Dopodomani presenteranno PES 2019, di cui si conoscono già alcuni dettagli che però devono essere confermati; di Fifa 19 non si sa ancora nulla.
Certamente i due giochi calcistici griffati rispettivamente Konami ed EA Sports porteranno ulteriori miglioramenti e caratteristiche sempre più innovative e sempre più in grado di immergere gli appassionati. Modalità, campionati su licenza, motori fisici e grafici sfruttati sempre al meglio offrono delle basi solide e forti. Ed al di là delle varie sfumature, negli ultimi 15 anni, se non di più, il dualismo Fifa-PES è sempre stato più forte al punto da stritolare, letteralmente, la concorrenza.
Da appassionato di sport e di calcio, provo un attimino a fare l’identikit di quello che potrebbe essere un terzo incomodo, una nuova scelta autorevole. Essendo alla soglia dei 41 anni guardo spesso con nostalgia agli anni ’80 e ’90 ma quei tempi sono passati. L’evoluzione, come è giusto che sia, impone altri standard, altri traguardi. E se prima Kick Off e Sensible Soccer erano il top, era anche vero che c’erano alcuni concorrenti interessanti che potevano comunque dare filo da torcere. Ricordiamo Retee2, Goal, Sierra Soccer, Striker e così via. Il tutto con un panorama hardware davvero più vasto ma decisamente più povero (irrisorio) dal punto di vista tecnico rispetto a quanto proposto oggi da Pc e console.
Evitando quindi di scrivere migliaia di righe di storia (che potrebbero piacere ma che potrebbero anche lasciare il tempo che trovano), arriviamo tra fine anni ’90 ed inizio 2000 quando comunque c’erano tre grandi giochi: assieme ai Fifa ed ai PES c’era anche Actua Soccer.
Ma adesso? Adesso c’è un interessante filone di calcio indie (ne ho parlato in questo link per uno speciale scritto a fine 2007), che però sembra essere più interessato a rievocare i classici del passato. Nulla di male e comunque molti titoli sono davvero gradevoli e divertenti. La maggior parte di essa colma i limiti (tecnici e contenutistici) dei vecchi classici riuscendo a rinverdirne i fasti per qualche ora e di offrire un tuffo nel passato grazie ad un gameplay decisamente meno ricercato che permette di realizzare azioni interessanti, divertenti e quant’altro ma manca decisamente quel quid che c’è in Fifa ed in PES.
Il motivo è semplice: potenza economica. Unita, inoltre, alla voglia di investire capitali. E sarebbe difficile competere con i due colossi di EA Sports e Konami che hanno comunque un bacino di utenti ricchissimo oltre ad avere mezzi economici praticamente infiniti rispetto a chi si è rivolto a Kickstarter (pur essendo, magari, un nome importante).
Ed allora? Beh, non mi resta che scrivere quello che, a mio avviso, potrebbe servire per realizzare un gioco di calcio appetibile.
Motore grafico e fisico alternativo, o magari vedere il più idoneo per adattarlo ad un titolo calcistico. La fisica, probabilmente è una delle cose più problematiche, soprattutto se si vuole anche realizzare un titolo con partite sotto la pioggia e la neve. Strano, e qui apro un inciso, che per i racing le cose vadano decisamente meglio, se non altro dal punto di vista della varietà nonché qualitativo. Si può scegliere tra i vari Forza, Gran Turismo, Assetto Corsa e, certamente, Project Cars per non dimenticare i titoli di Formula 1 griffati Codemasters ed i rallistici e motoristici di Milestone.
Un altro limite difficile da superare (forse più per la moda attuale che per altro) è quello delle licenze. Incredibile come già gli stessi PES e Fifa vengano criticati per non avere abbastanza campionati, competizioni o squadre ufficiali. La Spremonese (lo Spezia) di PES potrebbe anche poter andare bene in un terzo incomodo, però se quest’ultimo non avesse qualche licenza, probabilmente potrebbe essere snobbato dai giocatori. Negli anni ’80 e ’90 era diverso. Giocavi con Squadra A e Squadra B di Kick Off o facevi lavoro di editor in Sensible World of Soccer ed eri servito.
Difficilmente oggi si perderebbe tempo benché le possibili mod da applicare (altra condizione importante perché un terzo incomodo possa effettivamente essere tale) potrebbero facilitare molto la situazione.
Sicuramente il gameplay dovrebbe essere tanto divertente quanto profondo con una buona I.A. Il peggior difetto delle produzioni indie, in generale, è proprio questo. Trovi, in grandi linee, la via della rete: 8 su 10 riesci. Questo perché l’IA è leggermente migliore rispetto a quella di tanti anni orsono ma, ovviamente, ancora non basta. E spesso e volentieri, è un lavoro immane perché non è neppure una questione di aggressività: con troppa si rischierebbe davvero di rendere il tutto frustrante. A chi piacerebbe cozzare sempre con i portieri o con i muri difensivi?
