledizione di Osiride e narrativamente porta avanti le avventure dei guardiani dopo la Guerra Rossa contro i Cabal di Ghaul.

Le novità non sono soltanto a livello di storia. Nuove armi, nuove mappe per il PvP e soprattutto la possibilità di giocare le nuove mappe anche se non si è acquistato La Mente Bellica sono piccoli passi verso un trattamento “orizzontale” della community di videogiocatori che non si dovrebbero sentire eccessivamente penalizzati come accade in altri videogiochi.

La Mente Bellica è, di gran lunga, più avvincente della Maledizione di Osiride sul versante narrativo e aggiunge novità a noi più gradite. Non ultime quelle che riguardano il prestigio nel Crogiolo, secondo gli indici di Valore e Gloria. Un piccolo passo verso la forma definitiva di Destiny 2 che, speriamo vivamente, arrivi a saturazione molto presto e con il suo stato definitivo un salto di qualità che possa convincere il “popolo dei guardiani” a tornare in pianta stabile sui server di gioco.

 

Pregi

Interessanti novità sul fronte narrativo. Nuove mappe crogiolo anche per chi non acquista il Dlc. Introduzione di sistemi di prestigio sul versante PvP, sia competitivo che non. Il “nuovo Marte” è molto affascinante.

Difetti

Novità interessanti ma poche. Evidentemente un Dlc “di transizione” e non uno “definitivo”. Battaglia finale del Dlc poco entusiasmante.

Voto

7,5

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