Injustice 2, Recensione Pc

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Dopo un esordio sfolgorante su console, dove ha ottenuto giusti consensi, Injustice 2 si è fatto attendere sei mesi per approdare su Pc. Il nuovo picchiaduro ad incontri che vede protagonisti i supereroi e gli antagonisti dell’universo DC, infatti, è approdato poco più di due settimane fa (ovvero lo scorso 14 novembre) su Steam e Microsoft Store.

Warner Bros e NetherRealm Studios hanno evidentemente voluto essere sicuri di non ripetere gli errori fatti in passato con Mortal Kombat X che ha visto un eccellente debutto su PS4 ed Xbox One contrapposto ad una versione su computer che ha fatto penare non poco gli appassionati su Windows.

Non esitiamo a scrivere fin da subito che questa attesa di ben sei mesi si è fatta ripagare. Gli sviluppatori, che per l’occasione si sono fatti affiancare da QLOC, infatti, hanno realizzato un picchiaduro notevole sotto tutti i punti. Una versione che sicuramente ha poco o nulla da invidiare alla controparte console e che, anzi, su configurazioni più evolute può vantare anche risoluzioni in 4K a 60 fps limpidi.

Ma andiamo con ordine e parliamo rapidamente del gioco.

UN PO’ DI TRAMA SPICCIA

Accenniamo alla trama della modalità Storia che è senza dubbio una importante fetta contenutistica di Injustice 2. Senza esagerare con le anticipazioni (non è nostro costume) vi diremo che Batman e Superman sono ai ferri corti. Superman ha perso la moglie Lois Lane a seguito di un inganno del Joker. Letteralmente accecato dal dolore, Superman fa fuori il pagliaccio malefico ma adotta una condotta risolutiva che a Batman non sta bene: l’Uomo Pipistrello crede in una lotta al crimine senza vittime.
Inizia così un turbinio di eventi e combattimenti con colpi di scena e capovolgimenti di fronti con schieramenti di supereroi e villain che si mischiano tra loro ripetutamente. A confondere il tutto ed a rendere una situazione difficile in disperata l’arrivo di Braniac deciso a conquistare la Terra dopo aver distrutto Krypton, il pianeta natale di Clark Kent e di sua cugina Kara.

Troviamo la storia, suddivisa in 12 capitoli e rigiocabile per avere diversi finali, davvero ben scritta. Anzi, passateci il termine: eccezionale ed in grado di non sfigurare di fronte ad una produzione cinematografica di altissimo livello.

Questa modalità vede un susseguirsi di duelli, dialoghi, scene di intermezzo stellari ed alcune scelte che spettano ai gusti dei giocatori.

MULTIVERSO ED ALTRE MODALITA’

Se la Storia è certamente la modalità più in vista, è bene ricordare che Injustice 2 permette di giocare tante varianti. In primis è giusto menzionare la modalità Multiverso che permette ogni giorni di cimentarsi in sfide a tempo quotidiane sempre diverse dove raccogliere punti esperienza, ricompense ed equipaggiamenti.
C’è soltanto un Multiverso fisso che permette di giocare la classica modalità 1 contro CPU in tre livelli di difficoltà che prevedono la disputa di 3; 8 o 12 match. In alcuni frangenti oltre a vincere bisogna soddisfare anche alcuni requisiti come ad esempio non effettuare parate durante quel determinato scontro o eseguire un tot numero di attacchi volanti o di attacchi speciali e così via per ottenere ulteriori ricompense. Ogni combattente ha il proprio finale personale che ci permetterà di scoprire alcune informazioni supplementari.

A questo multiverso fisso se ne affiancano altri variabili con sfide, trama, requisiti di partecipazione e ricompense sempre diverse ed in continuo cambiamento. Questa modalità è similare alla Torre delle Sfide presente in Mortal Kombat X.

Al termine è possibile riscuotere, oltre i crediti ed i punti esperienza (proprio come in un gdr) i premi corrispondenti in casse di diverso valore (bronzo, argento, oro, platino e diamante). Queste casse includono equipaggiamento più o meno pregiato per i vari personaggi che potranno essere agghindati di tutto punto con tantissimi elementi da utilizzare. Non si tratta di pura cosmesi ma questi oggetti, cinture, mantelli, stivali, e parti di armatura, conferiscono delle variazioni alle statistiche. Naturalmente c’è ampia libertà di utilizzo e si può pensare, ad esempio, nel dotare il nostro eroe di oggetti adatti all’attacco e quindi pensare alla potenza fisica, oppure privilegiare quegli elementi che ci aiutino ad attutire i danni.
Anche gli equipaggiamenti hanno varia rilevanza e vanno dal comune all’epico. Il massimale di ogni personaggio è il livello 20. Non sarà facile: il roster cresce di settimana in settimana e siamo ad oltre 30 supereroi e villain presenti.

