Battletech, lo strategico di Harebrained Schemes in immagini

Lo strategico Paradox con i mech in alcuni screenshots di gameplay scattati dalla redazione

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In modo silenzioso ma costante, Battletech si sta ritagliando, a poco a poco, un posto nel cuore di quegli appassionati della strategia su Pc che da tempo auspicavano il ritorno sui nostri schermi di un titolo strategico completamente incentrato su giganteschi mech da battaglia, tanto lenti quanto poderosamente armati.

Se poi il titolo in questione si fonda sulla “lore” e sull’ambientazione dell’omonimo e storico gioco da tavolo firmato FASA Corporation (oggi nelle mani di Catalyst Game Labs), il risultato finale non può che essere senza dubbio interessante: il titolo firmato Harebrained Schemes (serie ShadowrunNecropolis) e pubblicato da Paradox Interactive si è dimostrato alla prova dei fatti di assoluta qualità, e persino sorprendentemente ricco di contenuti narrativi, non mancando però al tempo stesso qualche inevitabile magagna tecnica.

Abbiamo dunque deciso di pubblicare 10 immagini scattate da noi, cercando di sottolineare a dovere alcuni momenti più simbolici del gameplay del titolo. Naturalmente, non saranno presenti spoiler di alcun genere, dato che i nostri scatti si riferiscono principalmente alle primissime ore di gioco.

Questa sarà una delle schermate che vedremo più spesso nel gioco: la nostra compagnia mercenaria dovrà spostarsi in lungo e in largo nella galassia alla ricerca di contratti interessanti e remunerativi, mentre nel frattempo i tecnici riparano freneticamente i mech danneggiati in battaglia e le bollette da pagare si accumulano senza sosta. La vita da freelancer indipendente non è certo affascinante come la dipingono.

E a proposito di tecnici, Yang, qui presente, sarà uno dei personaggi principali della nostra organizzazione con i quali potremo interagire. In Battletech, infatti, diversi componenti della squadra avranno una storia e una personalità da approfondire. Questa attenzione verso la narrazione non è certo un caso, perché gli sviluppatori di Harebrained Schemes – com’è noto – si sono fatti le ossa nel mercato videoludico con i tre, splendidi giochi di ruolo dedicati a Shadowrun.

Ecco qui, infatti, una panoramica generale delle personalità più importanti con le quali potremo interagire. Si noti, tra l’altro, la varietà tonale e comportamentale delle risposte che è possibile dare, sottolineando ancora una volta, dunque, le ibridazioni con il genere dei giochi di ruolo presenti in Battletech. Ricordiamo, in ogni caso, che il titolo non dispone di una traduzione in italiano.

Qui potremo scegliere dove dirigerci, attraverso una comoda mappa che mostra non solo il tipo la difficoltà di ogni sistema stellare, ma anche la sua tipologia, il tipo di insediamenti stanziativi e l’attuale regnante di quel luogo specifico. Ancora una volta, quindi, si nota l’esteso lavoro portato avanti da Harebrained Schemes per fornire al giocatore un ambientazione nella quale sia possibile immergersi facilmente.

Una volta sbarcati, si dovrà fare i conti con l’inevitabile fase di perlustrazione e avanzamento prima del confronto faccia a faccia vero e proprio con i mech o i veicoli nemici. Si tratta di una fase della partita che vale tanto per il giocatore quanto per l’avversario, ed infatti nell’immagine in alto un nemico ha appena rilevato il nostro mech Centurion in avanguardia grazie ai suoi sensori, rendendolo quindi vulnerabile agli attacchi dei suoi commilitoni.

Le ambientazioni di Battletech sono quantomai variegate e distinte, spaziando tra biomi di natura profondamente diversa, quali foreste (nelle quali è possibile trovare copertura e riparo), laghi, deserti e terre innevate. Ogni tipologia di terreno sarà latrice di determinati bonus e malus, che andranno a influire sulla mobilità dei mech e sulla loro capacità di raffreddamento. I mech avversari del nostro Shadow Hawk si trovano, per esempio, sull’acqua, il che aumenta a dismisura la quantità di calore dissipato ad ogni turno, dando loro quindi un vantaggio sostanziale in battaglia. Occorrerà farli fuori il prima possibile.

Una volta stabilito il contatto, è il momento di decidere come ripartire gli attacchi. Ogni mech è così pesantemente armato, infatti, che una tattica spesso consigliata è quella di dividere i propri attacchi fra i nemici, in modo da far calare le loro difese in vista del colpo di grazia.

Colpo di grazia che qui infatti arriva puntuale, grazie ad un potente attacco in mischia sferrato dal nostro Centurion (un tipo di mech naturalmente portato per gli scontri ravvicinati). Ogni pilota è dotato di caratteristiche particolari che influiscono sulle loro prestazioni, ed è quindi consigliato dare ad ogni pilota la giusta tipologia di mech, a seconda delle sue capacità.

Naturalmente, è possibile bersagliare specifiche parti del corpo dei nemici grazie ad un particolare (ma limitato nel numero di utilizzi) attacco. In questo caso, la gamba destra del pericolosissimo mech avversario – un Hunchback armato di laser fino ai denti – sta per cedere, essendo stata colpita in precedenza più volte. Un singolo attacco mirato da parte del nostro Dekker potrebbe far pendere l’ago della bilancia dalla nostra parte, facendo cadere il nemico e rendendolo particolarmente vulnerabile.

Ma non di sola guerra vive la nostra lancia mercenaria: durante i viaggi interstellari che giocoforza costelleranno le nostre avventure, dovremo fare i conti con dilemmi morali, situazioni estemporanee e ribellioni più o meno giustificate, che porteranno determinati bonus o malus a seconda di come ci approcceremo a queste situazioni. Qui siamo stati fortunati, perché le nostre capacità diplomatiche sono riuscite a risolvere una situazione che rischiava di diventare piuttosto problematica, a causa di una partita a poker tra i membri dell’equipaggio decisamente più tesa di quanto ci aspettassimo. La ricompensa è un +1 al morale, che ci renderà ancora più letali nelle prossime battaglie, un deciso passo avanti nel sempre guerrafondaio universo di Battletech.