Football Manager 2018, Recensione Pc

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Siamo ancora sgomenti dall’eliminazione mondiale dell’Italia ad opera della Svezia. Dopo 60 anni, non vedere gli Azzurri in una fase finale a tentare di vincere la Coppa del Mondo è uno strazio. E questo ha alimentato ovviamente la gogna mediatica nei confronti di Giampiero Ventura, il CT della Nazionale che ha fallito l’obiettivo.

Sia chiaro: l’Italia è stata da sempre una terra di santi, poeti, navigatori e commissari tecnici, ma mai come negli ultimi mesi, il dibattito sulla panchina azzurra si è inasprito.

E qui torniamo andiamo al nostro mondo per parlarvi di Football Manager 2018, nuovo capitolo della storica serie che ha fatto capolino su Pc (Windows, Mac e Linux) nel novembre scorso. Una serie, quella firmata da Sports Interactive, che aggiunge, anno dopo anno, dettagli supplementari per offrire un maggior realismo. Grazie anche all’aggiunta di chicche che vanno ad arricchire una struttura mostruosa, mastodontica ed inumana per qualità e quantità di caratteristiche.

Perché Football Manager da anni non è un semplice gioco nel quale cambiare semplicemente il modulo per ottenere i risultati migliori o nel quale una ricerca di mercato si possa fare facilmente. Ecco la nostra recensione di questo capitolo. Buona lettura.

LE NOVITA’ DI QUESTO 2018

Parlavamo di chicche. Già perché di fronte alle molteplici cose da fare (ne parleremo un po’ più avanti), la serie Football Manager ha saputo guardare avanti e strizzare l’occhio agli eventi per rimanere sempre attuale.

Giocare a Footbal Manager da tempo, equivale a farsi una sorta di corso di calcio perché il volume enciclopedico (a dir poco) dei dati aggiornati di un database enorme e quasi surreale, ci offre una panoramica a tutto tondo dei maggiori campionati di tutto il mondo ed anche delle relative serie inferiori. Se lo scorso anno gli autori avevano aggiunto le possibili conseguenze della Brexit, ovvero dell’uscita della Gran Bretagna dall’Europa Unita, quest’anno si pensato ad altro.

Troviamo così le dinamiche di spogliatoio, alcune novità sullo scouting fino alla possibilità che i giocatori gay possano fare coming out.

Miles Jacobson, il papà di Football Manager, starà già pensando a Football Manager 2019 ma saremmo curiosi di sapere a cosa voglia aggiungerci per allargare ulteriormente il campo.

Le Dinamiche di spogliatoio sono la prima novità importante sul gameplay. Un aspetto da sempre presente nel reale ma che finalmente è stato applicato. C’è un menu apposito sezione nel menu di gioco di Football Manager 2018 e grazie a questo si può accedere sui punti di forza del proprio operato. Potremo anche sapere, finalmente, cosa rende scontenti i giocatori. Capiremo quindi le magagne interne che ci sono andando ad approfondire il rapporto tra un calciatore e l’altro. Le dinamiche tengono conto infatti della gerarchia della squadra che è guidata da capitano e vicecapitano. Starà a noi capire quali giocatori avranno il carisma necessario per essere i giusti leader della squadra accettati anche dal resto della rosa. Ma anche chi ha carisma potrà dire la sua. Il gioco tiene conto anche dell’anzianità dei giocatori nel club.

Noteremo come nel nostro team si formeranno dei gruppi sociali e come questi possano essere potenzialmente destabilizzanti. Se il malumore, invece, dovesse colpire qualche giocatore con scarso carisma o ai margini dei gruppi e della piramide, il resto della rosa non dovrebbe risentirne molto.