Questo offre tantissime sfaccettature e profondità al gameplay e non rende mai noioso il gioco. Una volta raggiunto il livello 5, inoltre, si sbloccheranno le Gilde che riuniscono gruppi di combattenti e si inizia a “farmare” bottino portando a termine varie missioni. Un po’ come negli Incarichi di Diablo III ad esempio.

Non mancano, ovviamente, i classici scontri arcade 1 contro 1 contro la CPU, troviamo un addestramento che permette di programmare il nemico e limare le proprie abilità.

Poteva non esserci la modalità multiplayer in locale? No. E questa, per quanto banale possa essere il pensiero, offre tantissime ore supplementari con gli amici. Ovviamente ci sono le modalità online. Ah, è possibile anche scontrarsi in incontri con l’equipaggiamento attivo e quindi sfruttare le peculiarità di ciò che si è raccolto, o disattivarlo per combattimenti alla pari.

CONTENUTI PC

Il titolo ha tre combat pack, ognuno con tre personaggi supplementari. I primi due sono disponibili mentre il terzo arriverà a breve ed aggiungerà anche le Tartarughe Ninja. Da capire se queste saranno disponibili come “unica entità” e quindi come personaggio singolo o se tutte e quattro scenderanno in campo. In quest’ultimo caso avremmo ben sei combattenti extra in un sol colpo. Ovviamente nel roster non mancano personaggi provenienti da Mortal Kombat (la serie regina di NetherRealm Studios). Troviamo Sub Zero e Raiden

Si può optare per l’acquisto dei pacchetti singoli ma l’ultimate pack è una piccola espansione che include skin e personaggi. E’ comunque giusto sottolineare come la rosa dei combattenti base sia composta di una trentina di personaggi che arrivano a 39 con quelli aggiuntivi. Sicuramente un numero importante.

GAMEPLAY PROFONDO E RAFFINATO, ALLA PORTATA DI TUTTI

Injustice 2 è alla portata di tutti: dal giocatore occasionale a quello che, come un atleta olimpionico, si dedica allo studio ed alla esecuzione di combinazioni di colpi sempre più elaborate. Proprio come in passato, qui bisogna giocare molto, fare esperienza, scambiare conoscenza con gli altri giocatori, perché il gioco non prende per mano – come fanno i concorrenti – e non insegna più delle basi che occorrono per sopravvivere agli scontri più aspri. Ogni giocatore è, dunque, artefice della propria bravura e della conoscenza del personaggio… e quindi del proprio destino. Conoscere mosse e piccole sequenze di colpi aiuta, ma non è tutto.

Il sistema di combattimento rimane sostanzialmente simile a quanto visto in precedenza: abbiamo attacchi leggeri, medi e potenti mentre la parata si esegue con la levetta di movimento nella direzione opposta alla direzione del momento. Se si va verso destra si parerà muovendosi a sinistra e viceversa.

Queste sono solo le basi. Le mosse più evolute sono tante ed ognuno degli oltre 30 personaggi ha le proprie, così come la super mossa che – in modo simile gli attacchi ai Raggi X di Mortal Kombat – provoca danni esagerati in modo decisamente spettacolare e cinematografico. Del resto parliamo di supereroi. Questa super mossa si può effettuare soltanto quando la barra di energia dedicata si riempie. Per farlo si devono eseguire o combo interessanti o subire tanti danni. Il gioco prova così a riequilibrare le cose. Ovviamente, come tutte le mosse, anche questi attacchi possono essere elusi.

Troviamo anche, di tanto in tanto, lo scontro, caratterizzato da una breve sequenza cinematica (manco a dirlo piuttosto spettacolare) che permette di mettere in gioco l’energia della barra energetica della super mossa e scommettere in una sequenza di tasti. In base al risultato è possibile ottenere vantaggi diretti come il recupero di una determinata percentuale di punti vita. A volte, dopo questi frangenti, le sorti dello scontro possono essere capovolte.

Non mancano le interazioni ambientali. È bene, infatti, conoscere le peculiarità ambientali di ogni arena (sono una dozzina ma con diverse “location”). Sarà, infatti, possibile utilizzare determinate caratteristiche degli scenari. Ad esempio, si potrà mandare simpaticamente il nostro avversario contro delle statue e farlo rimbalzare in aria per colpirlo di nuovo. Ed è possibile anche utilizzare un oggetto personale.

Le sfumature sono alte ed è possibile affinare tecniche, combo e tattiche per avere la meglio. Insomma, non si tratta solo di dare calci e pugni. E, più alto il livello di difficoltà scelto, più sarà raffinata l’IA.

