Lo sport-spettacolo della WWE torna anche quest’anno nella sua incarnazione videoludica per eccellenza, vale a dire quella targata Yuke’s. Coadiuvati nello sviluppo del progetto da Visual Concepts, il team giapponese è pronto di nuovo a infiammare i cuori di milioni di appassionati con i combattimenti tra i lottatori del wrestling americano grazie a WWE 2K18.
Gioco che, lo diciamo subito, continua la tradizione del vecchio franchise, ricco di contenuti, un roster importante e un editor talmente completo da essere suddiviso in vari comparti, ma con una giocabilità non perfetta.
VITA DA WRESTLER
Elencare tutte le modalità di WWE 2K18 sarebbe un’impresa titanica visto che come da tradizione per la serie queste sono davvero tantissime. Onde evitare quindi di dilungarci troppo su quelle considerabili di secondo piano o su altre ormai conosciute da chi vive a pane e lotta libera, preferiamo in questa nostra recensione soffermarci su quelle più importanti, cioè a dire Carriera e Universe.
La prima, in assenza di una vera e più coinvolgente modalità storia, permette di creare una superstar e di portarla, passo dopo passo, fino ai vertici della WWE, anche se la sessione manca di profondità e alla lunga è un tantino ripetitiva.
La seconda, invece, resta la migliore del pacchetto, in quanto è capace da sola di garantire mesi e mesi di divertimento. WWE Universe, infatti, vede il videogiocatore chiamato a disputare una stagione praticamente infinita interpretando un campione reale o uno creato da zero, è molto ricca di contenuti ed è stata aggiornata da nuove storie, scene e situazioni di gioco. In un apposito menu sono visibili le varie opzioni, le statistiche, quali match sono previsti in serata o nei prossimi giorni, le graduatorie delle federazioni, le news dal backstage con i relativi casi che via via vengono a manifestarsi (liti, aggressioni, etc), e molte altre funzioni. WWE 2K18 tra l’altro propone un roster di tutto rispetto, e fra Superstar, Dive e Leggende sul disco troviamo atleti del calibro di John Cena, Roman Reigns, Randy Orton, e i vari Triple H, Kane e compagnia cantante.
Inoltre non mancano alcuni dei grandi della storia del wrestling americano non più propriamente in attività, come per esempio The Rock. A questa pletora di combattenti che già di per sé garantiscono al prodotto tante varianti e una grande longevità, si aggiungono quelli che sono o saranno resi disponibili tramite DLC, come Kurt Angle (pre-order bonus), e quelli ricreabili da zero tramite il solito potente editor interno del gioco. Si possono creare decine e decine di Superstar, ma anche ideare nuove arene, set di mosse, finisher e aggiungere elementi legati alla trama. Soprattutto la creazione di arene e costumi dei combattenti sono state ampliate, con un maggior numero di elementi di base dai quali partire. Come se non bastasse il giocatore può pure modificare le cinture esistenti, oppure crearne di completamente nuove, aggiungendo loghi interamente personalizzati. Una nota a parte lo merita il comparto online, che non abbiamo potuto testare come merita per via di server sostanzialmente abbastanza vuoti. Ad ogni modo, nei pochi incontri che siamo riusciti a fare, abbiamo riscontato solo qualche problema di lag ogni tanto.
BOTTE DA ORBI
La novità più importante di WWE 2K18 risiede di fatto nella possibilità di avere sul ring fino a otto wrestler contemporaneamente. Purtroppo la cosa non funziona come auspicato, e durante la nostra prova abbiamo rilevato dei cali di frame rate e un po’ troppa confusione.
Meglio quindi nei classici scontri, dove le cose si fanno di solito serie, e per l’utente inizia la vera sfida. Gli scontri avvengono sulla falsariga di quelli visti in passato, e in tal senso la giocabilità del titolo si conferma essere in buona parte identica a quella della precedente edizione.
