Lo si attendeva da tempo Gran Turismo Sport. Si, perché questo gioco porta la serie – da sempre tratto distintivo PlayStation – sulla nuova ammiraglia e lo fa, come sempre, con tante novità.
Del resto, la serie automobilistica firmata Polyphony Digital, ha sempre fatto parlare di sé fin dal suo esordio nel lontano 1998 sulla prima PlayStation. Vuoi per l’elevato numero di vetture a propria disposizione, per una cura quasi maniacale ai dettagli anche dei tracciati, e vuoi per i contenuti oltre che per un gameplay che nel bene o nel male è stato sempre fonte di divertimento oltre che di tante discussioni tra appassionati e puristi.
Gran Turismo Sport è approdato due mesetti fa su PlayStation 4 non senza qualche mancanza che è stata colmata solo pochi giorni fa con l’arrivo della patch 1.10 che ha portato, finalmente, la tanto attesa modalità carriera in single player. Si perché GT Sport ha portato alcune innovazioni importanti come il supporto al PlayStation VR, ossia al visore per la realtà virtuale ma la versione uscita lo scorso ottobre non prevedeva la modalità carriera in singolo spostando il baricentro contenutistico sulle gare online.
Siamo però pronti a parlare velocemente di questa attesissima esclusiva PS4, PS4 Pro e PS VR.
GAMEPLAY NON ESENTE DA DIFETTI MA SOLIDO
Parliamo subito, senza troppi indugi, del gameplay del titolo. Diciamo subito che dal lato guida, Gran Turismo Sport ha fatto passi in avanti rispetto ai capitoli precedenti ma gli sviluppatori guidati da Kazunori Yamauchi hanno comunque voluto rendere il gameplay alla portata di tutti.
È possibile selezionare diverse opzioni basate su tre livelli di esperienza con i titoli di guida. Ci sono opzioni per l’attivazione degli aiuti (traiettorie consigliate, avviso di frenata, trazione e stabilità nonché guida assistita e molto altro). Questi vanno ovviamente ad influire sul gameplay rendendo il tutto piuttosto semplice o più professionale. Insomma, il modello di guida è accessibile e scalabile a tutti.
Inutile dire che con la disattivazione di tutti gli aiuti, si può apprendere al meglio la guida e verificare la fisica piuttosto credibile. Le varie opzioni anche sulla vettura ed i tipi di trazione incidono realmente sulle reazioni della nostra vettura durante la gara. Stesso dicasi per l’aderenza delle varie mescole degli pneumatici sulle varie superfici.
Inoltre per rendere la nostra vettura competitiva per ogni evenienza sarà possibile creare dei livelli di sviluppo (differenti per ogni modello) e sfruttare le modifiche introdotte al peso della vettura, alla potenza del propulsore e così via. Questi livelli si sbloccano scambiando i punti miglia che si accumulano giocando, un po’ come quando si entrava nel negozio elaborazioni in GT5 e si compravano a suon di crediti le componentistiche per migliorare la propria auto.
I punti miglia si possono anche scambiare per ottenere oggetti speciali: colori particolari per le nostre vetture, o acquistare auto speciali, o ruote ed altro materiale che può essere utilizzato nell’editor Livrea.
Quest’ultimo permette di cambiare la verniciatura, applicare adesivi, personalizzare i cerchioni e molto altro della nostra vettura, o cambiare il colore del nostro casco e tuta.
Ovviamente, accumulando risultati in ogni gare si spenderanno i crediti per acquistare le vetture nei Brand Central che non solo sono le concessionarie che man mano vengono sbloccate a seconda del livello raggiunto dal nostro pilota ma ci offrono oltre allo showroom anche informazioni storiche su ogni marchio presente nonché filmati e pagine utilissime.
Nondimeno oltre allo showroom è possibile acquistare le vetture Vision, quelle concepite proprio per il gioco. Si tratta di modelli costosissimi ed al tempo stesso fantastici. Vere e proprie bombe che ogni collezionista vorrebbe avere.
Ed in pista? Beh, il gioco è divertente ed offre generalmente un gameplay solido con un ottimo grado di sfida. Gran Turismo Sport, però, non è esente da difetti. Come sempre il sistema di danni e collisioni se ne infischia del realismo. I danni sono ridotti all’osso anche dal punto di vista visivo (qualche ammaccatura e graffi) mentre se si ha un incidente ad alta velocità, al massimo si perderanno secondi preziosi ma si potrà sempre concludere la gara.