RIMANIAMO AD OCCHI APERTI

Prima delle conclusioni è doveroso spendere qualche parola sulla parte tecnica. Come dicevamo in apertura, le paure iniziali di una conversione Pc non all’altezza sono state spazzate via. È valsa la pena. Injustice 2 è sicuramente uno dei più bei picchiaduro ad incontri di stile occidentale in circolazione. A tratti è allucinante, quasi disarmante per la sua bellezza.

Non ci sono incertezze di sorta (salve qualche piccolo rallentamento che però non influisce minimamente sul gameplay), nel corso dei combattimenti non abbiamo avuto un solo rallentamento e tutto si è svolto in modo piuttosto fluido. Sorprendenti le scene di intermezzo, davvero spettacolari in modo quasi eccessivo. Vanno a 30 fotogrammi al secondo? Non ce ne siamo accorti. O meglio si, solo perché quando si passava al combattimento c’era un inevitabile tentennamento che segnava il passaggio dalla cut scene (usiamo ogni tanto il termine inglese), all’azione vera e propria.

I dettagli, poi, sono quasi maniacali, le trame dei tessuti delle vesti di ogni supereroe o super cattivo sono solo un esempio. Ma sorprendono anche le espressioni facciali davvero eccellenti. Per non parlare della coreografia fatta di esplosioni, luci, ombre, effetti particellari e tutto quello che l’Unreal Engine può muovere con la massima naturalezza ed ai fatidici 60 fps. A patto di avere una configurazione all’altezza. Ma anche per chi non dovesse disporre di Pc all’ultimo grido, rimane la possibilità di godere del gioco. Chiaro che con una Nvidia GeForce GTX 1080 si possa avere il gioco al massimo dello splendore, ma anche con una GeForce GTX 1060 da 3GB abbiamo goduto alla grande. Il titolo permette, inoltre, di configurare automaticamente i settaggi in base al proprio hardware per permettere di non compromettere l’esperienza di gioco o comunque di mettere mani a tantissime opzioni grafiche che vengono anche spiegate grazie a qualche riga di testo che accompagna il tutto. Mentre più specificatamente esiste la risoluzione dinamica che ottimizza le prestazioni della scheda grafica posseduta.

Splendido anche l’accompagnamento sonoro con musiche evocative degne di un kolossal. Ottimi anche gli effetti sonori (quelli metallici li abbiamo apprezzati particolarmente).

Tutto perfetto? Più o meno. Il doppiaggio italiano. Non è assolutamente male ma in alcuni frangenti sarebbe potuto essere più pungente. È come se a tratti mancasse quel pathos necessario. Ma al di là di questo dettaglio (che però nulla toglie alla bontà intrinseca del lavoro di doppiaggio nella nostra lingua che tutto sommato non è male), tutto è alla grande.

COMMENTO FINALE

Non possiamo che confermare quanto scritto in precedenza per la versione PS4. L’edizione Pc, disponibile su Steam e Microsoft Store, non è solo un porting. Anzi. Injustice 2 in generale è, al momento, la summa videoludica di NetherRealm nell’attuale generazione di videogiochi. Bisogna menzionare anche l’apporto di QLOC per questa edizione Pc. Il titolo è molto gradevole e coinvolgente. È un picchiaduro occidentale di stampo classico che impone nuovi standard di qualità nella modalità giocatore singolo ed espande – virtualmente all’infinito – la modalità multigiocatore online con il sistema dei Multiversi (disponibili anche offline, come abbiamo già scritto) e la progressione presa in prestito dai giochi di ruolo online di massa, unitamente agli ormai canonici Overwatch e League of Legends/Dota 2, con un sistema di ricompense basato su “scrigni” da aprire per ottenere vantaggi e miglioramenti.

Injustice 2, tecnicamente parlando, è eccezionale: animazioni, fondali, colonna sonora, effetti sonori, giocabilità doppiaggio sono tutti d’alto livello. Il gameplay, inoltre, è adatto a tutti: tanto semplice quanto profondo. Godibile tanto dall’utente occasionale quanto da quello più smaliziato.

Un plauso in particolare vogliamo riservare alla modalità storia, davvero ben scritta e avvincente, ben recitata e stimolante. Non sfigurerebbe sul grande schermo. Il Multiverso è qualcosa di avveniristico ed impressionante – sotto il versante dei picchiaduro – che fa impallidire la guerra tra fazioni messa in atto su Mortal Kombat X, aumentando di molto il coinvolgimento di ogni singolo giocatore. Nessun tentennamento questa volta, nessuna indecisione: Injustice 2 irrompe su Pc con tutta la sua potenza ed offre tanto divertimento.

 

Pregi

Tecnicamente eccelso. Modalità Storia splendida. Multiverso rende praticamente infinito il gioco. Personalizzazione del personaggio. Tante modalità. Giocabile sia dal neofita che dal più esperto.

Difetti

Doppiaggio italiano altalenante. Qualche rallentamento nella transizione tra cut scene ed azione (ininfluente sul gameplay).

Voto

9+