In realtà qualche differenza c’è, e dopo i primi scambi di chop e colpi vari, l’occhio più attento non può non notare quei piccoli accorgimenti operati dagli sviluppatori sulla struttura del gameplay. In particolare abbiamo un sensibile miglioramento nella velocità d’azione, dovuta in parte all’implementazione di qualche nuova animazione degli atleti, e una migliore reattività. Intendiamoci, non è che d’improvviso siano diventati perfettamente animati e facilmente controllabili, dato che permane ancora qualche difetto storico nell’esecuzione di alcune mosse, nell’altalenante intelligenza artificiale dei personaggi, nonché nel rilevamento delle collisioni.
In più non manca qualche glitch (muri invisibili, compenetrazioni, etc) che ogni tanto affliggono il gameplay e che si spera possano essere eliminati con qualche futura patch. Sempre in tema di ritocchi, oltre a quelli che riguardano piccoli aspetti legati agli attacchi o alle prese, la cui esecuzione lascia come sempre poco spazio alla fortuna o al semplice martellamento dei tasti, grande enfasi è stata posta sulle reverse, che a seguito di un discreto restyling hanno assunto un ruolo ancora più importante che nel passato. Questa a seconda del posizionamento dei combattenti sul ring, si traducono in una schivata o in un contrattacco, ai quali è poi possibile far seguire altre mosse, magari sfruttando un eventuale stordimento dell’avversario finito nel frattempo all’angolo oppure per terra. Per il resto nulla di veramente nuovo: confermate le migliori caratteristiche dell’edizione 2017.
COME IN TV
Chiusa l’ampia parentesi dedicata a modalità e gameplay di WWE 2k18, diamo uno sguardo al suo comparto tecnico. Questi a dire il vero non mostra grandi differenze rispetto a quanto visto nell’edizione 2017, anche se un occhio attento non mancherà di notare ritocchi e migliorie sparse qua e là.
Cambiamenti in positivo, seppur sensibili, possiamo dunque trovarli nella regia, sempre più identica a quella delle produzioni televisive, negli elementi di contorno e nell’estetica dei lottatori, le cui fattezze fisiche ricalcano più o meno fedelmente quelle delle rispettive controparti reali. Il colpo d’occhio durante l’ingresso dei contendenti sulla scena o quando si ritrovano a combattere sul quadrato, ognuno con le sue coreografie o le sue mosse, riesce di fatto ad immergere il giocatore nel clima tipico dello show. L’atmosfera che circonda l’evento è coinvolgente anche dal punto di vista dell’audio, grazie al comportamento del pubblico, pronto a incitare il proprio beniamino, magari mentre è impegnato a malmenare senza pietà il cattivo di turno, o di contro a fischiare un lottatore particolarmente inviso, che le sta dando di santa ragione a un lottatore face. Buono il commento da bordo ring dei telecronisti, anche se si registra talvolta qualche intervento fuori luogo e una certa ripetitività in determinati frangenti della sfida.
COMMENTO FINALE
Diventa difficile per i titoli sportivi migliorarsi anno dopo anno, e a questa regola non fa eccezione WWE 2K18, che porta con sé tutti i pregi e i difetti delle passate edizioni. Da un lato si presenta abbastanza ricco di contenuti, anche se manca una modalità Storia come si deve, e un ottimo comparto grafico, mentre dall’altro ripropone un gameplay che necessita ancora di qualche limatura per raggiungere un buon livello. Ad ogni modo, considerando che giochi come questo, da sempre, non si prefiggono di essere dei picchiaduro dallo stile dinamico ma di riprodurre al meglio uno show, WWE 2K18 riesce alla perfezione almeno in questo suo intento.
Pregi
Longevità praticamente infinita. Il solito grande feeling dello show televisivo. Gameplay leggermente migliorato
Difetti
La giocabilità necessita ancora di qualche rifinitura. Manca una modalità Storia e quella Carriera ha poco mordente. Alcuni fastidiosi glitch
Voto
7.5