Monster Energy Supercross – The Official Videogame, Recensione PS4
Milestone ci porta nelle arene nordamericane per nuove ed adrenaliniche corse su terra e fango
Chi ama le due ruote scoperte, ama senza dubbio l’adrenalina di questo sport motoristico e, molto probabilmente, anche le varie derivazioni. Milestone, software house italiana di lungo corso nonché specializzata nei racing game, ci fa conoscere così il supercross, una variante del motocross. Quest’ultima disciplina l’abbiamo apprezzata grazie a MXGP3 uscito a metà dello scorso anno e recensito nelle nostre pagine.
Monster Energy Supercross – The Official Videogame, titolo fresco fresco di casa, uscito martedì (13 febbraio) per Pc, via Steam, PS4 ed Xbox One, ci porta così in Nord America per farci conoscere questo interessante campionato di levatura mondiale che rivaleggia con quello iridato di motocross.
Le differenze sostanziali tra le due discipline sono legate al fatto che il motocross si corra prevalentemente in Europa e nel resto del mondo (anche negli Usa, ndr) in tracciati all’aperto e con gare più lunghe; negli Usa, invece, i circuiti sono ritagliati all’interno degli stadi (perlopiù al coperto ma anche all’aperto) o dei diamanti del baseball. Inoltre ci sono differenze prettamente tecniche: nel supercross i salti sono molto più frequenti e tecnici. Le curve, invece, sono generalmente più strette e questo cambia un po’ le carte in tavola soprattutto per lo stile di guida e la gestione dei salti e del peso.
Ecco, quindi, la nostra recensione di Monster Energy Supercross – The Official Videogame. Vi parleremo della versione PS4.
Buona lettura.
DUE RUOTE, UN’ARENA, TANTO OLIO DI GOMITO E TANTO FANGO
I contenuti presenti nel titolo sono più che sufficienti per fare felici gli amanti del genere. Gare singole, time attack (giro veloce), campionato o modalità Carriera che è sempre quella più completa quando si parla di titoli sportivi.
Si potrà creare anche il proprio pilota anche se l’editor è davvero scarno con qualche modello per le fattezze del nostro avatar. Ci si potrà rifare, in compenso, con le decine e decine di oggetti (caschi, livree, e molto altro) per la personalizzazione del nostro “modello”.
All’inizio si potrà fare pochino ma giocando si accumuleranno esperienza e crediti che sbloccheranno piccoli contenuti interni. Contano anche i risultati: più si vince, più veloce sarà la scalata al successo ed alla possibilità di utilizzare decalcomanie ricercate, correre per i team più forti nonché nelle gare più prestigiose vestire le tute più “stilose”.
Il tutto è arricchito da tutte le licenze Monster Energy Supercross per cui ci si potrà divertire e duellare in pista con squadre, piloti e moto della stagione ufficiale 2017.
Nella modalità Carriera si parte (ovviamente) da zero e dalla classe 250SX scegliendo tra due campionati: quello della costa occidentale e quello della costa orientale del Nord America. Parliamo di Nord America non semplicemente degli Usa perché tra le 17 arene reali presenti nel gioco c’è anche quella di Toronto, in Canada. Chiaramente andando avanti, vincendo le sfide, superando le richieste degli sponsor che indicheranno di concludere la corsa in una certa posizione per attivare bonus preziosi (sia in crediti che in esperienza che in popolarità), si potrà concorrere per la classe regina, la 450SX. Tutto secondo la norma per quanto riguarda le dinamiche. Nulla di sconvolgente, ma può anche andar bene così.
Le stagioni si susseguiranno nel tentativo di diventare una vera e propria leggenda vivente del supercross e del relativo circuito di gare con sfide, ovviamente, sempre più difficili perché si può arrivare in modo relativamente facile al top, ma sarà sempre problematico mantenersi sulla cresta dell’onda… anzi, dei salti. Si dovranno sudare le classiche sette camicie per emergere. Tanto olio di gomito per emergere dal fango.
Non mancano di certo le opzioni e le modalità per il multiplayer che fa sempre comodo alla varietà ed alla longevità di ogni gioco.
GAMEPLAY DIVERTENTE E SEMPRE ADATTO A TUTTI
Uno degli assi nella manica di Monster Energy Supercross – The Official Videogame è senza dubbio il gameplay. I puristi della simulazione perfetta certamente storceranno il muso perché a tratti il realismo è altalenante, ma come abbiamo visto in MXGP3, si può godere di un buonissimo ventaglio di opzioni sia in generale (agendo sulla difficoltà complessiva, scegliendo sulla intelligenza artificiale degli avversari, sugli aiuti nelle frenate e su altri aiutini dal punto di vista della guida, inclusa la possibilità di riavvolgere il tempo e di ripetere un determinato passaggio sbagliato), sia per quanto riguarda la gestione tecnico-meccanica della nostra moto.
