Siamo soli, in un luogo oscuro. In un ambiente sconosciuto, dove le pareti di acciaio sono adornate di catene e, in qualche punto, mostrano delle inquietanti strisce di sangue. E… altre creature ci tengono d’occhio.
Steel Alive inizia così. Per chi non lo sapesse, si tratta del nuovo progetto di Sylphe Labs, team indie palermitano che ha già realizzato lo scorso anno, l’ottima avventura grafica punta e clicca Occultus – Cabala Mediterranea.
Il gioco in questione è destinato ai dispositivi Samsung Gear VR e quindi alla realtà virtuale su smart device ed è stato presentato alla Gamescom 2017 a Colonia riscuotendo consensi anche da altri colleghi della stampa e dagli addetti ai lavori. Noi lo abbiamo provato in una visita allo studio e vi diciamo cosa ne pensiamo.
UN PREAMBOLO DA PAURA
Indossando il caschetto ed impugnando il controller, ci avventuriamo in quello che gli autori ci hanno detto essere il prologo sviluppato in appena due mesi di lavoro.
Veniamo così catapultati all’interno di quella che sembra essere una struttura che potremmo definire steampunk più che sci-fi con l’acciaio che la fa da padrona. Non per niente la parola Steel fa parte del titolo. Troviamo ambienti freddi, che somigliano a quelli di alcune navi spaziali andate in rovina vista la presenza di alcune celle con tanto di letti, ma che non necessariamente debbano essere collocate in tale ambientazione.
Il nostro cammino è guidato, essendo un tutorial, ma è già ricco di tensione. I nostri passi sono pesanti e rumorosi: questo non ci aiuta a “nasconderci” da creature che comunque incontreremo.
Dovremo infatti interagire con un paio di interruttori per aprire le porte grazie ad un’interfaccia dinamica molto intuitiva che ci permette di capire quali azioni possiamo fare, con quali oggetti possiamo interagire e se questo è comunque ad una distanza tale da poterlo utilizzare e, o, raccogliere.
In sostanza dovremmo raccogliere tre pezzi di un’arma per cominciare a difenderci dagli altri ospiti di questa ambientazione.
TENEBROSO, INOSPITALE, IN GRADO DI OFFRIRE EMOZIONI
Dal punto di vista tecnico, benché sia ovviamente una versione preliminare, il lavoro di Sylphe Labs va verso la giusta direzione. La resa delle ambientazioni tenebrose ed inospitali, abbandonate dal genere umano ma non per questo disabitate da altre creature (ostili), è molto valida.
I dettagli cominciano ad essere davvero notevoli così come gli effetti di illuminazione dinamica a seconda dei nostri spostamenti per non dimenticare alcuni effetti particellari quali scintille e spari ma questo potrebbe essere solo l’inizio.
Il bello della realtà virtuale è quello di potersi girare intorno anche da fermi, dando uno sguardo a quello al mondo circostante, e possiamo farlo liberamente. La sensazione di stare oppressi in ambienti con poca luce e con qualche pericolo è forte ed è per questo che Steel Alive fa il suo dovere fino in fondo. Non abbiamo urlato semplicemente perché sapevamo che era soltanto il prologo e che, solitamente, in queste fasi iniziali al protagonista difficilmente può accadere qualche cosa di male.
Auspichiamo, in futuro, qualche varietà supplementare nelle ambientazioni che ci ricordano quelle di Eye of beholder o, per tornare a tempi più vicini a noi, a Legend of Grimrock ma in realtà virtuale ed in salsa diversa dal fantasy. Ed un po’ ci siamo sentiti all’interno dell’ambientazione di Alien. Sensazioni di chi vi scrive, ovviamente. Bene le animazioni. Non ne abbiamo viste tantissime ma le abbiamo apprezzate per la loro fluidità.
Anche gli effetti sonori e la voce narrante gracchiante che si attiva ad ogni passaggio cruciale fanno il loro dovere caricando ulteriormente di tensione ogni nostro movimento.
COMMENTO FINALE
Non c’è tantissimo da aggiungere a quanto già detto. Steel Alive si propone non come una semplice esperienza in realtà virtuale ma come un vero e proprio gioco. Gli autori hanno in mente di realizzare vari capitoli del titolo che può essere definito come un action adventure in prima persona (ovviamente) in versione steampunk anche se alcuni richiami sci-fi a nostro avviso sono evidenti.
Siamo curiosi di vedere come continua anche perché al momento la versione che abbiamo provato, pur convincendoci, è preliminare.
PREGI: Ottima atmosfera. Abbastanza immediato nel giocare. Buona caratterizzazione degli ambienti. Buonissimi effetti luci ed ombre. Sonoro di effetto. Animazioni piuttosto fluide. Ritmo incalzante. Comandi abbastanza precisi e reattivi.
DIFETTI: Un po’ più di varietà negli ambienti benché l’uniformità crediamo faccia parte dell’ambientazione. L’interfaccia utente ogni tanto non è precisa come il resto dei comandi.
1 commento su “Steel Alive, Prime Impressioni del nuovo titolo VR di Sylphe Labs”