L’equilibrio quindi nell’andare a rete: non negare nulla ma al tempo stesso non concedere tutto soprattutto a livelli di difficoltà medi o anche alti. Mi rendo conto che un’altra difficoltà possa essere rappresentata dai portieri: o sono troppo forti o davvero saponette, ma mi chiedo se sia davvero così problematico presentare portieri che non subiscano gol da distanze siderali o sul proprio palo con tiri stupidi capaci, di contro, di bloccare bombe a distanza ravvicinata.
Del resto fare 20 gol a partita tutti, più o meno, nella stessa maniere, stanca subito. Diverte forse di più all’inizio ma anche in questo caso non sarebbe un gioco in grado di fare molta strada ed inoltre non sarebbe neppure un granché perché sarebbe bello anche farlo diventare eSport, caratteristica ormai imprescindibile per un possibile terzo incomodo e per comunque un gioco di calcio che si voglia fare rispettare.
Insomma, non è per niente facile anche pensare di realizzare un terzo incomodo perché nessuno investe per fare il terzo incomodo in quanto i rischi sarebbero enormi a livello economico.
La speranza a questo punto è nel tipico fattore C. Già, con un po’ di fortuna potrebbe esserci una software house che punti sia sul lato tecnico che soprattutto su quello del gameplay. Lavorare ad un’intelligenza alternativa sui calciatori è sempre problematico, eppure potrebbe essere redditizio quanto realizzare un racing. E non voglio credere che le licenze siano un problema insormontabile pur immaginando il fatto che sia comunque più appetibile.
Ma perché tutto questo? Perché la qualità di tutti i giochi calcistici migliorerebbe anche più velocemente e ci divertiremmo anche noi. Ho anche la sensazione che la politica dei piccoli passi sia troppo accentuata. Me lo fa pensare il fatto che il prossimo gioco sulla coppa del Mondo di calcio sia dato come aggiornamento gratuito ai possessori di Fifa 18. Non che questo non sia cosa gradita. Anzi. Ma la paura di trovarsi di fronte ad una semplice modalità anziché ad un gioco diverso che in passato era una sorta di testa di ponte tra le edizioni presenti e future del gioco è tanta.
Non posso dare una ricetta, non sono uno sviluppatore, sono un semplice appassionato che peraltro di sviluppo davvero non ne capisce granché. E voglio essere gentile con me stesso. Ma quello che mi piacerebbe tornare a vedere è una serie alternativa ai colossi che comunque giochiamo annualmente con alterne soddisfazioni e fortune perché ci sono annate buone ed annate meno buone benché i miglioramenti e gli sforzi siano costanti.
Ci vorrebbe un po’ di audacia con vero e proprio 3d, un gameplay all’altezza e con novità esplorando magari quello che i due colossi hanno abbandonato o ancora non sono arrivati. Quali possano essere queste novità?
Chiedo sempre se il problema del clima dinamico sia risolvibile. Mentre invece faccio i complimenti ad EA per il calcio femminile che spero sia sempre più rinforzato visto che offre un gameplay effettivamente diverso a livello di fisica, la sfida forse più complicata assieme all’I.A. Il gameplay più divertente, a mio avviso, è quello giocato con le squadre a 2 o massimo 3 stelle di valutazione. Probabilmente un terzo incomodo dovrebbe prendere esempio da questo nonché dal calcio femminile.
Interessante, a livello contenutistico, anche le modalità The Journey o Carriera che però sarebbe bello vedere con altre sfumature in altri giochi. Magari formare una squadra di “amici” e farli partire dalle serie amatoriali per poi farli migliorare e salire di livello assieme ai tenori delle competizioni via via sempre più importanti. Una cosa simile, ma leggermente diversa (le squadre sono già fatte e non c’è mercato) è la modalità Boss presente in Sociable Soccer che permette di scegliere un team in base al livello del manager. Vincendo campionati infimi si guadagneranno punti per poter far carriera, salire di livello e competere in tornei sempre più prestigiosi.
L’idea è interessante. E sono convinto che in fondo in fondo qualche cosa si possa tirare fuori dal cilindro. Forse una sorpresa potrebbe concretizzarsi tra qualche settimana? Magari 2K (specialista nei giochi di basket e di wrestling dei quali detiene le licenze più prestigiose) potrebbe inserirsi. Chissà. Di fatto non sappiamo a chi andranno le licenze Uefa. E se fosse proprio 2K ad accaparrarsi questa licenza ed a proporre un suo gioco calcistico? Ma queste sono solo fantasie, speranze.
Nel frattempo attendo fiducioso le novità in PES e Fifa ma se potessi anche giocare un terzo protagonista ne sarei felice e con me anche tanti altri appassionati.