Ovviamente, a difficoltà più elevate, gli interventi fatti alla nostra supercross faranno effettivamente la differenza… nel bene o nel male.
Va da sé che il gameplay sia effettivamente adatto a tutti. Ai neofiti perché a difficoltà basse si potrà gareggiare senza troppi problemi divertendosi a centrare risultati comunque gratificanti; a difficoltà più alte perché domare moto, salti, curve strette, avversari sempre più aggressivi e vincere è una sfida che fa sempre piacere vincere.
Ad ogni modo si dovrà comunque stare attenti al proprio stile di guida perché perdere la misura dell’atterraggio dopo un salto e finire fuori pista può essere una cosa piuttosto frequente ed essere penalizzati dopo il riposizionamento automatico in pista complica le cose. Bisognerà fare attenzione, inoltre, alla composizione del circuito.
Essendo posizionata in stadi – che per quanto grandi siano sono sempre più piccoli delle aree degli autodromi o motodromi utilizzati proprio per gare motoristiche – l’area complessiva della pista è più ristretta. Questo porta a tracciati estremamente tecnici con tante curve a gomito, rettilinei pieni di dossi e collinette con salti lunghissimi.
Il nostro stile di guida sarà fondamentale anche perché a livelli di difficoltà più alti i piloti faranno meno sconti e gli errori saranno dietro l’angolo. Lo scrub, la particolare tecnica in salto che permette di guadagnare tempo inclinando la moto durante il volo anticipandone l’atterraggio, deve essere quantomai misurato.
Uno dei problemi iniziali, va detto, è quello di memorizzare il senso di marcia del tracciato. Le curve ed i rettilinei sono molto vicini tra loro e si rischia, se si è distratti, di sbagliare verso tagliando di netto dei passaggi obbligati e finendo in altri settori della pista. Questo comporta l’essere riportati automaticamente in pista con la conseguenza di aver perso secondi preziosi. Nulla di grave, ovviamente, ma era un dettaglio che non ci è sfuggito.
Come ampiamente già espresso in precedenza, nella stragrande maggioranza dei casi si gareggerà in arene chiuse ma all’aperto può esserci anche l’incognita del Meteo con la pioggia che andrà a complicare ulteriormente la situazione. Come in MXGP3 ogni passaggio della truppa di centauri deforma leggermente il fondo per cui variano anche aderenza sulla pista e le prestazioni sul tempo.
Dura, ma divertente, la vita di gruppo. Si sgomiterà, letteralmente, con gli altri piloti per avanzare di posizione in posizione con duelli sempre possibili e repentini cambi di posizione. Difficile, infatti, prendere la testa ed andare via in fuga.
Con gare accorte e senza troppa foga si possono ottenere risultati incoraggianti fin da subito. Il controllo in volo della moto è una delle cose meno semplici da fare ma è piuttosto immediato e dopo le prime cadute ci si abitua e si prendono le misure.
Tutto sembra volgere al realismo ma è quando si atterra che ci ricordiamo di essere un videogioco così come il sistema di collisioni con gli altri piloti anche se da MXGP3 abbiamo notato qualche piccolo miglioramento ma le animazioni proposte per le cadute sembrano troppo simili tra loro e questo aspetto dovrebbe essere migliorato.
EDITOR DEI TRACCIATI INTERESSANTE
Una caratteristica peculiare di Monster Energy Supercross è la presenza di un potente editor di tracciati. È possibile creare il proprio circuito in modo piuttosto semplice grazie anche ai tutorial che spiegano come utilizzare le diverse opzioni.
Troviamo diverse tipologie di segmenti da porre sull’area. Per prima cosa il programma ci chiederà di scegliere la tipologia di arena (stadio al chiuso, al coperto, rettangolare classico, o diamante del baseball). Poi di piazzare l’area di partenza e successivamente quello che serve come le curve, di diversa angolazione, i rettilinei ma anche i diversi tipi di dossi per dare al pubblico l’elemento fondamentale di questa disciplina estrema: i salti. Salti di molti tipi come i whoop, salti singoli o tripli Si possono aggiungere anche vari tipi di collinette ed altri elementi come ponti, linea di traguardo e così via.
In pochi minuti sarete in grado di realizzare il vostro tracciato e di poterlo testare di persona. In ogni modo, durante la “stesura” del progetto, sarà possibile dargli un nome e salvarlo. Sarà possibile anche proporlo online e chiaramente si potranno giocare anche le creazioni altrui. Prima però deve essere validato dal sistema. Nulla di complicato: si dovrà osservare un giro effettuato dall’intelligenza artificiale che proverà il nostro tracciato per verificare se sia conforme a determinati requisiti. Fatto questo lo metterà ufficialmente online se idoneo.