Le Dinamiche sono utili ma non ancora perfette: i problemi con i portieri di riserva (che difficilmente, proprio in virtù di una gerarchia anche di valori prestazionali, potrebbero vedere il campo) ci sono e non servirà a nulla alcun intervento. E dire che anche Soviero (noto per le sue pacatissime proteste) probabilmente non avrebbe fiatato più di tanto. Del resto il ruolo del portiere è sempre delicato ed un po’ diverso dal resto della squadra. E purtroppo i grattacapi possono poi arrivare in riunioni di spogliatoio dove riportare il morale del collettivo a livelli decenti diventa un problema. Nulla di nuovo sotto l’orizzonte ma proprio sul portiere e proprio perché parliamo di un team di sviluppo attentissimo ad ogni chicca, si sarebbe potuto intervenire in modo diverso. Siamo certi che si interverrà, se non prossimamente, nel nuovo gioco.

Nella sostanza, sono rimasti identici i dialoghi con i propri giocatori e con la stampa. Le nostre frasi avranno sempre le solite intonazioni (cauto, energico, diffidente e così via). Il problema è che a volte si innescano meccanismi non voluti. Per fortuna la scalabilità del gameplay è alta e quindi potremo anche decidere di far sbrigare queste cose al nostro vice che, spesso e volentieri, ci togliere da situazioni imbarazzanti.

Bene, invece, le trattative sul calcio mercato e sui contratti. Le opzioni sono innumerevoli e si può concretamente sperare di convincere i giocatori ad accettare alternative ad un ingaggio troppo oneroso per il budget. Si possono offrire bonus o si possono fare promesse per il futuro che riguardano gli obiettivi personali o quelli del club (magari se si gioca in un club piccolo che punta alla salvezza, si può promettere che con lui si lotterà per la promozione o per lo scudetto). Avendo scelto un club da zero e con un modestissimo budget, abbiamo trovato un mercato verosimile. Anche le cifre dei big ci sono sembrate adeguate ma anche qui non mancano eccezioni che fanno più o meno sorridere. Ci può stare ma si può senza dubbio migliorare.

In Football Manager 2018, ovviamente, saranno importanti le tattiche e gli osservatori. Anche questi due aspetti sono stati variati per offrire ulteriore varietà di gameplay. Come sempre è possibile delegare ai propri componenti dello staff (che però prima si devono scegliere accuratamente previo consenso della dirigenza in caso di una squadra amatoriale, ndr) su come intervenire e dove intervenire per snellire i nostri molteplici compiti che variano dalla gestione dei contratti al variare le tipologie di allenamento della squadra, al suo focus, alla gestione degli impianti (a volte anche il giardiniere dirà la sua) o alla gestione della squadra giovanile e delle strutture. Diversamente soprattutto ad inizio stagione, si perderanno ore ed ore per delineare tutti i minimi particolari fino anche al mantenimento delle misure del campo.

A partire dalle tattiche: la schermata predisposta offre un’analisi dei ruoli definiti dall’allenatore. Questo permetterà di capire i punti deboli del modulo. Le posizioni normali sono state ulteriormente arricchite da altre definizioni che spiegheranno meglio anche le caratteristiche di ogni calciatore e la sua versatilità nel ricoprire quel ruolo e stare in quella fetta di campo. Un terzino può quindi essere utilizzato, alla bisogna, come ala, ma può adattarsi anche a difensore o a centrocampista più centrale (a seconda delle caratteristiche ed attitudini). Insomma, raramente troveremo un giocatore dal ruolo fisso, ma è altrettanto vero che la posizione consigliata è spesso quella più redditizia. Chiaramente se un centrale difensivo sarà messo in porta potremo vedere chiaramente nella schermata dello schema un pallino rosso in fondo nero che indicherà la sua inadeguatezza a quel ruolo. Se, invece, vedremo un pallino giallo sopra il nome di quell’atleta, significa che la scelta è azzeccata.

Ma è chiaro che non finisca qui. Ci sono diverse opzioni anche sul comportamento dettato anche in base al risultato. E cambieremo comportamento se ad esempio perderemo di uno o di due gol, oppure se vinceremo di uno, due o tre gol. Un modo anche per risparmiare energie in caso di largo successo e magari addormentare la partita o potere essere in grado di infierire ulteriormente impostando il contropiede, o magari di intensificare i nostri sforzi nel caso si sia costretti ad operare una rimonta.