Si possono anche effettuare gare personalizzate dove si può scegliere attraverso un ventaglio di opzioni molto ampio per cambiare ad esempio il consumo di benzina o inserire i danni meccanici, restrizioni di potenza e tanto altro.
Ma non è solo una questione di guida. In precedenza ci si lamentava anche dell’intelligenza artificiale dei nostri avversari computerizzati. I trenini, molto frequenti in gare estremamente combattute, adesso vengono spezzati più facilmente da attacchi o manovre più sensate da parte della cpu. Si può assistere a duelli in pista interessanti e si può anche esserne protagonisti. Insomma, anche all’intelligenza artificiale, una volta indossato il casco, spuntano i canini. Un detto per dire che i piloti, indossato il casco, vedono solo il modo più pratico per superare tutti e vincere.
Certo, in alcuni casi la stessa intelligenza artificiale ha dei cali ma sicuramente ha fatto un passo in avanti rispetto al passato offrendoci competizioni più vivaci nonché un vero pericolo anche per noi visto che è in grado di sfruttare le nostre incertezze.
Le gare endurance danno ulteriore sfumature al gameplay visto che dovremo stare attenti all’usura delle gomme nonché a centrare una tattica giusta per i pit-stop ed i rifornimenti di carburante. Peccato, però, manchino le condizioni atmosferiche variabili.
CARRIERA, MODALITA’ E CONTENUTI
Uno dei punti forti della serie Gran Turismo è stato sempre il lato contenutistico. Accedendo a Gran Turismo Sport, il menu propone tantissime cose da fare. L’aggiunta della modalità GT League con campionati per Principianti, Dilettanti, Professionisti e gare di Durata, ha senza dubbio dato quello che mancava all’offerta iniziale. Si spera che queste competizioni, così come avviene per quelle online, possano essere aggiornate o ampliate ulteriormente.
Continuiamo quindi a parlare della Campagna di cui fa parte la GT League, ultima arrivata. Troviamo l’accademia di guida che sostanzialmente sostituisce le patenti grazie a 48 lezioni pratiche da superare che permettono di acquisire i rudimenti delle tecniche di guida come, ad esempio, l’inserimento in curva, ci farà capire come evitare o “domare” il sottosterzo o il sovrasterzo, ci darà nozioni sulla guida su sterrato e molto altro. Ogni lezione è supportata da un video di spiegazione utilissimo. Come in passato, anche qui per passare alla prova successiva si dovrà ottenere almeno il risultato di bronzo.
La modalità Missioni offre 64 sfide tra gare complete e monomarca nonché su sterrato e di resistenza su 15 o 30 tornate fino alla fase dedicata esclusivamente al Nurburgring Nordschleife, uno dei templi della velocità mondiale vista la particolarità del tracciato, la durezza, bellezza e lunghezza.
Chiude la modalità Campagna l’Esperienza su Circuito che ci catapulta su ogni tracciato e configurazione presente per poter affrontare determinate sfide ed accumulare punti esperienza affrontando e conoscendo al meglio le piste presenti.
Per gli amanti delle partite in solitaria, in locale ed in VR c’è la modalità Arcade con tantissime gare che via via si sbloccano grazie al livello raggiunto dal nostro pilota e tre livelli di difficoltà. Un ottimo modo per far pratica e conquistare crediti. Troviamo anche la prova derapata, nonché lo schermo condiviso per due giocatori in locale oltre, come detto, al Tour Virtuale.
E c’è la partita personalizzata dove è possibile variare tantissimi parametri.
Il comparto multiplayer online è però quello che va per la maggiore. Per accedere alla modalità Sport bisogna prima guardare due filmati sulla “sportività”. Cinque minuti per imparare le nozioni su cosa non si deve fare durante una gara ed apprendere una sorta di decalogo del bon ton in pista.
Ricevuto l’attestato per il fair play dopo aver visto i filmati “Etichetta di corsa” si potrà gareggiare nella modalità Sport.
Qui troviamo gare quotidiane (dove è possibile anche effettuare giri di qualificazione) e molto altro che gira a rotazione ed offre tantissimi contenuti. Non per niente… parliamo di Gran Turismo Sport.
Ogni corsa ha il proprio regolamento e valutazione. I piloti in erba cresceranno grazie alla bontà delle prestazione oltre che di risultati.