Questo è sicuramente un punto non indifferente a favore del gioco soprattutto per gli amanti di questo genere di opzioni. Unica difficoltà sta nel chiudere il tracciato.
L’UNREAL ENGINE 4 FA IL SUO DOVERE
Monster Energy Supercross utilizza l’Unreal Engine 4. Come già fatto per MXGP3, Milestone si affida a questo motore decisamente potente ed in grado di fare la differenza rispetto alle produzioni passate.
Graficamente il titolo si assomiglia tantissimo ad MXGP3. Del resto le due discipline sono molto simili anche se ne abbiamo spiegato (per sommi capi) le differenze.
Ad ogni modo, l’Unreal Engine 4 fa il suo dovere. Luci ed ombre di gran livello ma anche tantissimi effetti particellari. La pioggia a nostro avviso è resa bene ed il fondo fangoso e terroso dei vari tracciati è resto ancora meglio. Alcuni passaggi sono davvero spettacolari con moto e piloti ben riprodotti. Bene anche la riproduzione delle arene che fanno da sfondo, non indifferente, alle nostre gesta.
Su PS4 abbiamo notato qualche piccolo effetto pop up ma nulla di veramente grave.
Discreta la fisica degli impatti, notevole quella degli impatti con le protezioni mobili ai bordi dei vari segmenti: possono essere spostati e trovarsi all’interno del circuito creando poi problemi a tutti i piloti lungo i passaggi successivi. Diverse le inquadrature ma preferiamo quella in terza persona anche se alcune sono davvero spettacolari.
Potevano esserci più animazioni di contorno che sicuramente avrebbero reso l’atmosfera da show o da tipico sport americano, ancora più forte.
Bene come sempre gli effetti sonori del rombo dei motori nonché della folla e dello speaker dello stadio. Nulla realmente di trascendentale ma tutto fa il suo dovere.
COMMENTO FINALE
Milestone ha ripetuto sostanzialmente il (buon) lavoro fatto con MXGP3 portando in Monster Energy Supercross l’esperienza del recente passato che porta il nome Unreal Engine 4. Le due discipline, inoltre, sono piuttosto simili. Parenti strette oseremmo dire per cui la differenza visiva e tecnica è risibile soprattutto per un occhio non esperto. Le differenze, però, ci sono soprattutto nel modo di giocare.
Il titolo offre, come da tradizione Milestone, tantissimi contenuti come modalità di gioco (su tutte, la solita modalità Carriera), tutti i circuiti, moto, squadre e piloti delle serie ufficiali della serie nordamericana col regolamento della stagione 2017. Tantissimi, inoltre, gli elementi di personalizzazione che fanno la felicità degli appassionati del genere e che vanno a compensare un editor dei piloti piuttosto scarno per quanto riguarda la modellazione del proprio campione.
Troviamo in più anche un ottimo editor per i circuiti. Le creazioni possono essere testate sia dai giocatori che dall’intelligenza artificiale per essere pubblicate online. Insomma, la longevità del titolo è indiscussa grazie anche all’online ed alle numerose sfide ed eventi che, generalmente, Monster Energy Supercross offre. E non possiamo dimenticare la presenza del Season Pass che con i suoi dlc inclusi andrà ad aggiungere ulteriori contenuti.
Il gameplay varia un po’ vista la presenza di piste ricavate all’interno di arene e quindi più strette rispetto a quelle del motocross. Curve più secche ed a gomito, rettilinei ricchi di ogni tipo di dosso ed avversari numerosi offrono una sfida interessante che anche un neofita – grazie alle solite opzioni sull’intelligenza artificiale, sugli aiuti e sulla messa a punto della moto – può affrontare non temendo la frustrazione. Questo non significa che il titolo sia facile ma il gameplay è scalabile al punto che può essere giocato da tutti, come è giusto che sia. Monster Energy Supercross non è esente da difetti: gli atterraggi a volte non sembrano troppo realistici senza dimenticare che le collisioni sarebbero potute essere meglio con animazioni di contorno scarse.
Milestone ha lavorato duramente per offrire un nuovo titolo agli amanti delle due ruote scoperte. Chi ha apprezzato MXGP3 può senza dubbio guardare positivamente a Monster Energy Supercross – The Official Videogame che fa il proprio dovere fino in fondo e con un buon lato tecnico.
Lo consigliamo vivamente agli amanti delle due ruote scoperte ma anche ai neofiti.
Pregi
Gameplay scalabile e divertente. Licenze ufficiali Supercross nordamericano. Estremamente Longevo. Editor tracciati interessantissimo. Unreal Engine 4 sfruttato bene con diverse chicche.
Difetti
Alcuni aspetti del gameplay potevano essere più curati come le collisioni e la fisica "ballerina". Scarne le animazioni di contorno. Un po’ di effetti pop up a livello grafico.
Voto
8+