Final Fantasy XII: The Zodiac Age, Recensione Pc

La versione Windows conferma la bontà di questo jrpg

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Final Fantasy XII: The Zodiac Age arriva anche su Pc con un porting fedele della versione PlayStation 4, incentrata sulla International Zodiac Job System, un’edizione PlayStation 2 uscita nell’estate del 2007 in occasione del ventesimo anniversario della saga, e inedita in Occidente, e qualche extra a livello di opzioni, soprattutto di tipo tecnico.

Il gioco offre quindi il supporto per le carte da collezione di Steam, nuove opzioni di gioco disponibili fin dall’inizio come il New Game Plus e il New Game Minus, funzioni di auto salvataggio, la compatibilità con i monitor ultrawide 21:9 e tutto quello che abbiamo già visto sulla console Sony, cioè a dire una grafica e un sonoro rimasterizzato, e la Modalità Sfida che attraverso cento scenari diversi dà modo all’utente di mettersi alla prova nelle abilità di combattimento.

IL PRIMO FINAL FANTASY “DIVERSO”

Il gioco si distinse già all’epoca del suo rilascio per due sostanziali differenze rispetto al passato: il sistema Gambit e quello relativo alla crescita dei personaggi. Il primo consiste in un particolare metodo di gestione del party in stile MMO.

Il videogiocatore può infatti creare una serie di azioni e strategie per ogni membro del party, che poi verranno eseguiti in battaglia, in totale autonomia, a seconda della tipologia di situazione stabilita. Per esempio, se a un personaggio si “ordina” di curare subito un compagno non appena il livello di HP di quest’ultimo scende sotto al 20%, questi eseguirà il compito durante lo scontro.
Allo stesso modo si può chiedere a un altro membro del party di proteggere con appropriate magie difensive il leader del gruppo, o attaccare con tecniche speciali i nemici più vicini, e così via, per una combinazione di schemi che man mano si va avanti nel gioco e si sbloccano “linee di comando” e azioni, possono davvero rivelarsi variegati e ricchi di opzioni.

L’altro aspetto in cui il titolo ha fatto storia a sé all’interno della saga, come scritto qualche riga sopra, è il sistema di crescita dei personaggi: se di base il loro livello aumenta come sempre accumulando punti esperienza, il level up non incrementa soltanto le statistiche ma anche i cosiddetti Punti Licenza, che servono per sbloccare tutta una serie di licenze e oggetti utili su una specie di scacchiera.
Nel gioco esistono dodici percorsi differenti relativi a vari Job, ognuno dei quali ha appunto una scacchiera sulla quale sbloccare abilità e tecniche specifiche per il “mestiere” associato. Queste consentono di personalizzare quasi completamente ogni personaggio permettendogli di equipaggiare determinati armi o accessori, gli Esper, le Apoteosi e di lanciare incantesimi ben precisi.

ESPLORAZIONE LIBERA

Per il resto, Final Fantasy XII: The Zodiac Age non si discosta molto dai classici predecessori, con tantissime cose da fare, personaggi con cui interagire e segreti da svelare. Solo che gli ambienti di gioco sono molto ampi e non esistono i combattimenti casuali.
Per evitare quindi di annoiarsi ripercorrendo certe aree troppo ampie, Square Enix ha introdotto la possibilità di accelerare l’azione a 2x e 4x con la semplice pressione di F2 e F3, (per tornare alla velocità normale basta premere F1).

Le novità più corpose di questa edizione Pc vanno quindi ricercate nel comparto tecnico. In tal senso Final Fantasy XII: The Zodiac Age è stato discretamente ottimizzato per l’hardware dei Pc: abbiamo quindi una risoluzione full hd regolabile con un frame rate che si può settare fino a sessanta fotogrammi per secondo.
Gli smanettoni possono poi intervenire su diversi settaggi, cole il filtro anisotropico o l’anti-aliasing, l’occlusione ambientale, le ombre e così via. In ogni caso, vista la natura del progetto non aspettatevi miracoli perché visivamente l’immagine risulterà più pulita e definita, ma le texture per buona parte restano quelle in bassa risoluzione di PlayStation 2.

La visione d’insieme risulta però gradevole, complice una direzione artistica molto valida che già ai tempi lo rendeva uno dei titoli più spettacolari sul Monolite. Altrettanto positivo il giudizio sulla colonna sonora e sul comparto audio surround 7.1, che vanta la colonna sonora originale, rimasterizzata e non, e una nuova coi vecchi brani rieseguiti nuovamente con un’orchestra dal vivo. Presente inoltre il doppiaggio in lingua giapponese e quello in inglese.

COMMENTO FINALE

Final Fantasy XII: The Zodiac Age è un gioco dalle meccaniche attuali e dalla grafica un po’ vetusta, che si “rende” bella agli occhi dei giocatori per una direzione artistica eccelsa. Nell’insieme resta un ottimo GDR consigliato a tutti i fan di genere, disposti però a concentrarsi su elementi importanti come gameplay e trama, piuttosto che sul comparto tecnologico. 

 

Pregi

Sistema di personalizzazione e crescita dei personaggi profondo come pochi. Gameplay che si attesta su ottimi livelli. Trama interessante. Grafica comunque piacevole a vedersi …

Difetti

… anche se il comparto tecnico sente comunque il peso degli anni. Nonostante alcune opzioni, il gioco mantiene dei momenti lenti e tediosi.

Voto

8,5