C’è pure l’utilissimo (e graditissimo) Centro Medico che è presente con una sezione distinta. Il Centro ci offre la lista di giocatori più predisposti agli infortuni facendo un rapporto dettagliato sulle motivazioni. Gli infortuni sono causati da eccessivo carico di lavoro o da un affaticamento per le partite giocate ed i minuti caricati, oltre che dal mero caso.

Nondimeno sapremo anche se i giocatori a nostra disposizione saranno in forma ed avranno il ritmo partita.

Gli osservatori, infine, non forniranno i vecchi rapporti ma delle schede dei vari calciatori su richiesta. Questo permetterà di capire se quel giocatore possa essere un possibile obiettivo di mercato o meno. Impatto un po’ da digerire all’inizio ma a lungo andare più efficace che però potrebbe non essere metabolizzato dai vecchi fruitori della saga. Sarà, comunque, questione di abitudine.

IL SOLITO MASTODONTICO FOOTBALL MANAGER DAL GAMEPLAY SCALABILE

Per il resto, e saremo brevi, si tratta del solito Football Manager. Un titolo che nel corso degli anni ha saputo guadagnarsi il rispetto e l’affetto degli utenti ma anche degli addetti ai lavori.

Il motivo è sempre quello: uno studio a dir poco maniacale e la possibilità di imprimere la propria immagine di gioco alla propria squadra. Diventare un manager di alto livello è sempre esaltante soprattutto viste le difficoltà e le tante cose da fare.

Il gameplay è scalabile. Si può gestire tutto, ma proprio tutto, fino anche a demandare molti incarichi al vice ed allo staff ma senza comunque perdere d’occhio la situazione globale ed intervenire ogniqualvolta se ne presenti la necessità.

Ci si può mettere alla prova in 50 dei Paesi più evoluti del calcio, scegliere una tra le 2.500 squadre presenti con un calcio mercato composto da oltre 600.000 giocatori veri e componenti dello staff. Insomma, si può realizzare il proprio sogno calcistico formando anche da zero il proprio club. Tante le chicche di sempre come i suggerimenti degli scout su alcuni avversari da tenere d’occhio nel prossimo match. Ci vengono indicati i giocatori chiave e decidere se marcarli in modo più o meno stretto, con pressing più o meno asfissiante e con interventi leggeri o duri nonché da quanti giocatori.

È riproposto, inoltre, l’editor dell’allenatore che permette di scegliere l’aspetto del nostro alter ego anche con l’ausilio della cattura dell’immagine direttamente dalla webcam o da una foto. Nondimeno è possibile anche scegliere di applicare delle note sul passato del nostro allenatore virtuale come una carriera di calciatore. Questo modificherà le caratteristiche e le competenze tecnico-tattiche del nostro coach personalizzato che potrà essere ulteriormente sviluppato con una specie di scheda personale come se fosse un gdr con tanto di punti competenze da assegnare. Più strategia, più attitudine a far lavorare meglio i giocatori o a scoprire giovani talenti? Bene. Si può fare.

Non poteva mancare la modalità Fantasy Draft. Questa presenta una nuova interfaccia utente pensata appositamente per gli streamer. Con una interfaccia utente più efficace ed un focus maggiore sul centro dello schermo,  i giocatori potranno fare lo streaming della loro squadra sfruttando i controlli social in-game in modo chiaro e semplice.

La modalità Fantasy Draft di Football Manager 2018 presenta anche alcune nuove opzioni, tra cui pool di giocatori personalizzabili per la creazione e l’aumento del budget. Questo significa che potrete personalizzare l’esperienza di Fantasy Draft grazie ad un numero maggiore di parametri. Potete portare le vostre squadre di Fantasy Draft in tutte le stagioni che desiderate e i giocatori non invecchiano e non si ritirano affrontando tutte le stagioni desiderate.

E’ rimasta anche la squadra personalizzata che permette di prendere un club esistente, cancellarlo, mantenendo l’assetto societario e lo staff tecnico, e partire da zero optando la cancellazione dei cartellini dei giocatori in possesso dalla prima squadra alle giovanili. In questo modo si potrà fare il mercato da zero utilizzando la somma dei cartellini dei calciatori mandati via.

