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Naughty Dog, Shaun Escayg lascia

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Shaun Escayg, direttore creativo di Uncharted: L’eredità perduta, ha lasciato Naughty Dog dopo sette anni. Lo si legge in un cinguettio su Twitter. Escayg ha parlato della sua permanenza nella software house parlando di un progetto ancora agli inizi della sua progettazione (all’epoca era The Last of Us) per passare a Left Behind, Uncharted 4 e, appunto, Uncharted: L’eredità perduta.

Nondimeno, in un post su Instagram, Escayg ha pubblicato il logo di The Avengers con la scritta “Verso nuove avventure nel 2018”. A quanto pare sarebbe stato assunto da Crystal Dynamics.

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1 commento su “Naughty Dog, Shaun Escayg lascia”

  1. Credo che per quanto gratificante sia lavorare in Naughty Dog, ad oggi il miglior studio di sviluppo AAA sulla piazza, non sia del tutto positiva questa tendenza ad uscire fuori da parte di creativi come Escayg.

    Certo, non mancherebbero motivazioni fisiologiche, per così dire: magari, chi ha contribuito in modo sostanziale ad un titolo Naughty Dog o lo ha addirittura diretto diviene “preda” ambita di altri studios, per cui diventa economicamente vantaggioso guardarsi intorno. Nulla di strano.

    C’è da valutare, però, che Naughty Dog ha degli obiettivi molto specifici con i suoi titoli: ormai, la sua specializzazione consiste negli action in terza persona dalla forte componente narrativa, e pare ci sia poco spazio al suo interno per chi vorrebbe cimentarsi in qualcosa di diverso.

    Del resto, la specializzazione porta spesso ad oligarchie interne con le quali è facile entrare in conflitto, ed anche questo immagino succeda spesso in Naughty Dog: tempo fa, in un’intervista, Neil Druckmann affermò che essere troppo educati o diplomatici non fa bene alla produttività di un team, né alla qualità dei prodotti. Visti gli standard che lo studio si autoimpone, è facile intuire sino a che punto possano giungere lo stress e la tensione dei suoi impiegati.

    Personalmente, mi piacerebbe vedere Naughty Dog diversificare un po’ di più la sua offerta. Tra recuperare qualcuna delle sue vecchie IP, attingere allo sconfinato catalogo storico di Sony o crearne di nuove, hanno moltissime possibilità e di certo non gli manca il talento necessario a reinventarsi. Vedremo cosa succederà una volta archiviato The Last of Us 2.

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