Parlare di Neverwinter Nights non è mai una cosa semplicissima. È senza dubbio uno dei classici dei giochi di ruolo che nel 2002 arrivò su Pc dopo due mostri sacri del genere: Baldur’s Gate I e II.
Per molti, quello realizzato da BioWare, fu un grandissimo titolo ritenuto, però, inferiore, ai due Baldur’s Gate ma rimane pur sempre uno dei giochi di ruolo che ha fatto epoca.
Fu anche uno dei primi titoli ambientati nei Forgotten Realms di D&D ad utilizzare il 3d grazie al motore Aurora. Sul finire del 2017, ed a distanza di 15 anni, Beamdog – software house specializzata in questo tipo di lavori – annunciò Neverwinter Nights: Enhanced Edition, una versione migliorata in ogni suo aspetto e comprensiva di tre espansioni ed i moduli premium più importanti usciti fino ad allora.
Un’edizione praticamente identica per quanto riguarda i contenuti alla Diamond ma ammodernata dal punto di vista tecnico ed in grado di girare sui computer attuali e col supporto a Steam Workshop. Uno strumento supplementare per poter condividere e godere dei contenuti realizzati con l’editor del gioco.
Questa Enhanced Edition è stata pubblicata pochi giorni fa, lo scorso 27 marzo, ovvero venerdì della settimana passata. Noi vi parliamo rapidamente del gioco che, anticipiamo già, è sempre una lettera d’amore rivolta agli amanti dei classici giochi di ruolo. Siamo sicuri che in molti apprezzeranno.
NEVERWINTER E’ SEMPRE NEVERWINTER ANCHE A 1080P O IN 4K
Parliamo, innanzitutto, delle novità tecniche che questa edizione offre in quanto essere le vere novità. Tra quelle più in vista l’incremento della risoluzione con possibilità di giocare a 1080p ed a 4K avendone ovviamente i requisiti tecnici. Di conseguenza, l’inventario ed altre parti dell’interfaccia si regolano ed è possibile anche optare per raddoppiare la dimensione dei testi che ad alte risoluzioni sarebbero minuscoli. Proprio l’interfaccia rimane di facile lettura.
Sono presenti anche i pixel shader ed effetti post-elaborazione. Ci sono anche il contrasto, la brillantezza e la profondità di campo nonché l’erba ed il vento completi che abbelliscono ulteriormente Neverwinter Nights: Enhanced Edition. Alcuni sviluppatori del team originale hanno anche collaborato con la community (sempre molto attiva) e questo si è notato. Altra cosa interessante è la possibilità di continuare le proprie partite o di proseguire col proprio personaggio originale. C’è, infatti, la compatibilità con i file originali ma anche con le mod ed i moduli di Neverwinter Nights.
Tra i contenuti sono presenti tutti quelli della già accennata Diamond Edition. Due le espansioni (Shadows of Undrentide ed Hordes of the Underdark) più tre moduli premium (Kingamker; ShadowGuard e Witch’s Wake) per oltre 40 ore di storie supplementari.
Ed in più c’è l’Aurora Toolset, ovvero l’editor per scrivere le proprie avventure e giocarle. Quello che rende, sostanzialmente, Neverwinter un titolo infinito o comunque con centinaia e centinaia di ore di gameplay supplementare oltre alla già longeva trama.
A questi bisogna aggiungere la possibilità di acquistare tutti i dlc. Sono sei, due relativi alle colonne sonore (del gioco “liscio” e delle Premium Adventure), gli altri sono Wyvem Crown of Comyr; Infinite Dungeons; Pirates of the Sword Coast ed Heroes of Neverwinters.
NESSUN MIRACOLO MA UN BUON LAVORO DI RESTAURO
Giocare a Neverwinter nel 2018 equivale sempre ad un atto d’amore verso i videogiochi di ruolo. Ambientato nei Forgotten Realms una delle regioni più amate e più prese in considerazione in ambito videoludico, basti pensare ad altri titoli anche storici quali Eye of Beholder, o Icewind Dale o, ancora, il già citato Baldur’s Gate, che hanno tenuto inchiodati i giocatori di tutto il mondo, Neverwinter già all’epoca venne notato per l’audace balzo dal 2d al 3d simbolo anche di un intera evoluzione tecnica vista in altri generi di videogiochi.
Va da sé che dal 2002 ad oggi sia passata un’era geologica a livello tecnico e questa edizione ne porta comunque il marchio. I tanti interventi visti nelle nostre ore di gioco mostrano un buon lavoro da parte di Beamdog che ha voluto riconsegnare al grande pubblico dei più giovani un titolo godibile. Un compito non facile abituati ai ritmi veloci ed ai prodigi grafici della generazione attuale.
Inoltre, diciamocelo pure: non si tratta di alcun miracolo tecnico. Gli spigoli dei modelli poligonali originali sono stati smussati molto bene ma sono sempre presenti. È normale che sia così e nessuno si sarebbe aspettato altro.