ALTRA NOVITA’, L’ENGINE DI GIOCO

Anche in Football Manager 2018 si punta all’evoluzione del motore di gioco durante le partite. Anche Football Manager 2018 offre partite in 3d. Il match è migliorato dal punto di vista grafico. Siamo ancora lontani dai modelli proposti in Fifa e PES. Del resto le priorità del gioco sono altre. Ma i modelli di stadi e calciatori sono migliorati. Rimangono alcuni difettucci non certo eclatanti visto che si tratta di una simulazione manageriale. Alcune volte gli effetti sonori non sono sincronizzati con i reali movimenti. Ovviamente durante le partite si potrà intervenire sulla propria squadra. Si potrà modificare al volo il calciatore che batte un rigore, o modificare lo schieramento e l’atteggiamento. Anche durante l’intervallo, come per il pre partita, sarà possibile parlare ai propri giocatori.

Durante il match, le azioni salienti scorrono in modo più fluido rispetto al passato anche se comunque è tutto piuttosto migliorabile benché, come ribadiamo, l’obiettivo di Football Manager 2018 sia ben altro.

Bene i menu di gioco anche se con le ulteriori aggiunte, forse la loro conformazione dovrebbe essere riveduto e corretta magari per dare una maggiore facilità di utilizzo del gioco soprattutto per i neofiti. Per fortuna, l’ottima traduzione italiana aiuta gli aspiranti allenatori.

COMMENTO FINALE

Football Manager 2018 propone alcune piccole novità ma non stravolge il cuore e la struttura dei suoi predecessori. Le novità sono ovviamente interessanti ed aumentano il realismo di alcune fasi. Interessante lo scouting anche se adesso sembra più macchinoso organizzarlo, ma le dinamiche ed i risultati sono decisamente più inclini alla realtà.

Ci si trova sempre di fronte ad un mostro di dati da tener d’occhio e cose da fare. Dal semplice discorso al capire quali siano i rapporti tra i giocatori stessi. Dalla possibilità di contrattare i calciatori allettandoli con promesse, premi supplementari ed obiettivi oltre, o in alternativa, all’aumento dell’ingaggio rende ancora più profondo il mercato. Certo, a volte troviamo valori assurdi con clausole non proprio paragonabili a quelle della realtà, tuttavia, siamo certi che in futuro anche queste piccole incongruenze saranno limate. Del resto parliamo sempre di un database formato da oltre 600.000 nominativi con tantissime caratteristiche personali diverse. Migliorato anche il motore di gioco che adesso propone azioni salienti in un ambiente 3d migliorato anche se non privo di difetti: poco male, FM18 punta ad altro.

Per il resto, il gioco offre una memorabile esperienza da allenatore e manager con la possibilità di una carriera che può iniziare da zero e che può specializzarsi in tante cose, come ad esempio nella scoperta dei giovani, nella gestione del gruppo, o in tante altre cose. Cambiare costantemente tattiche, studiare alternative, vedere i punti forti e deboli del proprio gruppo ed agire di conseguenza, valutare le contromisure contro le altre formazioni. Quando i primi risultati arriveranno, vi assicuriamo che sarà stupendo e che darà soddisfazioni anche se ci vorrà tempo per memorizzare le tante cose che il titolo propone. L’interfaccia, per quanto buona, comincia a sentire il peso del tempo e dovrebbe essere adeguata.
Football Manager 2018 rimane un mostro da domare ma dal gameplay scalabile ed in grado di poter essere giocato e goduto anche dai neofiti grazie alla possibilità di poter demandare diversi aspetti della gestione ai collaboratori.

 

Pregi

Le novità di quest’anno come le Dinamiche, il Centro Medico ed il Sistema di Scouting sono interessanti ed utili. Le tattiche sono ancora più complete rispetto al passato. Il nuovo engine ci convince. Il solito, solido e mastodontico, Football Manager. Gameplay assolutamente scalabile.

Difetti

Le novità richiedono un po’ di tempo per essere assimilate. L’interfaccia comincia a risentire degli anni.

Voto

9-