TECNICAMENTE SPLENDIDO
Gran Turismo Sport offre un ottimo comparto tecnico. Graficamente, Polyphony Digital, ha sicuramente realizzato un lavoro eccellente sotto tutti i punti di vista.
Partendo dalla grafica, le vetture sono davvero splendide e si differenziano tutte. Il gioco è partito con 163 auto, davvero “poche” rispetto ad uno dei tratti distintivi della serie che in Gran Turismo 6 su PS3, ad esempio, ha proposto circa 1.200 auto. Con gli aggiornamenti in questo lasso di tempo, sono stati aggiunte altre macchine e la lista aggiornata alla settimana scorsa ha fatto salire il numero a quasi 200.
Questa riduzione drastica, però, ha portato alla presenza di modelli qualitativamente eccelsi. Kazunori Yamauchi, che lo scorso ottobre ha ricevuto una laurea ad honorem in “Ingegneria del Veicolo” all’università di Modena, aveva descritto questi modelli come i migliori in assoluto ed inferiori soltanto a quelli delle case produttrici. Beh, non ha tutti i torti.
Nota a margine, in Gran Turismo Sport questi modelli sono anche animati e girano fino a risoluzioni 4K.
Lo stesso dicasi per i tracciati. Splendidi sotto ogni punto di vista ed in ogni visuale del gioco, che sia da quella in terza persona o quella direttamente dall’abitacolo. Su quest’ultima possiamo notare le diverse “strumentazioni” tra un veicolo e l’altro ed apprezzare quelle delle vetture più lussuose e tecnologiche. Si può, inoltre, gareggiare in diverse ore del giorno in modo da poter apprezzare le differenze di luce.
Molto bene anche i vari effetti luce ed ombra anche se ogni tanto troviamo qualche piccolo effetto pop-up (su PS4). Le configurazioni delle piste sono più delle 40 iniziali grazie agli update. Un buon numero ma meno della metà di quelli presenti in Gran Turismo 6 su PS3. Anche su questo piano, gli sviluppatori stanno lavorando per aumentare. Bella la varietà anche se si può solo migliorare con futuri aggiornamenti ed a tal proposito, Kazunori Yamauchi ne ha promessi tanti.
La maestosità visiva di Gran Turismo Sport si apprezza nei replay che esaltano le bellezze delle vetture con primi piani e così via.
Tanti i brani, invece, sono presenti nella colonna sonora del gioco mentre gli effetti sonori sono davvero soddisfacenti con ogni vettura che ha il proprio rombo differente.
COMMENTO FINALE
Gran Turismo Sport è una di quelle esclusive che può far scegliere o meno l’acquisto di una console PlayStation. Anche questo nuovo capitolo della serie non fa eccezione. Troviamo il solito lavoro mastodontico da parte di Yamauchi (dottore dalle nostre parti) e di Polyphony Digital. La partenza forse è stata in sordina vista la mancanza di una modalità “carriera” per gli utenti (e non sono pochi) che preferiscono muoversi in single player.
Gran Turismo Sport è stato concepito per le competizioni online che sono presenti in massa e che variano quotidianamente. Finalmente, però, da qualche giorno è possibile correre da soli grazie alla GT League. Auspichiamo maggiori aggiornamenti che in verità in questi due mesi dal suo debutto non sono mancati, anche per questa nuova appendice.
Ci ha soddisfatto il gameplay, migliore rispetto al passato ed adatto a tutti con una buona intelligenza artificiale anche se, come sempre, il sistema di danni è irrisorio e non incide troppo sulle prestazioni. Mai quanto le modifiche personalizzate che si possono fare su diversi aspetti della vettura. In questo senso, il gioco si riprende alla grande.
Mentre, al di là dell’essere dispiaciuti per il numero relativamente basso di vetture e di circuiti presenti (che comunque aumentano grazie anche ad upgrade gratuiti), non possiamo che riscontrare una qualità eccellente di quanto fin qui proposto. A volte graficamente è davvero spettacolare e grazie alla risoluzione 4K, al supporto dell’HDR ed all’utilizzo di luci ed ombre ben architettati. Su PS4 abbiamo notato qualche effetto pop up.
Si ha però la sensazione di un titolo non ancora concluso. Non sappiamo se sia un bene o un male. Certo, ai giorni d’oggi e con internet all’ennesima potenza non possiamo più pretendere che un gioco sia “completo”. In questo caso è stato un bene perché un Gran Turismo senza la sua carriera avrebbe fatto malissimo.
Per il resto non possiamo che attendere ulteriori novità.
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