Si tratta comunque di alcuni interventi che migliorano un buon lavoro fatto anni addietro. Un restauro “discreto” che ha migliorato il possibile lasciando intatto tutto il resto. Un lavoro oscuro sotto molti aspetti ma apprezzabile almeno a nostro avviso, ovviamente.
Le texture sono state migliorate (soprattutto potenziate) ed anche a livello di zoom massimo, pur con ovvie limitazioni, si presentano piuttosto bene. Buon lavoro anche per le ombre e le luci dinamiche mentre abbiamo anche notato alcuni effetti interessanti come il vento che sposta le foglie. Piccolezze che però danno la misura delle migliorie fatte. Non si può pretendere di più ma il lavoro di maquillage, lo ribadiamo, è soddisfacente come da costume di Beamdog.
Ad ogni modo caricare ancora una volta Neverwinter Nights e giocarlo nel 2018 è motivo di riflessione e di tanti ricordi. Splendide ed intatte le musiche che accompagnano le nostre avventure. Buono il doppiaggio originale ed ottimi gli effetti sonori ambientali.
Tutto è rimasto come allora, trama, avventure, atmosfera e tutte le regole del gioco tratte dalla terza edizione del gioco cartaceo Dungeons & Dragons (uscita nel 2000). Il restauro non ha infranto quella atmosfera di oltre tre lustri fa né tantomeno inficiato il gameplay.
Questa è la parte migliore del gioco con una vastissima scelta tra classi, gestione personaggio e scelte da fare attraverso i dialoghi. Tutto avvalorato dalle regole di D&D, e quindi con il sistema di progressione tipico ed il sistema di combattimento gestito dai dadi inclusi i famosissimi fallimento, critico, attacco d’opportunità e quant’altro.
Un gdr bello da giocare, ostico da gestire ma non impossibile ed anzi ricco e profondo anche nella trama e nei dialoghi che, non sempre sono stati trascritti al meglio nella nostra lingua. Forse per questo Neverwinter Nights riuscì a colpire nel segno nel 2002 ed ha spinto Beamdog a riproporlo in questa Enhanced Edition.
Il mistero della Morte Gemente che ha colpito e sconvolto la splendida città di Neverwinter nel suo momento di maggior prosperità ed i suoi distretti, è solo una delle mille sfaccettature della storia (principale) del gioco. Incastonata tra le montagne innevate, questa città incastonata tra le montagne innevate e la Costa della Spada nella regione del continente Faerun. Della trama non diremo nulla ma chi non ha giocato il titolo quando uscì dovrebbe farlo ora soprattutto se amanti dei giochi di ruolo e nella fattispecie fan di Dungeons & Dragons. È inoltre possibile giocare in altre modalità, in multiplayer ed anche in game master ossia divertendosi dalla parte del master, decidendo la posizione dei mostri, delle trappole, dei dungeon, dei punti chiave delle mappe e così via. La scelta tra queste tre modalità (la classica single player, in multiplayer o dungeon master) la si all’avvio del gioco.
COMMENTO FINALE
Non c’è molto da aggiungere a Neverwinter Nights: Enhanced Edition. Si tratta di una riproposizione che fa piacere agli appassionati di vecchia data ma che sicuramente fa riflettere perché ci sono pochissimi titoli attuali ad impiegare D&D.
Tralasciando i contenuti, la trama ed il vecchio comparto tecnico che fanno da base a questa produzione, le migliorie introdotte da Beamdog restituiscono un classico che gira a 1080p ed a 4K con diversi effetti grafici supplementari sui computer moderni. Nessun miracolo visto che le ovvie spigolosità poligonali dell’epoca sono state in parte coperte ed attenuate ma chiaramente non eliminate. Viene però confermata la bontà di un lavoro di restauro ben fatta ed anche allo zoom più dettagliato si può apprezzare la qualità del lavoro fatto. Ci sono ancora alcuni piccoli difettucci ereditati dall’originale ma nulla di veramente problematico ed è ovvio che la struttura, per quanto modificata, emerga. Si tratta pur sempre di un gioco del 2002.
Consigliato agli amanti dei giochi di ruolo che amano i classici, ma anche a chi vuole farsi una cultura perché in quanto a trama, gameplay ed atmosfera ha ancora il suo fascino e soddisfazione soprattutto dopo aver risolto situazioni complicate e quest interessanti.
Pregi
Neverwinter Nights in tutto il suo splendore. Tanti contenuti. Tante modalità. Supporto mod. Atmosfera intatta. Buonissimo lavoro di restauro. Chi ama D&D ha pane per i propri denti.
Difetti
Permangono, ovviamente, alcune spigolosità ereditate da un comparto tecnico datato 2002. Qualche difettuccio dall’edizione originale.
Voto
8,5
É davvero fantastico per la possibilità di personalizzare il personaggio con una flessibilità non indifferente, (per un videogioco ovviamente) peccato poter avere in solo seguace